di Carla Provitera
Barnaba Wine Bar e Cucina è l’ultima new entry di viale Aventino. Siamo in una zona di Roma dove i locali sono dedicati ai turisti: non il massimo per un romano che decida di andare a cena fuori. Dunque la domanda è: il Barnaba, che sorge sulle ceneri di un pub dalle sorti sfortunate, riuscirà a spiccare rispetto alla media dei locali di zona, oppure si adeguerà agli standard?
Da un punto di vista estetico, non molto è cambiato rispetto al locale precedente: interni in legno, un grande bancone all’ingresso, arredamento in stile povero; tuttavia qualche tocco industrial, come luci fredde sul bancone all’ingresso e nella sala, adeguano il locale ai tempi di oggi. Bottiglie di vino poste su mensole alte e all’interno di una grande vetrina illuminata completano l’arredamento che strizza l’occhio al vintage. Ad uno sguardo disattento potrebbe sembrare quasi che sia stata messa poca cura nei dettagli, ma non è così: originali i tovaglioli e le bottiglie brandizzate. Un piano sottostante e un ampio spazio all’esterno, con diversi tavoli, completano la struttura del locale. Non degna di particolare nota la parte esterna, che tende molto al “turistico”, ma è più che compensata dal resto del locale.
Prova superata per la location. Seguono un’ottima accoglienza e un servizio curato e disponibile. Il personale di sala è presente, attento alle richieste del cliente, pronto a chiedere anche un ritorno sui piatti serviti.
Nel menù un altro guizzo di originalità. Non dei banali antipasti, primi, secondi ecc. ma una suddivisione dei piatti per “gradi di appetito”: andiamo dal “è quasi fame” con piccoli sfizi, al “non è proprio fame” con assaggi vari, al “è proprio fame” con le portate principali. Idee nuove nella proposta dei piatti e rivisitazioni di classici: tutto interessante, da provare, nulla che risulti già visto o noioso. Sorprende anche la carta dei vini: etichette italiane, estere e champagne, per un totale di più di 300 nomi.
Viste le premesse, arriviamo con grandi aspettative all’assaggio dei piatti. E il Barnaba non delude: buone le materie prime (specialmente i salumi), ma soprattutto tutto è cucinato e presentato bene. Qualche esempio? Appetitosi crostini con burrata o ciauscolo, morbidissime polpette di melanzane, taglieri di salumi e formaggi, per arrivare a piatti più di sostanza, come gnocchi al pesto con cialde di parmigiano o il pollo fritto (tranquilli, nulla a che vedere con quello “cinese”). Anche i dolci rispettano le attese: freschi, leggeri e ben eseguiti, per una degna conclusione del pasto.
Tutto questo ha un prezzo, ma sicuramente in linea con quello che il locale offre: la qualità è giusto pagarla.
Barnaba spicca? Decisamente sì: c’è qualità in tutto, la clientela è giovane e l’atmosfera giusta. Il consiglio è andateci: sedetevi al bancone o ai tavoli, rilassatevi, gustate le originalità del menù e sorseggiate del buon vino. Godetevi il vostro tempo.
Aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 00.30
Viale della Piramide Cestia, 45, 00153 Roma
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