Barbera del Sannio, il vino della gioia. Un rosso, tipico dell’areale di Castelvenere nel Sannio, che si beve fresco, immediato, dalla scarpella di Carnevale . Ecco i nostri consigli.
1 – Sannio Barbera Nonnogigi 2016
La Feromani
La barbera prodotta da Nicola Lavorgna aveva convinto già l’anno scorso. La versione 2016, che si presenta con la veste Dop, piace soprattutto per l’integrità dei frutti rossi, quasi invadenti al naso, ben palpabili in bocca. Piacevole e fresco, tannini morbidi ed equilibrati. Avvolgente e persistente. Vino di grande tradizione con un volto moderno.
www.laferomani.it
2 – Sannio Barbera 2015
Scompiglio
Frutto, frutto e ancora frutto. Rosso rubino intenso, riflessi violacei; concentrazione di marasca e lamponi al naso, con perfetta corrispondenza al palato. Leggere invasioni di note balsamiche, buon corpo, sostenuta la spalla acida. E’ un vino dalle ampie potenzialità a tavola, da poter spendere su una lunga carrellata di piatti della tradizione partenopea.
3 – Sannio Barbera/Barbetta Assenza 2016
Antica Masseria Venditti
L’annata in corso richiama molto la prima comparsa dell’etichetta (vendemmia 2013). Il protocollo seguito in cantina (Assenza sta per no solfiti, no lieviti e no enzimi) lascia emergere tutte le complessità dei frutti di bosco. E poi fiori, soprattutto viola e rosa. La bocca tiene il passo, sempre fragrante, mai tannica. Perfetto equilibrio tra struttura e piacevolezza.
www.venditti.it
4 – Sannio Barbera 2016
Vigne Sannite
Giovane, fresco, informale, conviviale. Siamo davanti ad un’esecuzione che rispecchia fedelmente le caratteristiche del vitigno. Scattante fin dal suo ingresso in bocca, immediato al naso e al gusto. Leggera la struttura tannica, il vino scorre in bocca mostrando una piacevolissima croccantezza, mai stancante. Calice tipico, da spendere sulle tavole quotidiane.
www.vignesannite.it
5 – Beneventano Barbera Grotta di Futa 2016
Antica Masseria A’ Canc’llera
Il vino esce a distanza di un anno dalla vendemmia. Intenso il rosso del calice, con riflessi violacei. Fruttato al naso, che lascia avvertire anche spezie dolci. Il lavoro di lungo affinamento sulle fecce dona carica e energia in bocca. Finale invaso da uno sfondo amarognolo. Calice profondo, dinamico, complesso, da spendere sui piatti tipici della cucina napoletana.
www.acancllera.com
6 – Sannio Barbera 2016
Cantine Simone Giacomo
Un bel passo in avanti rispetto alla versione 2015. Bevibilità sorprendente. Vino verticale, scalpitante, con molta strada ancora da tracciare. Al naso emergono sentori eleganti di frutta rossa, perfettamente riscontrabili anche in bocca, dove il calice traccia un quadro fresco ed equilibrato, persistente con una marcata sapidità nel finale che non lo rende mai stancante.
www.simonegiacomo.it
7 – Beneventano Barbera Armonico 2016
Vitivinicola Bosco
Il calice deve ancora indossare la sua veste definitiva. Il campione di vasca segna qualche punto in meno rispetto alle annate precedenti , ma siamo sempre davanti ad una delle esecuzioni più tipiche e riuscite del vitigno. Tanta frutta, ingresso leggermente dolce, ma il palato è presto avvolto dal volto fresco e acido del vino. Buona struttura e lunga persistenza.
8 – Beneventano Barbera Vianova 2016
Torre del Pagus
Siamo a Paupisi, fuori dal cuore dell’area tradizionale di coltivazione del vitigno: è il segno che sono diversi a sprizzare l’occhio verso questa varietà. Le uve barbera arrivano dai Rapuano anche per la felicità dell’enologo Maurizio De Simone, da sempre convinto sostenitore e conoscitore del vitigno. Come mostra anche il risultato: bella esecuzione, tipica.
www.torredelpagus.it
9 – Sannio Barbera Rapha’el 2013
Fattoria Ciabrelli
Quattro anni sul groppone. Mai scalfito il frutto, ben sostenuta la freschezza. Tuttavia sembra avviarsi la parabola in discesa del calice. Trama colorante fitta. Il vitigno si mostra con un volto più forte, quasi robusto. L’impianto tannino è avvolgente. Calice di grande persistenza, che nel suo allungo finale mostra un avvertito ritorno del frutto.
www.ciabrelli.it
10 – Sannio Barbera 2016
La Vinicola del Titerno
I fratelli Di Leone lavorano da sempre questo vitigno. Alle uve barbera fanno però seguire una strada leggermente diversa dai tradizionali protocolli, con il vino che riposa alcuni mesi in legno capiente (32 ettolitri). Bella struttura, naso e olfatto meno immediati ma sempre invasi da rosa e piccoli frutti rossi, che a mano a mano lasciano spazio a fragranti sentori vegetali.
www.lavinicoladeltiterno.it
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