di Enrico Malgi
Azienda vitivinicola molto giovane quella di Kandèa, nata nel 2005 a Candela nella Daunia, per merito di Francesco Tullio Cataldo e dei suoi figli Antonio e Nicola. La proprietà, però, insiste sul territorio foggiano da molte generazioni e conduce circa settecento ettari di terreno (di cui venti vitati) posizionati nella cosiddetta “Terra di Mezzo” al confine tra la Puglia (Daunia), la Campania (Irpinia e Sannio) e la Basilicata (Vulture).
Le viti sono allevate ad una quota di 250 metri di altezza; vitigni soltanto autoctoni e uve lavorate in una cantina moderna e tecnologica, che danno luogo a vini di eccelsa qualità. Come il Biancofiore Fiano Daunia Igp 2014, che all’edizione 2016 di Radici del Sud è stato insignito del secondo posto assoluto da parte della giuria dei Giornalisti nella categoria “Fiano”.
Sei mesi in acciaio e tre mesi in vetro per la maturazione. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo della bottiglia di circa 11,00 euro ben spesi.
Il colore è segnato da un giallo carico quasi dorato, nonostante la giovane età del vino. Ed anche l’impatto olfattivo è sintomatico, perché l’espressione aromatica è connotata da riverberi di agrumi, di melone, di pesca, di fiori bianchi, di eucalipto e d’infiltrazioni erbacee, che s’intrecciano poi a note minerali. Il sorso è morbido e delicato. Segue una buona dose di acidità regala al palato una fresca sensazione. La tensione gustativa prosegue con una progressione ritmata, seducente ed elegante. Vino davvero interessante.
Io l’ho abbinato ad un bel risotto alla zucca, ma vanno bene anche una grigliata di pesce, carne bianca e latticini. Prosit!
Azienda Agricola F.lli Tullio Cataldo
Sede a Candela (Fg) – Contrada Piscioli
Tel e fax 081 2403614 – info@kandea.it – www.kandea.it
Enologo: Angelo Pizzi
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 120.000
Vitigni: aglianico, nero di troia, fiano, greco, falanghina e bombino bianco.
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