di Marina Alaimo
La falanghina è il vitigno a bacca bianca più diffuso in Campania. L’uomo l’ha selezionata con fiducia per la vigoria della pianta, la sua facilità di adattamento ai vari ambienti e l’alta produttività. Nel Beneventano, insieme all’aglianico, è l’uva più presente, che riesce sempre a regalare vini di facile approccio e piacevoli soprattutto per la grande versatilità che permette di stappare con sicurezza una bottiglia nelle situazioni più svariate e di abbinarla a molteplici tipologie di pietanze.
Il Consorzio Sannio dop si è fortemente impegnato a comunicarne le caratteristiche e l’antica storia del vitigno che inevitabilmente si incrocia con quella del territorio e la sua cultura popolare ed enogastronomica. Così stanno emergendo realtà produttive notevolmente interessanti, che sanno racchiudere nello spazio di una bottiglia, con sincerità e vivace eloquenza, i vari aspetti dell’areale produttivo del Sannio. C’è un filo comune ben definito che unisce i diecimila ettari vitati e le circa cento aziende del Sannio dop, che lascia comunque possibilità di interpretazioni personali ai produttori che vogliono spingersi in questa direzione. Particolare questo che arricchisce notevolmente l’ampia espressività della falanghina che sa comporre vini di altissima qualità, semplici nelle prime annate dalla vendemmia, ma complessi ed intriganti nei tempi lunghi.
Queste caratteristiche sono emerse con evidenza durante la cena Benvenuta Primavera con la Falanghina del Sannio dop, tenutasi venerdì 21 marzo presso l’Hotel Royal Contineltal Napoli, organizzata da Città del Gusto di Napoli in collaborazione con il Consorzio di tutela vini Sannio dop. Sono state numerose le etichette a disposizione degli ospiti della sala ristorante con vista mozzafiato su Napoli all’ultimo piano dell’hotel. Dalle diverse tipologie di spumanti, alle falanghine ferme dei differenti areali della dop in questione, ai vini dolci e passiti in abbinamento al dessert.
Personalmente ero ad un tavolo particolarmente fortunato per i vini selezionati, tutti estremamente interessanti: Falanghina spumante extra dry Corte Normanna, Falanghina del Taburno 2012 Fontanavecchia, Falanghina del Sannio Alenta 2012 Nifo Serrapochiello, Falanghina del Sannio 2012 Alexia Fattoria Ciabrelli, Passito Laureto Cantina La Guardiense.
Tre gli chef della serata: Daniele Luongo della Locanda della Luna a San Giorgio del Sannio ha preparato il golosissimo raviolone ripieno di patate e provola affumicata su crema di pomodoro e pulio (erbette di campo); Mario Falco chef executive dell’Hotel Royal con l’antipasto Millefoglie di pesce azzurro con favette e guanciale su giardinetto fiorito ed il dessert Mousse al torrone con cialda croccante; da Città del Gusto Giovanni Pastore ha preparato Seppiolina alla griglia su crema di topinambur, insalatina riccia, limone della Costiera candito e piselli freschi.
Ha presieduto la serata il giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico.
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