Baradili, la piccolissima città della Marmilla, il 13 ottobre durante Baradili Capitale della Pizza mi ha ricordato Bethel, una piccola quanto anonima cittadina degli Stati Uniti, divenuta celebre per aver ospitato il più grande happening della storia della musica, la Fiera della Musica e delle Arti di Woodstock, meglio conosciuto con il più semplice festival di Woodstock. Si sa i titolisti esagerano sempre e forse anche io esagero, però immaginate il piccolo paesino sardo, di solo 78 abitanti, invaso da migliaia di persone in una calda domenica di ottobre, avrete più o meno la stessa sensazione dei partecipanti di Woodstock .
File interminabili per le postazioni delle pizzerie, tutto molto ordinato e composto, ma l’assalto c’è stato e come. Matteo Aloe di Berberè, Carlo Sammarco di Carlo Sammarco 2.0, Giuseppe Pignalosa di Pignalosa, Paolo Tranchida di Frà Diavolo e i ragazzi di Sa Scolla, hanno sfornato pizze e sorrisi per tutti. Le pizze erano buone, ma con un sorriso, diventano sempre, ancora più buone.
Se lo puoi pensare, lo puoi fare, me lo ripeto spesso e probabilmente se lo ripetono spesso anche Gianfranco Massa e Domenico Sanna. Lo dimostra questo evento, ma soprattutto lo dimostrano i loro progetti. In primis Sa Scolla, da qualche mese ha aperto anche a Cagliari, la scuola di Accademia Casa Puddu.
Una bella festa, dove però non sono mancati gli spunti di riflessione e di approfondimento. Pizza e formaggio, pizza e bollicine le due masterclass che ho seguito. La prima condotta da Luciana Squadrilli con Michele Cherchi, distributore di formaggi, con una bellissima bottega nel mercato coperto di San Benedetto a Cagliari, davvero una piacevole scoperta per me. La seconda con Francesco Fadda che in compagnia di Piero Cella, enologo per la sua cantina Quartomoro e per Su’Entu, hanno approfondito gli abbinamenti delle bollicine sulla pizza.
Chiusura collettiva per tutti i protagonisti della gionata, durante il convegno che ho avuto il piacere di moderare e che all’attentissima platea ha fornito molti spunti di riflessione “La pizza contemporanea”: Matteo Aloe, Carlo Sammarco, Paolo Tranchida, Gianfranco Massa, Luciana Squadrilli, Lara De Luna, Francesco B. Fadda, Giuseppe Pignalosa.
La cosa che più mi ha colpito del convegno è stata la sensazione del “valore” che oggi creano queste pizzerie. Perchè oltre ad essere aziende che giustamente devono produrre reddito, l’attenzione per i prodotti di nicchia, il biologico e soprattutto riuscire a “creare” così tanti posti di lavoro. Come abbiamo detto spesso dalle pagine di questo blog, in questo momento in Italia, la pizza è soprattutto un fenomeno sociale.
Complimenti davvero meritati per Gianfranco e Domenico per il grande lavoro di valorizzazione di questo Territorio, troppo spesso dimenticato.
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