Grinzane, 27 settembre 2023 – Si accendono i riflettori sulla terza edizione di Barolo en primeur, l’asta benefica promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e da Fondazione CRC Donare ETS, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
Le prime due edizioni di Barolo en primeur hanno permesso di raccogliere un milione e mezzo di euro. Grazie a questa considerevole cifra, sono stati sostenuti ben 37 progetti di grande rilievo in campo culturale, ambientale e nei servizi alla persona, sia sul territorio nazionale, che internazionale. Il prossimo 27 ottobre avrà luogo la terza edizione della grande asta solidale, ospitata al castello di Grinzane Cavour, con una importante novità: oltre ad essere in live streaming dalle sale di Christie’s di New York, quest’anno Barolo en primeur arriva anche in diretta dalla sede Christie’s di Londra, terzo polo dell’asta ottobrina, a cui si aggiungerà la diretta con Hong Kong, durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.
Inoltre, dal 20 al 27 ottobre, con Barolo en primeur exclusive tasting, 25 tra i migliori produttori delle Langhe, apriranno al grande pubblico le porte delle loro cantine, per le degustazioni esclusive di Barolo e Barbaresco en primeur 2022. Queste saranno le bottiglie destinate all’asta il 27 ottobre: straordinaria opportunità, per collezionisti ed appassionati, di avvicinarsi in prima persona al mondo dell’en primeur, solitamente accessibile solo ai tecnici del settore. Per prenotare questa esperienza è necessario iscriversi su https://www.fieradeltartufo.org/categorie-eventi/barolo-en-primeur/
Mentre le etichette destinate alle bottiglie di Barolo delle scorse edizioni, sono state disegnate dai noti artisti Giuseppe Penone e Michelangelo Pistoletto, quest’anno sarà la celebre pittrice di origine nigeriana Otobong Nkanga, da sempre sensibile ai temi ecologici, di sostenibilità e sfruttamento delle risorse, a comunicare i valori di Barolo en primeur, con l’opera The Journey of a Sip, che si ispira alla forma di una bottiglia, che prende le sembianze di un corpo, di un organo respiratorio, assumendo le forme di un albero: l’imbottigliamento diventa, così, momento di congiunzione e travaso, tra la terra e il corpo umano, alludendo poeticamente alla relazione tra terra, vite, vino ed esseri umani.
In conferenza stampa, incisivo è stato l’intervento del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Ezio Raviola: “Londra è una delle principali piazze per i vini di qualità. Portare Barolo en primeur su quel palcoscenico è un risultato di grande valore che apre a nuove prospettive. Raggiungere questo risultato non sarebbe stato possibile senza la partnership con Christie’s, la più importante casa d’aste al mondo, che collabora con Barolo en primeur fin dalla prima edizione. Abbiamo introdotto in Italia il concetto della vendita in primeur, e come le due precedenti edizioni, la finalità è quella di sostenere iniziative e progetti nell’ambito sociale, non cambiando assolutamente quella che è la nostra priorità. L’intero ricavato sarà completamente donato, contribuendo a finanziare importanti progetti: la Fondazione si occuperà di sostenerne tutti i costi.”
Un’asta online per i lotti comunali inizierà già da venerdì 6 ottobre, precedendo quella ufficiale del 27 di ottobre, estendendo, così, l’arco temporale per presentare le offerte, disponibile a chiunque voglia partecipare, al sito: https://theauctioncollective.com/auctions/barolo-en-primeur-2023/. La chiusura avverrà sempre il 27 ottobre al castello di Grinzane Cavour, ancora una volta scandita dall’iconico colpo di martello di Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia.
Dieci i lotti: tre per il Barbaresco e sette per il Barolo. Si parte da basi d’asta che vanno da 3.000 €, sino a 20.000 €, in base al numero di produttori e di bottiglie all’interno dei singoli lotti, grazie ai quali sarà possibile, anche quest’anno, finanziare i progetti formativi della Scuola Enologica di Alba – eccellenza atta a formare i futuri enologi, nonché valore inestimabile per il territorio, considerata l’incredibile cifra di 132.800 € già acquisita, dalla seconda edizione.
