Via Annunziata, 152
Tel. 0824.29431
Chiuso la domenica, ferie le due settimane a cavallo di Ferragosto
La società globalizzata sta facendo sparire del tutto la figura dei maestri di strada. Ma anche degli osti e delle ostesse tradizionali, sempre autodidatte, capaci con lo sguardo di misurare il cliente, diventarne amico e confidente come succede ai barbieri e ai parrucchieri. Niente da fare, oggi il recupero della cultura gastronomica e la sua difesa passano solo attraverso la dimensione culturale più che in quella dello stare a bottega. Per questo persone come Nunzia, al lavoro da quarant’anni nell’osteria aperta dal padre nel cuore di Benevento, sono diventate una istituzione: a molti di loro è bastato mantenere il rigore sui prodotti e sulle ricette e, senza aggiornarsi più di tanto su servizio e hotellerie, continuano ad essere avanguardia, molto più di pretenziosi ristoranti precipitati nell’anonimato.
Nunzia è molto amata, a ragione, dagli amici di Slow Food perché ha la preziosa caratteristica di essere eguale a se stessa: la bruschetta con gli spollichini, tanto per citare un classico, è sempre la stessa da quando la conosco, ossia dal 1998. Si viene qui per mangiare buona carne, agnello, manzo e maiale dal macellaio di fiducia di famiglia, qualche piatto di pasta fresca come una chitarra allo scarpariello o le trofie con i carciofi: <questi non sono di Pietrelcina, perché li ho trovati per la prima volta stamane e non ho fatto in tempo a prepararli>.
Della serie, mai vendersi quel che non si ha, cioé l’esatto contrario dello stile berlusconiano ormai dilagato ovunque. Troverete anche buone bottiglie del Taburno e di Solopaca, purtroppo non servite con i bicchieri adatti ma vendute a prezzi molto onesti, formaggi pecorini di Laticauda di diverse stagionature, qualche buon salume, tante verdure tra cui la scarola e la parmigiana di melanzane, soprattutto grande baccalà e qualche polipetto affogato, eredità della mamma napoletana mentre dal papà ha preso sicuramente le orecchiette con i broccoli. Insomma, osteria dei tempi che furono, raccontati dallo sguardo furbo, simpatico e sapiente di Nunzia. Sui 25 euro.
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