di Federica Gatto
Se tra i vostri progetti c’è quello di trascorre un weekend all’insegna della tranquillità e del calore avvolgente che solo la natura sa donare, non vi resta che puntare su una meta non molto facile da raggiungere ma davvero unica nel suo genere capace di catapultarvi in un mondo d’altri tempi.
Vi conduco nell’affascinante terra chiamata anticamente Enotria, la terra del Krimisa, unico vino degno di essere servito agli Dei e ai vincitori dei giochi di Olimpia.
Voglio portarvi con me a Strongoli in provincia di Crotone, precisamente a Contrada Dattilo, dove spicca per bellezza ed eleganza l’Azienda Agricola Ceraudo. Qui ad accogliere chiunque varchi l’ingresso di casa Ceraudo vi è una frase impressa sul muro dell’edificio: “Felice è colui che fa felice gli altri”. Tipico sentimento di chi ha fatto del proprio lavoro una storia d’amore capace di far innamorare chiunque entri in quella casa. Una storia nata nel 1973 quando papà Roberto decide di acquistare la tenuta appartenuta ai Principi Campitello e Pignatello e in seguito ai baroni Giunti, con il casolare risalente al 1600.
Da lì in poi la strada è stata lunga e tortuosa, sacrifici e tanto duro lavoro hanno dato vita a quello che oggi l’azienda agricola Ceraudo: una distesa di 68 ettari, che ospita 45 di uliveti, 20 di vigneti, 2 da agrumeti, un agriturismo ed un ristorante gestito dalla giovane e brava Caterina, oggi stella Michelin. Sin dagli albori la famiglia Ceraudo ha voluto mettersi alla prova puntando sull’eccelsa qualità e sull’innovazione, pionieri nelle tecniche dell’agricoltura biologica.
Una sfida stravinta. Roberto Ceraudo infatti è riuscito negli anni a trasformare il “suo regno” da una semplice azienda agricola ad un’impresa modello: una realtà verde e sostenibile, alimentata da pannelli fotovoltaici che garantiscono l’autosufficienza energetica con vigneti e uliveti coltivati senza l’ausilio di prodotti chimici. La particolare posizione geografica permette non solo di avere un panorama suggestivo ma anche di dar vita a dei vini profumi intensi, persistenti e freschi, olio di altissima qualità e qualche prodotto legato alla terra che utilizzano sapientemente nel loro ristorante, in altre parole con semplicità e genuinità sanno regalare emozioni uniche: “un viaggio verso il Sud”. Passeggiare tra i vigneti è qualcosa di particolarmente suggestivo; siamo a pochi chilometri dal mare, tra rilievi collinari dove si può ammirare l’azzurro cristallino delle acque calabre ed il profumo inebriante dei roseti rigogliosi e ben curati. I vigneti seguono una logica e nelle fasce più alte sono stati impiantati vitigni bianchi che hanno dimostrato di esprimersi al meglio, Chardonnay,Greco Bianco e Mantonico, Pecorello. Appena più in basso sono stati sistemati il Gaglioppo, vitigno autoctono, e Cabernet Sauvignon.
Complessivamente la produzione ammonta a 70 mila bottiglie di vino con la denominazione Igt Val di Neto, tra bianchi, rosati e rossi. La produzione di bianchi comprende: “il Grisara” (Pecorello 100%) fragrante floreale, ricorda i fiori di campo, la mela verde con note agrumate; “il Petelia” (greco bianco 50%, mantonico 50%,) dai profumi eleganti, fini e delicati; “l’Imyr” (chardonnay 100%) molto Fresco e rotondo. Tra i vini rossi annovero: “il Dattilo” (gaglioppo 100%) dal colore rubino e sapore fresco e persistente; “il Petraro” (gaglioppo 50%, 30% cabernet sauvignon 20% greco nero) armonico con lievi sentori di frutti di bosco;” Nanà” (gaglioppo 80%, magliocco 20%) dal colore rosso rubino e dai profumi intensi. Unico rosato di casa è il Grayasusi in due versioni, etichetta rame, dal colore cerasuolo e grazie ai sei mesi in barriques di rovere francese acquisisce profumi intensi e persistenti, ed etichetta argento un rosato di vivissima violaceità. L’azienda Ceraudo è una bellissima realtà calabrese, figlia di una famiglia unita e volta al sacrificio, espressione massima del “modus pensandi” del sud.
Oggi infatti Roberto può vantare della fedele collaborazione dei suoi tre figli: la produzione e la coltivazione sono seguite da Giuseppe, l’amministrazione e la commercializzazione sono gestite da Susy, laureata in Economia Aziendale, ed il ristorante, stella Michelin per l’appunto, capitanato dalla più giovane Caterina ma già migliore donna chef del 2017. Tre ruoli diversi con un unico obiettivo: la crescita metodica e continuativa. Se amate dunque la tranquillità assoluta, il dolce far niente, i soggiorni all’insegna di un’immersione profonda nella natura, lontano dai ritmi frenetici della città, in un luogo che vi farà ritornare ai valori più autentici della vita dei campi, dell’aria pulita e dei sapori di una volta la casa della famiglia Ceraudo è il posto giusto. Un luogo fatto per ritrovare l’armonia perduta..
Azienda Agricola Ceraudo – Contrada Dattilo, 88816 Strongoli (KR) |
tel.(+39) 0962 865613
fax (+39) 0962 865696
cell. (+39) 328 4823088 / 329 4188323
mail info@dattilo.it
http://www.dattilo.it/
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