Via delle Industrie 81
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Siamo a Bellizzi, tra Battipaglia e Pontecagnano. Nel 2006 questa cittadina è diventata famosa per la sua efficienza nella raccolta differenziata dei rifiuti, tanto che ha ricevuto il premio “Comune Riciclone 2006” nella categoria dei paesi che hanno tra 10 e 20 mila abitanti. In un momento in cui l’emergenza spazzatura è un grande problema in tutta la Campania, questa notizia fa capire che ci troviamo di fronte ad una cittadina moderna, dinamica e proiettata positivamente verso il futuro.
A Bellizzi ho visitato il caseificio Mail, azienda che avevo già sentito nominare per la qualità dei suoi prodotti. Per arrivarci, dalla rotonda dello svincolo autostradale di Battipaglia, si va verso Salerno, alla prima rotonda si gira a destra e si segue la strada che va verso Montecorvino. Dopo pochissimi chilometri sulla sinistra c’è la nostra meta. La struttura è moderna, bella e funzionale. Dopo aver parcheggiato, si salgono delle scale tra un curato giardino di piante esotiche. Si arriva al punto vendita, invitante e luminoso con una bella esposizione di prodotti caseari freschi e davanti c’è uno spazio ben allestito che fa da sala degustazione. Qui sono stato ricevuto dal signor Gelsomino Parisi che è uno dei tre soci dell’azienda ed è direttore amministrativo oltre ad essere responsabile della qualità. Gli altri due soci sono i fratelli Carlo e Gelsomino Raimondo che si occupano della produzione, quest’ultimo è anche l’amministratore della società. Con Gelsomino Parisi ho intavolato una lunga ed interessante chiacchierata.
Mi ha parlato della storia del caseificio che ebbe inizio nel 1968 quando il signor Domenico Raimondo (papà di Carlo e Gelsomino), proveniente da Cancello ed Arnone in provincia di Caserta, dove la sua famiglia iniziò a produrre mozzarella di bufala già nei primi anni del secolo scorso, fondò il caseificio Mail a Bivio Pratole nel vicino comune di Montecorvino Pugliano. Nel corso degli anni l’azienda cresce e si sviluppa, esce dall’ambito regionale e si espande prima nell’Italia meridionale e poi in tutta l’Italia del nord. Nel 2000 viene inaugurato il nuovo caseificio, quello attuale, che è un gioiello di tecnologia tutto proteso a vantaggio della qualità. Quotidianamente, tutto il latte che arriva, prima di essere trasformato in prodotti caseari, viene analizzato e controllato con apparecchiature moderne e sofisticate. Questi i controlli: verifica del grado di acidità, accertamento della mancanza di tracce di antibiotici, esame crioscopico, valutazione dei grassi, delle proteine e del lattosio.
Al caseificio Mail per l’ulteriore miglioramento del prodotto la mozzarella è certificata D.O.P (Denominazione di Origine Protetta, cioè essa garantisce che il prodotto è ottenuto solo con latte di bufala della nostra zona e il processo produttivo viene effettuato in loco e risponde ai canoni della tradizionalità); inoltre i prodotti Mail sono certificati CSQA (ente italiano, nato nel 1991, particolarmente specializzato nel campo agroalimentare) e “UNI EN ISO 9001:2000” (sigla che rappresenta il nuovo riferimento a livello mondiale per la certificazione del sistema di gestione per la qualità delle organizzazioni di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni); per concludere l’azienda fa parte del Consorzio di Tutela “mozzarella di bufala campana”, unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la tutela, valorizzazione e promozione della nostra mozzarella. Quindi è il caso di dire che la mozzarella del caseificio Mail, che viene commercializzata con il marchio “La Favorita del Casaro”, è super certificata.
Oggi in azienda, 7 giorni su 7, lavorano 15 dipendenti e ogni giorno trasformano 60 quintali di latte in circa 15 quintali di prodotto, ma la potenzialità della struttura potrebbe tranquillamente produrre almeno il doppio. Questi i prodotti di punta del caseificio: bocconcini di bufala campana (25 gr. e 50 gr.), mozzarella di bufala campana (125 gr., 250 gr., 1 kg. e 2 kg.), ricotta fresca di bufala (100 gr., 500 gr. e 1,5 kg.), trecce di bufala campana bianche e affumicate (250 gr., 500 gr., 1 kg., 2 kg. e 3 kg.), provola affumicata di bufala campana (500 gr., 1 kg., 2 kg. e 3 kg.) e scamorzine bianche e affumicate (250 gr.). Io ho avuto modo di assaggiare la mozzarella di bufala e francamente anche se il mio palato è abituato ai prodotti dei casari pestani non mi è assolutamente dispiaciuta. Inutile concludere che se passate da queste parti non vi pentirete se farete una piccola deviazione ed una sosta per provare “La Favorita del Casaro”.
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