Pighin, l’azienda che da 60 anni ci racconta il vino del Friuli

Pubblicato in: I vini da non perdere

di Marina Betto
Una profonda passione per la sua terra, il Friuli, per il suo lavoro di viticoltore, passione trasmessagli dal padre Fernando che nei primi anni sessanta del secolo scorso insieme ai fratelli Luigi ed Ercole acquistano 160 ettari nella zona del Friuli Grave appartenenti ad una nobile e antica famiglia. Traspare dagli occhi di Roberto Pighin questa passione mentre mostra con orgoglio i vigneti a Spessa di Capriva, 30 ettari totali in quello che è un anfiteatro naturale fiore all’occhiello del Collio DOC proprio difronte il Castello di Spessa, zona dove le uve aiutate dal vento, il Borino, crescono sane, prive di qualsiasi marciume.

L’azienda Pighin si compone di due Tenute indipendenti quella di Risano nel Friuli Grave in pianura, dove si produce Pinot Bianco e Grigio, Sauvignon, Chardonnay, Friulano, Merlot, Cabernet Sauvignon e Refosco, Ribolla anche in versione spumante fresca e croccante, un metodo charmat Extra Brut dagli accenti fruttati. Sempre dalla Tenuta di Risano proviene il Virdis vino da uve Piwi, quei vitigni resistenti che scrivono la storia di una parte del futuro del vino. La Tenuta di Spessa di Capriva nel Collio Goriziano accoglie Friulano, Ribolla Gialla, Sauvignon, Chardonnay, Malvasia, Merlot, Cabernet Sauvignon e il tradizionale Picolit, da cui si ricava il pregiato vino dolce in grado di competere con i Sauternes francesi, per delicatezza di beva senza eccessiva dolcezza che viene moderata sapientemente dalla sua acidità di cui Pighin produce 6/700 bottiglie (50 euro). In questa stessa Tenuta nasce il Soreli Collio Bianco DOC un blend di Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia una summa dei vitigni tipici friulani, coltivati nella ponca che dona quella particolare mineralità alle uve. Vinificato in acciaio e poi affinato sulle proprie fecce fini in tonneau e barrique, è un vino complesso fresco e fragrante dai toni floreali e lievemente aromatici.

Assaggiando direttamente da vasca alcuni vini nuovi del 2024 adesso in lisi Roberto Pighin si lascia sfuggire un semplice ed esemplificativo commento “commovente”. In effetti i vini sembrano già buoni, pronti e senza difetti, ricchi di profumi varietali ben espressi, disegnano già i contorni di una vendemmia ottima, definita nei profumi che sono netti e puliti. Un milione di bottiglie prodotte in totale tra tutte e due le aziende di cui il 90% da uva bianca. Pighin ha cavalcato l’onda del Pinot Grigio e sono 80 gli ettari coltivati con questo vitigno che rappresenta il 50% della produzione totale.

Nella Tenuta di Risano nel Grave i vini escono tutti in fascia Premium, figli di un territorio dove sasso e limo si mescolano. I vini del Collio sono invece più intensi e corposi meno immediati ma più raffinati. Investimenti per l’ammodernamento e le certificazioni di sostenibilità ambientale sono oggi la priorità per Roberto Pighin unico al timone di questa azienda con 7 ettari convertiti al biologico con vitigni resistenti a peronospora e oidio, così come dà importanza alle varietà autoctone Ribolla Gialla, Friulano e Malvasia Istriana.

I vini sono distribuiti attraverso il canale Horeca e il 70% della produzione è destinato all’export con USA, Canada ed Europa (Inghilterra, Germania, Belgio e Danimarca) dove i vini Pighin sono conosciuti come più rappresentativi del Friuli.

Pighin Aziende Agricole in Friuli
Via Grado 11/1   33050 Pavia di Udine (UD)
www.pighin.com


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version