La prima regola dell’abbinamento tra il cibo e il vino corrisponde ad una regola ancestrale dei popoli latini: affiancare piatti e vini del territorio. Una regola che si è persa negli anni ’90 nel corso dei quali l’enologia è divenuta autoreferenziale, ossia si è posta il problema di piacere a prescindere, soprattutto ai mercati internazionali.
Questo autogol clamoroso, che i francesi si sono ben guardati dal fare, rinunciare cioé all’argomento più forte con il quale il vino italiano può essere diffuso, ha messo in ombra produttori di stoffa che non si sono piegati alla moda.
Tra questi Nicola Venditti, solo acciaio i suoi vini, anche i rossi, che punta alla freschezza e alla bevibilità e di cui solo la guida Slow Wine ha capito a fondo l’importanza di riferimento culturale.
Durante la pota invernale organizzata nella masseria certificata biologica da vent’anni, molto prima cioé che arrivasse la moda, abbiamo ancora una volta avuto la conferma di questa regola fondamentale quando ha tavola cè stata la sfida della Scarpella.
Di cosa si tratta?
E’ il piatto tipico di Carnevale preparato nelle case di Castelvenere, una pasta bianca messa in forno, condita con i prodotti tipici della dispensa contadina di queste zone: salsiccia secca, formaggio vaccino fresco, formaggio stagionato grattugiato, uova sbattute ed olio extravergine di oliva. Un piatto di cui non si conosce l’origine e nemmeno l’etimologia.
Bene, di fronte a questa prova gastronomica meravigliosa, Nicola ha tirato fuori la sua Barbera 2010 (la 2009 è chiocciolata) pronta proprio in questi giorni. Un abbinamento perfetto che i contadini castelveneresi ci hanno tramandato e di cui noi abbiamo goduto insieme ad un gruppo di appassionati.
Sono queste giornate che ci restituiscono la voglia di scrivere, perché esce il meglio dell’uomo, una Campania non piagnona, ma laboriosa e determinata. E soprattutto rispettata sul mercato.
CASTELVENERE
Via Sannitica 120/122
Tel.0824.940306
www.venditti.it
Ettari: 11 di proprietà
Bottiglie prodotte: 75.000
Enologo: Nicola Venditti
Prezzo in enoteca: 9 euro
Certificato biologico
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