Beh, una delle domande che maggiormente mi danno fastidio è questa: quale vino preferisci? Impossibile rispondere, perché ogni vino si beve in determinate circostanze e anche quello più buono del mondo non va bene per tutte le occasioni. Adoro la Barbera del Sannio quando si tratta di girare in estate in questa meravigliosa provincia, o quando si fa la pota invernale da Nicola Venditti come è accaduto con questa bottiglia in una bella giornata descritta da Sara Marte nella scheda. Forse era rimasta in un acssetto, no so. fatto sta che in una riunione in famiglia si chiede un po’ di vino rosso e la trova. sarà buona? Questo è un vino fragrante da bere subito anche se resiste nel tempo. Però la 2010, figlia di una annata perfetta, si è mostrata in buon equilibrio, gradevole, assolutamente perfetta da bere in allegria grazie al suo bel profumo, la morbidezza sostenuta dalla buona acidità. Una chiacchiera e uno spiluccamento. Alè, questi sono vini da incorniciare in alcune occasioni. Per la verità sempre più frequenti. Ora la moda dei francesi colta dalla Borgogna alla Loira e alla Savoia, bene, perché non passare anche in Italia a vini semplici e poco alcolici come questi?
Alè.
Scheda del 14 febbraio 2014. I quadri di Lorenza corrono sulle etichette, il vigneto didattico parla di cura certosina e ricerca, un po’ di pioggia, la cucina accogliente di famiglia, l’antico torchio del ‘500, Nicola Venditti che ci introduce orgoglioso nella storia e modernità della sua bella azienda. Antica Masseria Venditti è nel cuore di Castelvenere e non è semplice cantina ma una vera esperienza di territorio. Tutto è coltivato a biologico, da prima che diventasse anche moda e solo per convinzione. Erano gli anni ‘80 e loro fra i primi in Italia. Per la degustazione scelgo senza dubbio una bottiglia di Sannio DOC Barbera Barbetta 2010.
Ormai non serve più chiarire che con l’omonimo piemontese non ha nulla a che fare. Questo è puro vino di terra Sannita. Il vitigno fu recuperato, attorno agli anni ’30 grazie all’impegno delle “cattedre ambulanti” di agricoltura, storica istituzione volta all’insegnamento ed alla divulgazione delle tecniche e competenze agronomiche, e proprio su terreni di proprietà dei Venditti.
Belli i bicchieri così: di territorio, distintivi, riconoscibili al primo soffio. Colore, naso e bocca sono vivaci e diretti. Tutto coerente, va dal rubino cupo ad un’esplosione di profumi intensi e ben definiti. I fiori suggellano d’impatto il naso, quel tono di rosa avviluppato al terriccio ed ancora le erbe officinali, fino ai frutti polposi e alla marasca. La bellezza del palato sta tutta nella succosa bevibilità. Ha un tocco avvolgente ed un’ottima spinta acido-sapida. L’alcol (circa 13,5 %) è ben integrato e trova un suo corretto equilibrio con l’insieme per una bocca squisitamente appagante e lunga. Non posso nasconderlo, questo, tra i vini di Nicola Venditti è sempre stato il mio preferito. Sorso dopo sorso la bottiglia va via che è un piacere. Il test della tavola lo rende imbattibile: puntuale e godibile sa di convivialità e pranzi delle feste. Il continuo rimando alla propria terra è l’incalcolabile valore aggiunto.
Sara Marte
Antica Masseria Venditti è in via Sannitica, 120/122, Castelvenere, Benevento. Sito: www.venditti.it . Email: masseria@venditti.it . Enologo : Nicola Venditti. Ettari vitati: 11 . Uve: falanghina, grieco di Castelvenere, cerreto, barbera, aglianico, piedirosso, montepulciano.
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