Vigna Gustava è ubicata ai piedi del castello di Grinzane Cavour. Già appartenuta (e anche vinificata) dal Conte Camillo Benso, è oggi di proprietà della Fondazione CRC. Da questi preziosi filari, che crescono su un suolo dalla pendenza media di 35-40 %, nasce il Nebbiolo da Barolo, contenuto nelle barrique oggetto d’asta.
Il terreno è composto da Marne di Sant’Agata Fossili, formate da strati marnosi con poca sabbia ed una buona presenza di limo e argilla, risalenti al Tortoniano (11,6 e 7 2 milioni di anni fa). Le marne delle Langhe e più precisamente, di Vigna Gustava, derivano dall’antico bacino terziario piemontese (mare dell’Era Quaternaria). Il geologo Francesco Lizio Bruno ha realizzato un’analisi del terreno della vigna, suddividendola in sei microaree, che si differenziano non solo per la diversa concentrazione degli elementi costitutivi, ma anche per la profondità del substrato marnoso, elemento particolarmente rilevante per la coltivazione del nebbiolo, le cui radici possono raggiungere i sette metri di lunghezza. L’analisi svolta conferma quindi la vocazione della Vigna Gustava alla zonazione, ed ha ancora più forza la scelta dell’enologo Donato Lanati di parcellizzare, vanificando in maniera separata le barrique.
L’annata 2022 nelle Langhe sarà ricordata come una delle più precoci e sorprendenti in assoluto: a inizio ottobre si sono concluse le operazioni di vendemmia. il nebbiolo ha dimostrato ancora una volta, nonostante l’andamento climatico, una grande capacità di adattamento. Fin dalle prime fasi invernali si è assistito ad una carenza di precipitazioni e clima mite. La mancanza di una riserva idrica nel terreno e una primavera all’insegna del bel tempo, hanno contribuito a colmare l’anticipo vegetativo. Le temperature elevate e le scarse precipitazioni hanno portato ad una fioritura anticipata di circa 10 giorni rispetto alla media. Dopo mesi estivi caratterizzati da bel tempo e temperature alte, il nebbiolo ha dimostrato ancora una volta il legame unico con il territorio, riuscendo sorprendentemente ad adattarsi alle condizioni climatiche. Intorno al 20 di settembre è giunto alla maturazione migliore, dando il via alla vendemmia. Il rapporto tra polpa e buccia a favore di quest’ultima, garantirà una migliore estrazione delle sostanze tanniche ed aromatiche. Dall’annata 2022 ci si aspetta di ottenere, dunque, vini corposi con ottimo potenziale di affinamento a lungo termine.
Alla terza edizione dell’asta solidale, saranno associate 12 barrique di Barolo Vigna Gustava 2022, ognuna delle quali contiene vini dalle caratteristiche uniche: ciascuna botte è stata vinificata in modo separato, per conferire ad ogni vino una personalità differente, frutto anche della parcellizzazione della vigna in base a esposizione, altitudine ed età delle viti. Questo a conferma del meticoloso lavoro del professor Donato Lanati, enologo di fama internazionale e del suo laboratorio Enosis Meraviglia, che ne ha seguito e ne segue, passo per passo, tutto il percorso, dalla maturazione delle uve alla vinificazione ed all’ affinamento.
Annesso ad ogni singola barrique, un commento video del critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous, Antonio Galloni, che ogni anno valuta la qualità e le caratteristiche di questo Barolo.
Undici barrique saranno associate all’asta solidale il 27 ottobre, il cui ricavato sarà interamente devoluto a progetti e iniziative sociali italiane e internazionali nei settori della salute e della ricerca delle arti e del sociale. Il dodicesimo lotto verrà invece battuto durante l’asta mondiale del Tartufo bianco di Alba, a novembre, sempre al castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong, il cui ricavato sarà donato alla Charity International Mother’s Choice.
Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, interviene sottolineando come nella prima edizione del 2021, non vi sia stato interesse al progetto da parte dei produttori e di come l’evento dello scorso anno sia stato, invece, caratterizzato dalla presenza di 72 aziende, che hanno donato le loro bottiglie attraverso i lotti, ma che quest’anno ha visto una crescita ulteriore del 30%, con ben 97 produttori: un incremento decisamente importante, con nomi prestigiosi a conferma del fatto che, se si dimostra serietà, progettualità ed una certa strategia, arriva anche la fiducia. Spiega Ascheri: “Sono 1336 i formati donati dai produttori, con più di 1300 litri, che sostengono i progetti sociali, insieme alle 12 barrique di Barolo Vigna Gustava. Questo risultato straordinario, dimostra che le Langhe del vino fanno squadra e puntano insieme verso un obiettivo comune. Il grande successo della scorsa edizione (grazie a cui abbiamo raccolto importanti fondi per la Scuola Enologica, dedicati alla formazione e alla ricerca) è il primo passo di un percorso che intendiamo sostenere con forza, nei prossimi anni, un progetto capace di sfruttare anche la forte spinta di un mercato che apprezza sempre di più il Barolo e il Barbaresco, sia per la grande qualità del vino, sia per la possibilità di investimento che nell’ en primeur trova una delle migliori opportunità di realizzazione.”
Giuliano Viglione, Presidente della Fondazione CRC Donare (ente no profit che opera per diffondere la cultura del dono sul territorio nazionale, che nasce per sviluppare, promuovere, incrementare il progetto Donare e per rafforzare lo spirito di solidarietà e di condivisione, raccogliendo donazioni di privati che vengono messe a patrimonio comune, attraverso tutte le attività di sviluppo e di valorizzazione), interviene dicendo:
“È prassi da parte della Fondazione, costituire un presidio costante, con un monitoraggio che non si ferma al controllo documentale a giustificazione di quanto è stato speso, ma il più delle volte si palesa sul campo per verificare che quanto è documentato sia stato effettivamente realizzato. A tal proposito, un comitato scientifico si fa garante del rispetto di ciò che viene realizzato con i fondi raccolti.”
Nella prima edizione di Barolo en primeur, a ottobre 2021, sono stati raccolti 660.000 € donati a 17 differenti progetti solidali, che stanno adoperando i fondi ricevuti nell’ambito dell’assistenza sanitaria, della ricerca medica, della promozione culturale per il restauro di edifici storici, in progetti didattici formativi, nell’arte e nell’assistenza ai più fragili. Eccoli di seguito elencati:
Fondazione ADAS, che ha sede in Cuneo, ha ricevuto 50 mila €. ADAS si occupa di assistenza domiciliare ai sofferenti, grazie alla Fondazione ed all’asta del Barolo, può disporre della necessaria attrezzatura e di tutti i dispositivi, in modo tale da poter garantire le cure palliative, per i ricoverati e per chi è domiciliato a casa. Tutto viene svolto a titolo gratuito.
Opera Pia Barolo, istituita da Giulia Colbert Falletti di Barolo nel 1864, come strumento operativo per un’azione di carità, di impegno sociale e culturale. La Fondazione Opera Pia Barolo si impegna con le fasce più deboli e più bisognose della popolazione. Dall’asta ha ricevuto 30.000 €.
Mother’s Choice, che opera in Hong Kong dal 1987, in favore dei bambini orfani delle giovani donne in difficoltà, fornendo loro assistenza e sostegno, a cui sono andate 60 mila euro.
Castello Reale di Racconigi. Donate 30.000 €.
Associazione Parco Culturale Alta Langa ONLUS. Banca del Fare. Donati 65.000 €.
Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Cuneo, progetto Pass. Donati 30.000 €.
East West Philantropy Forum “China-Italy Philanthropy Forum. Donati 60.000 €.
Fondazione Augusto Rancilio. Donati 30.000 €.
Fondazione Ricerca Molinette ONLUS. Donati 30.000 €.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Terzo tempo, arte contemporanea e movimento. Donati 71.000 €.
Fondazione Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, progetto PET. Donati 30.000 €.
Associazione B 612 Lab Thesaurus Monviso. Donati 30.000 €.
Museo Civico Giovan Battista Adriani. Donati 30.000 €
Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale. Donati 30.000 €.
Fondazione CRC
via Roma, 17 – 12100 Cuneo
Ufficio comunicazione Fondazione CRC +39 0171 452771/777
Sito: www.fondazionecrc.it
Mail: comunicazione@fondazionecrc.it
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