di Enrico Malgi
Il Barolo, ovvero il “Vinum regum rex vinorum”, cioè “Vino dei re e re dei vini” com’è stato definito. Che poi a pensarci bene nelle sue vene scorre comunque sangue d’Oltralpe, come ci insegna la storia risalente al XIX secolo e che vede coinvolti tra gli altri la marchesa francese Colbert sposata Falletti e personaggi famosi del piccolo regno sabaudo, tra cui Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II e Camillo Benso Conte di Cavour, oltre che l’enologo francese Louis Odart, chiamato proprio dalla marchesa Colbert per dare inizio a questa avventura.
Bene questo è l’antefatto, il seguito riguarda la mia recente degustazione di una bottiglia di Barolo Docg 2011 della Scuderia Italia di Flavio Sartori a Natale. Nebbiolo in purezza allevato nei vocati territori di La Morra, Barolo e Monforte, su un terreno di natura argilloso-limoso. Vendemmia a fine settembre. Dopo la fermentazione in acciaio il vino matura in barriques per sei mesi e due anni in botti grandi, prima di essere affinato in vetro. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo in enoteca di 76,00 euro.
Classico il colore rosso granato chiaro connotato di riflessi già aranciati. Bouquet delicato con eleganti nuances floreali di viola e di rosa appassita, che si uniscono a pregevoli sentori vegetali di aghi di pino, tè verde, timo, genziana e salvia. Ovviamente non mancano all’appello umori di frutta rossa media e piccola, come la ciliegia, la susina, il lampone, la mora, il ribes ed il mirtillo. Note terziarie di grande effetto e che riguardano innanzi tutto calibrate spezie come i chiodi di garofano, la cannella, la noce moscata, l’anice, la vaniglia ed il pepe rosa. In appresso si appalesano anche ricordi di balsamo, mentolo, ferro, resina, tabacco, incenso, liquirizia, ginepro, cipria, caffè tostato, cacao amaro e catrame. Nota fumé in sottofondo, come da prassi. E la bocca cosa risponde al riguardo? Dice che il sorso è intrigante, elegante, equilibrato, strutturato e fine, tanto per cominciare. Palato tonico, complesso, corposo, avvolgente e morbido. Tannini deliziosamente distesi e setosi. Progressione gustativa austera, affascinante, raffinata, sapida, e ben bilanciata. Vena particolarmente acida. Contrasto dinamico e profondo, che prelude ad un finale lungo ed appagante. Questo vino con che lo abbiniamo? Certamente con piatti di terra a tutto tondo della tradizione italiana, fate voi. Comunque va bene anche come vino da meditazione. Insomma, come avete capito, si tratta davvero di un grande vino che sicuramente evolverà ancora per molti anni. Alé!
Scuderia Italia – Prestigious Italian Wines
Via Bedeschi, 18 – Alonte (Vi)
Cell. 388 6219045
info@scuderia-italia.it – www.scuderia-italia.it
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