Verrone Viticoltori
Località Cannetiello
Agropoli (Sa)
Tel. e fax 089.236306
www.verroneviticoltori.it
info@verroneviticoltori.it
Ettari vitati: 16
Enologo: Alfonso Rotolo
Agronomi: Nessuno
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 3.000 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: calcareo-argilloso
Produzione Kg/pianta: 1,5 Kg
Esposizione vigne: Nord-Ovest-Sud
Epoca di impianto delle vigne: La vigna storica nel 1967, la più giovane 2002
Altezza media: 150 metri
Lavorazione del terreno: trinciatura e fresatura
Conduzione: Lotta fitopatologica integrata
Lieviti: selezionati
Mercato di riferimento: Campania, Lazio, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Svizzera e Danimarca.
Bottiglie totali prodotte: 30.000
Percentuali di uve acquistate: Nessuna
Uve coltivate: aglianico e fiano
Clicca qui per leggere gli articoli relativi a Verrone Viticoltori in questo blog.
_________
LA STORIA
_________
La moderna viticoltura cilentana è giovanissima. Si può arrivare indietro nel tempo a circa a 30 anni, quando sono sorte le prime piccole aziende commerciali che hanno cominciato ad imbottigliare il loro vino proponendolo sul mercato e avvalendosi nel contempo di ottime strutture e di consulenze specifiche. Prima di allora esistevano sul territorio due Cantine Sociali, che poi hanno smesso per svariati motivi, e realtà che producevano quasi esclusivamente vino sfuso. Con il passare del tempo le cose sono molto cambiate, tanto è vero che adesso la viticoltura cilentana ha raggiunto ottimi ed insperati traguardi di eccellenza.
Un’azienda presente sul territorio da tempo è quella di Verrone Viticoltori di Agropoli, di Antonio Verrone coadiuvato dai suoi due figli Paolo e Masssimo. Fin dal 1967 l’azienda Verrone persegue la passione per la viticoltura, poi coniugata all’utilizzo di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale, come l’adesione al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata, e con l’obiettivo primario poi di produrre vini territoriali a base di aglianico e fiano dalla forte e riconoscibile personalità. Nel 2003 la prima etichetta dell’Aglianico, all’epoca seguita da Bruno de Conciliis a cui venivano conferite le uve. Poi l’ampliamento della gamma e la costruzione della cantina che completa il ciclo.
_________
LE VIGNE
_________
La tenuta aziendale principale sorge su una dolce collina in località Cannetiello di Agropoli, su tredici ettari vitati allevati a guyot e che rappresenta il più vasto vigneto a corpo unico del Cilento. Qui, di fronte allo splendido panorama agropolese e ad un’altezza media di centocinquanta metri, fin dal 1967 fanno bella mostra i caratteristici terrazzamenti a girapoggio, che hanno dato poi il nome ad una serie di etichette.
Si coltivano soltanto le due tipiche varietà cilentane di aglianico e di fiano sul classico terreno argilloso-calcareo (flysch cilentano). Da esse si ricavano uve sane e pregiate e molto ricercate dagli stessi produttori cilentani per la confezione delle loro migliori bottiglie. Più recentemente è stata impiantata una vigna di fiano di tre ettari ai piedi delle mura dell’antico castello longobardo di Rocca Cilento ad un’altezza di circa ottocento metri, e ciò rappresenta di fatto il vigneto più alto del Cilento! A breve ci saranno le prime bottiglie da immettere sul mercato.
_________
I VINI
_________
Vigna Girapoggio Aglianico Cilento Dop
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 10.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Veste cromatica ricca di un bel colore rubino intenso. Al naso salgono profumi di frutta boisé e poi di prugna, di marasca di viola e di mare. In bocca il sorso è tagliente per l’ottima impalcatura tannica ancora presente. Note fruttate e floreali, saline, appeal fresco e morbido. Finale lungo e godibile.
Vigna Girapoggio Fiano Cilento Dop
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 8.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Colore giallo paglierino. Al naso pot-pourri di pesca gialla, ginestra, gelsomino ed erbette fresche. In bocca il sorso è fresco, morbido, polposo, gentile, carezzevole ed elegante. Chiude su note salmastre e iodate, con rimandi ancora fruttati e floreali.
Vigna Girapoggio Rosato Paestum Igt
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 3.000
Prezzo: 8,00 euro in enoteca
Bel colore rosa cerasuolo carico. Effetti olfattivi inebrianti ed avvolgenti. Frutta di visciola, di lampone e di more, insieme con essenze vegetali di timo e di sambuco. Gusto ben sviluppato e ricco di sensazioni fresche, aggraziate, succose, morbide e reiteratamente fruttate e floreali. Retrogusto limpido e piacevole.
Verrone Decennale Cilento Dop
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 600
Prezzo: 15,00 euro in enoteca
Rosso granato. Bouquet ricco, ampio e complesso. Boisé di more, mirtilli e ribes, di violetta, di spezie e di rimandi vegetali. In bocca il sorso è secco, corposo, sapido, morbido e fresco, con tannini già levigati. Finale persistente.
Verrone Aglianico Riserva Cilento Doc
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 3.000
Prezzo: 24,00 euro in enoteca
Rosso rubino dai toni vividi e brillanti. L’olfatto rivela note austere, eteree, empireumatiche, balsamiche e speziate, insieme con effusioni di piccoli frutti, goudron, cassis ed erbe aromatiche. L’attacco in bocca è morbido, fresco e croccante, con una trama tannica infittita. Finale intenso e persistente.
Verrone Fiano Riserva Girapoggio Cilento Doc
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 3.000
Prezzo: 24.00 euro in enoteca
Colore giallo paglierino carico, con tocchi dorati. Profumi di biancospino, ginestra, fiori di campo, effluvi agrumati, sapidi ed erbacei. In bocca il vino è rinfrescante, salmastro, fibroso, succoso e ancora piacevolmente fruttato e floreale. Chiusura godibile, lunga ed appagabile.
_____________
CONCLUSIONI
_____________
Il Cilento ha bisogno di aziende vitivinicole come questa dei Verrone, per proseguire sulla strada del progresso e della completa rivalutazione territoriale. Nel corso di questi ultimi anni si è capito che le infinite risorse enologiche rappresentano un patrimonio comune ineludibile da sfruttare concretamente. Per questo motivo ogni azienda deve garantire il suo concreto contributo per fare crescere questo territorio. Ed è proprio la famiglia Verrone ad indicare questa direzione, perché è fortemente impegnata nel progetto di promozione e di riscatto sociale fin dalla metà degli anni ’60. I vini hanno uno stile austero, tradizionale, senza esuberanze, sicuramente abbinabili alla cucina di territoro e la loro conoscenza costituisce sicuramente una porta d’ingresso al Cilento.
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
Dai un'occhiata anche a:
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 9 | Ilaria Giardini
- Cantina Calafè a Prata di Principato Ultra
- Boschetto Campacci (Castelnuovo Berardenga) – Falanghina e Sangiovese: matrimonio perfetto
- Vigna delle Rose di Casa Setaro: Un Viaggio nel Turismo del Vino ai Piedi del Vesuvio
- Cantina dei Monaci a Santa Paolina, trent’anni di qualità
- Cantine Magliulo: da quattro generazioni il volto dell’ Asprinio d’Aversa
- Il Grignolino della Cantina Vicara: un vino di carattere, un tesoro del Monferrato
- Cantina del Barone a Cesinali: i grandi Fiano di Luigi Sarno