La seconda verticale in programma a Benvenuto Cilento! all’Hotel Savoy Beach di Paestum è stata quella sul Pietraincatenata di Maffini e ha previsto sei annate: 2010, 2009, 2008, 2007, 2006 e 2005. Conduttori Luigi Maffini, Luciano Pignataro, Alberto Capasso e Maria Sarnataro.
Il primo a presentarsi sulla passerella è stato il millesimo 2010, che non è ancora in commercio, naturalmente, ma che Luigi ha voluto fare assaggiare come prova. Il colore risente fortemente della giovanissima età: il giallo verdolino che si coglie nel bicchiere è sintomo di una presenza ancora marcata di clorofilla, che col tempo sarà assorbita del tutto. Ciò che ha stupito maggiormente, trattandosi di un infante, è stata l’esplosività dei profumi, connotati da note fruttate e floreali, come la pesca, la banana, il gelsomino e la ginestra. La bocca è piena, dolce, morbida e fresca. Se questo è l’inizio, allora le premesse sono ottime davvero!
Pietraincatenata 2009 – Il colore è giallo paglierino carico, ma non decisi riflessi verdi. Questo ci fa capire che siamo ancora all’inizio della storia! I profumi che salgono al naso sono inebrianti e ben marcati. In modo particolare si colgono la salvia, il pompelmo, il biancospino, e i fiori di campo. In bocca si evidenziano una piacevole freschezza e una certa dolcezza, che ricordano i canditi e si avverte anche una forte carica glicerica e alcolica. Ritornano, poi, le sensazioni fruttate e floreali, in aggiunta a quelle erbacee.
Pietraincatenata 2008– Cromaticamente giallo intenso e brillante, con lievi sfumature dorate. Le sensazioni olfattive sono imperniate di più sul versante fruttato, in special modo si colgono profumi di lime e di bergamotto e poi note di fumè e di minerali. Al palato rivela una trama densa e fibrosa, con uno sviluppo molto succoso e reattivo e con ritorni strapotenti di frutta bianca e fiori di campo. Il retrogusto è pieno, intenso e lungo.
Pietraincatenata 2007– Ottimo millesimo nel pieno della maturità, a partire dal colore già abbondantemente dorato. Gli effluvi sono dominati da forti e piacevoli sensazioni di frutta bianca e gialla matura. E ancora: acacia, vaniglia, spezie e poi ritorna sempre quella gradevole nota fumè già percepita in altri millesimi. In bocca è voluttuoso, fresco, morbido e succoso. Un finale lungo e rotondo appaga la beva.
Pietraincatenata 2006 – Probabilmente la migliore annata qui degustata. Il colore vira decisamente verso un dorato aureo. Ma quello che sorprende in modo assoluto sono i profumi accattivanti e preponderanti che spiazzano e stordiscono. E’ difficile enunciare tutti gli aromi percepiti, credetemi. Coloro che guidano la degustazione azzardano note di idrocarburi e di torbato. E poi viene paragonato ad un Riesling. E qui sono d’accordo. Meglio, però, se uno alsaziano di Weinbach, più ricco e maturo, anziché uno tedesco del Rheingau.In bocca è polposo, accattivante, fruttato e floreale.
Pietraincatenata 2005 – Non la migliore annata certamente tra quelle degustate. Si vede che comincia a risentire degli anni, pur in presenza di un vitigno così longevo come il Fiano, che in Italia ha pochi rivali. Colore dorato, profumi poco incisivi e bocca eccessivamente alcolica, ma comunque fruttata e floreale. Chiude con un finale corto.
Enrico Malgi
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