Re Baldovino a Battipaglia è un’osteria di mare che si trova in una delle poche costruzioni storiche del centro sopravvissute ad una espansione edilizia aggressiva e disordinata.
Aperta da Teresa Palieri nel 2003 è stata per dieci anni uno dei punti di riferimento della ristorazione locale, basata prevalentemente sulla cucina di carne e, soprattutto, di verdure, di cui è ricca la produzione in tutta la piana del Sele.
Poi, un paio di anni fa, la svolta. Con il figlio Mimmo Esposito, chef autodidatta cresciuto nelle cucine dei ristoranti di famiglia, decidono di prendere il coraggio a quattro mani e trasformare completamente il locale.
L’ambiente è suddiviso in tre salette, con i tavoli ben distanziati e apparecchiati con cura; il servizio, con la supervisione di Teresa, è attento e cordiale. A completare una piccola carta dei vini, ben impostata e illustrata, e con ricarichi onesti, che guarda soprattutto al territorio.
Con l’aiuto della madre in sala (non lasciatevi ingannare dalle rose sui tavoli e dal tocco gentile degli ambienti: è lei la colonna di granito su cui tutto si regge) il menu ha virato decisamente verso il mare.
All’inizio il cambio di rotta – come spesso succede in questi casi – ha lasciato un po’ disorientati i clienti affezionati. Ma poi, in questi due anni, Mimmo è riuscito a farsi apprezzare, anche grazie al messaggio chiaro e immediato dei suoi piatti.
Il punto di riferimento sono sempre le ricette della tradizione campana con qualche incursione in Puglia (Teresa è foggiana), ovviamente presentate in maniera molto moderna e alleggerita. I prodotti vengono scelti e selezionati con cura, attenzione e un pizzico di curiosità. L’impostazione generale è dunque quella di due regioni che storicamente hanno sempre guardato al mare ma con le spalli forti di una cucina terragna, legata ai prodotti delle immense pianure coltivate.
Tra gli antipasti, una scelta ricca e vivace. Leggera e ben eseguita la frittura di fiori di zucca; gustoso il salmone sfilettato e affumicato in casa con il legno d’olivo; carnoso, ma allo stesso tempo tenero, il polpo fritto, specialità pugliese servito qui su scarolina al limone.
Uno dei percorsi consigliati è tuttavia quello a base di baccalà, dove i singoli assaggi si muovono tra i sapori genuini e netti della tradizione. Non dimentichiamo, infatti, che era questo il pesce povero di una volta, soprattutto nelle zone interne. Si va così dalla freschezza del crudo, servito semplicemente con delle carote, alla golosità ancestrale del filetto fritto, con una tempura davvero leggera e asciutta; fino alla zuppetta di fagioli e baccalà. Tutti piatti riconoscibili, dunque. Niente che non si è provato almeno una volta nelle cucine delle case del Sud e che proprio per questo fa piacere ritrovare.
Da non perdere anche il piatto forte della casa: il pancotto con i totanetti. Una sorta di minestra di verdure (principalmente scarola) con il pane biscottato, qui nella versione marinara invece di quella tradizionale pugliese che – ci racconta Teresa – prevedeva l’aggiunta di salsiccia.
Tra i primi piatti, oltre ai classici di mare, e a diverse combinazioni mare-terra, buone le linguine con provolone del monaco e bottarga, robuste ma equilibrate tra grassezza e sapidità.
Si può chiudere in dolcezza con un mini soufflè al cioccolato, con i cantucci di un forno a legna della zona; con degli ottimi cioccolatini fatti in proprio oppure, quando è stagione, con i calzoncelli ripieni di cioccolato e castagne.
Insomma, una cucina di pesce affezionata alla tradizione, ma riletta con lenti giovani e mano leggera. E che recupera con convinzione il rapporto inscindibile tra mare e prodotti della terra, a partire da verdure e ortaggi, come è giusto che sia, in un territorio da sempre bandiera dell’agricoltura campana.
Re Baldovino
Osteria di mare
Via Matteo Ripa, 52
Tel. 0828.301379
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: lunedi
Conto sui 35 euro
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