Siamo a Bacoli, nel golfo di Pozzuoli, la terra della Sibilla cumana, sede della flotta pretoria degli imperatori romani. Luogo incantevole, a due passi dal lago del Fusaro, circondato da paesaggi suggestivi pieni zeppi di storia. E conosciuto soprattutto per il mare pescoso.
Qui, da circa dieci anni, lavora in una piccola osteria di mare chiamata ‘A Catagna, la famiglia Della Ragione. La catagna, in dialetto bacolese, è l’anfratto nel quale si nascondono i polipi, il loro rifugio. E per la verità l’osteria non è facile da scovare – proprio come i nascondigli di polipi e polipesse. Una volta superato l’ingresso della Piscina Mirabilis – la più grande cisterna di acqua potabile costruita dai romani – conviene dunque chiedere informazioni: lì vicino, in un vicoletto senza insegna, troverete ‘A Catagna.
Una piccola sala con una trentina di coperti e nei mesi della bella stagione un delizioso terrazzino panoramico, coperto da un pergolato e affacciato sugli ulivi. In cucina la signora Amalia, insieme ai figli Crescenzo – con lei ai fornelli – ed Elio, che invece lavora in sala. Due fratelli che più diversi non potrebbero essere: tanto caciarone e macchiettista il primo, con i suoi modi tutti partenopei di socializzare ai tavoli e raccontare le sue imprese subacquee; quanto serioso e tranquillo il secondo, nel suggerire e presentare i piatti e, soprattutto, consigliare le bottiglie da abbinare, sempre con competenza. La piccola carta dei vini, infatti, è molto bene organizzata, con la giusta attenzione al territorio.
La cucina è quella della tradizione del mare portato a casa direttamente dalle cianciole o dai singoli pescatori. Lo stesso Crescenzo lo fa di persona da quando era ragazzino e se il pescato non è ‘roba sua’ è comunque lui ad occuparsi della spesa giornaliera.
Il menu è recitato a voce. Affidatevi con serenità agli antipasti della casa, dai pesci semplicemente marinati, ai crudi, alla gustosa polipessa alla genovese servita con un buon hummus di ceci. Golosissime e dalla frittura leggera e asciutta le polpette di patate e baccalà, servite nel classico cuoppo di carta paglia. Delicata ma di sostanza l’insalata di polipo e patate, arricchita da piccoli pomodori secchi fatti in casa.
I primi sono tutti di semplice esecuzione ma sempre ben fatti, e – come il resto del menu – dipendono dal pescato del giorno, come i paccheri al rancio fellone, cozze e scorfano. Tra i secondi sono da provare i pesci da taglio scottati sulla griglia, dalla giusta cottura e consistenza, come l’orata e la cernia, accompagnate da verdure grigliate. Piatti di grande semplicità dove una manualità secolare e preziosa ha solo il compito di esaltare la freschezza del pesce.
Chiusura con un ottimo nocino e liquori o rosoli della casa, con i dolci preparati dal fratello della signora Amalia: dalla crostata di crema e fragoline, al babà, alla millefoglie. Se invece preferite concludere con del formaggio chiedete a Crescenzo di tirare fuori uno dei suoi caciocavalli che si procura in Alta Baronia.
Atmosfera piacevole e schietta, servizio dalla giusta simpatia e informalità, per un conto intorno ai 40 euro (attenzione: si paga solo in contanti!).
‘A Catagna
Via Pennata, 50
Tel. 081.5234218 – 328.1679431
Aperto solo la sera (sabato e domenica anche a pranzo)
Chiuso domenica sera e lunedi
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