di Adele Elisabetta Granieri
Lungo il versante del mar Tirreno, dalle insenature tufacee dei Campi Flegrei, fino al Golfo di Policastro: un viaggio che inizia dal mare, re incontrastato, con il suoi colori intensi, le coste ricche di baie, insenature e pareti rocciose, Capri, Ischia e Procida, la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina, veri capolavori della natura. Quale modo migliore di ripercorrere la Campania in tutta la sua bellezza se non attraverso i vini che si fanno ambasciatori dei territori? Un racconto guidato da Luciano Pignataro e organizzato da Miriade & Partners, che ha visto come occasione il Vinitaly.
È Casa d’Ambra, storica azienda dell’isola verde fondata nel 1888 e oggi condotta da Andrea D’Ambra, ad aprire la degustazione con il suo Tenuta Frassitelli 2018, vino figlio di una vigna tanto bella da essere classificata tra le più belle d’Italia da Luigi Veronelli: un giardino pensile sul mare di 4 ettari, tra alte ginestre, origani selvatici e pendenze superiori al 60%, i terrazzamenti affacciati sul mare dalle pendici del monte Epomeo. Una Biancolella che profuma di pesca bianca e mandorla, con delicati richiami di erba fresca ed un sorso accattivante e avvolgente, dal piacevole finale ammandorlato.
Da Ischia proviene anche Vigna del Lume 2018, delle Cantine Mazzella, premiata come cantina dell’anno al Vinitaly. Anche stavolta una Biancolella, ma un’interpretazione che ne esalta le note floreali, di glicine e gelsomino, per poi lasciare spazio a delicati richiamo di gelso bianco ed esprimersi in un sorso perfettamente calibrato ed elegante.
Il viaggio procede verso Punta Tresino, sperone della costa campana dalla natura più incontaminata, dove Ida Budetta e Mario Corrado coltivano le loro vigne dalla bellezza struggente. L’azienda si chiama San Giovanni ed il loro Tresinus 2018 è un Fiano che sa di albicocca, fiori di campo e timo, dal sorso pieno, appagante, dal delicato finale sapido.
È la volta dei Campi Flegrei, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, dove al ridosso Cratere degli Astroni, Gerardo Vernazzaro ed Emanuela Russo custodiscono un tesoro preziosissimo, fatto di terrazzamenti e viti a piede franco, all’interno del territorio metropolitano di Napoli. Vigna Astroni 2016 di Cantine Astroni è una Falanghina in cui le intense note iodate si fondono alla cenere, per poi cedere il passo ai profumi di scorza di agrumi e concludersi in un sorso di grande freschezza e salinità.
Il viaggio si conclude sulla Costiera Amalfitana, ma quella meno conosciuta, adagiata sui declivi dei Monti Lattari, dove l’agricoltura rappresenta ancora una risorsa principale. Percorrendo appena cinque chilometri dalle spiagge e i paesini dai campanili arabeggianti verso le montagne, ci si perde tra i boschi di castagni e querce e non è raro imbattersi nei greggi di pecore e capre al pascolo, che bloccano le piccole strade tortuose.
A Furore sono imperdibili i vigneti di Marisa Cuomo ricavati nelle gole battute dal vento che da il nome alla località. Qui nasce il Fiorduva 2018, una etichetta che rappresenta un successo commerciale mondiale inarrestabile e che negli ultimi anni appare sicuramente con un legno ben dosato.
Ci troviamo a Tramonti, terra vulcanica madre di viti centenarie a piede franco dai tronchi possenti e le forme sinuose, che sembrano sculture messe lì a sostenere il reticolato delle pergole.Il Tramonti Rosso 2016 di Tenuta San Francesco, a base di Aglianico, Piedirosso e Tintore, è uno dei gioielli enologici di questa terra: un vino dai profumi di piccoli frutti rossi e dalle delicate note di geranio, rabarbaro e macchia mediterranea, dal succoso e saporito, di grande eleganza.
Poco distante, nella frazione di Capitignano, nasce il Tramonti Rosso “‘A Scippata” di Giuseppe Apicella 2016, a base di Tintore e Piedirosso: un vino profuma di mora e arancia rossa, sottobosco e tabacco da pipa e, ancora, il muschio e la genziana, con un sorso possente che lascia presagire una lunga vita in cantina.
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