La Contrada, Aversa
Piazza Marconi 14 – 15
Tel: 081 8111700
Sempre aperto, chiuso luned’ a pranzo
Siamo sempre felici di tornare da Roberta Esposito a La Contrada. Una donna che ha scelto di diventare pizzaiola e che ha iniziato a lavorare con il lievitato a 13 anni. Abbiamo più volte raccontato il suo percorso, partito come maître di sala e autodidatta pizzaiola, fino a diventare maestra della pizza e a ricevere premi e menzioni (è al 63° posto di 50 Top Pizza Italia 2023), oltre ad essere presente nel programma televisivo Pizza Girl.
La Contrada offre un’esperienza culinaria che racconta la vita di Roberta Esposito di pizzaiola appassionata e innovatrice, conquistando il suo spazio autorevole nel mondo della pizza prettamente maschile.
Il locale su più livelli, situato in uno stabile storico del 400 in pieno centro di Aversa, sempre più bello e curato, offre non solo un ambiente elegantemente arredato e un servizio professionale, ma anche una serie di pizze artigianali, a partire dalle sue sette variazioni di Margherita, che riescono ad incantare sia chi la conosce da tempo sia chi vi si avvicina per la prima volta. Inoltre, le influenze stagionali e i viaggi lavorativi di Roberta in giro per il mondo si riflettono negli impasti e nelle pizze creative, ma sempre perfettamente equilibrate.
Cosa si mangia a La Contrada
Si va a La Contrada ad Aversa per godere di un ambiente accogliente ed elegante che esalta la qualità dell’offerta gastronomica confermata ogni volta dall’eccellenza riscontrata nei dettagli che arrivano dal banco e dal forno, nonché dalla cucina con i piatti preparati dal fratello Alessio.
Il mio personale consiglio è lasciarsi guidare dalla proposta della sala de La Contrada, perché come succede con chi lavora con materie prime fresche, nulla è scontato. Quello che emerge è il dialogo e la sinergia tra forno, cucina e sala e ascoltando parlare Roberta Esposito, “maniaca” della precisione, si può capire come qui tutto funzioni alla perfezione.
REPORT DEL 16 MAGGIO 2021
La Contrada Ristorante Pizzeria Aversa Roberta Esposito
Piazza Marconi 14 – 15
Tel. 081. 8111700
Roberta al forno, Alessio ai fornelli. I due fratelli Esposito hanno ormai preso il timone nel locale di famiglia creato dal padre e la ripartenza li vede concentrati e preparati.
Era da tempo che avevamo voglia di provare le pizze di Roberta Esposito, una delle donne pizzaiole che si stanno facendo valere in un mondo ancora decisamente maschile, e l’occasione è stata un De Venoge Louis XV rosé di Ugo Marchionne. E così siamo partiti.
Il grande vantaggio di questa proposta è la conoscenza della cucina, indispensabile quando si vuole andare oltre le pizze classiche. Uno stacco che si vede dai fritti, con un crocchè scioglievole e l’arancino buonissimo, per non parlare della frittata di pasta che da sola vale il viaggio come si diceva un tempo. Un po’ più grande di quella classica napoletana.
infine la montanara con i gamberetti fritti è davvero squisita.
Le pizze di Roberta Esposito
Passando alle pizze, preceduto da un piccolo panino alla napoletana meritevole di menzione perché con poco sale dobbiamo dire subito che l’impasto è di grande valore, tipicamente napoletano, scioglievole, con il cornicione appena più pronunciato. La lievitazione dura 24 ore, le farine sono 0 e 1 ma dobbiamo dire che l’equilibrio della margherita è stato perfetto grazie ad un grande pomodoro.
Il seocndo aspetto riguarda le pizze gourmet. Roberta ha voluto insistere sul mare ed effettivamente la presentazione della pizza con i gamberi è stata spettacolare perché arricchita da buone note vegetali, così pure quella con il baccalà poggiato sulla crema di ceci, abbinamento classico che potrebbe anche fare a meno del latticino in questo caso.
Ottima la pizza bianca vegetale, con gli asparagi, finale con due proposte in teglia, anche qui con il motivo del mare.
Quando si sceglie una proposta gourmet è sempre difficile trovare il punto di equilibrio fra il panetto e i condimenti perché bisogna trovare il punto in cui al palato non domina una componente piuttosto che l’altra. La maggior parte dei pizzaioli risolvono il tema legando il tutto con i latticini, ma spesso l’effetto è negativo. Giocare sulle consistenze, sulle acidità, sulle note affumicate che sono proprie di chi sa anche di cucina costituisce un passo in più.
Ma al di là delle note tecniche, ricordiamo pizza e dolci accompagnati da cocktail ben eseguiti e non zuccherini, la Contrada è un posto dove si sta davvero bene. Siamo nel cuore di Aversa, la città delle cento chiede dove il cuore storico costituito da bellissimi palazzi ci parla della nobiltà di questo centro un tempo riferimento per tutta la provincia di Terra di lavoro.
La pizzeria è in un palazzo antico in pietra, la corte è chiusa un muro, c’è la mano femminile nell’arredamento ed è davvero piacevole mangiare all’aperto. Gli interni sono più caldi.
partito come ristorante specializzato in baccalà, la Contrada oggi è nell’immaginario dei più soprattutto pizzeria anche se la cucina di Alessio è tutta da provare ed è quello che faremo la prossima volta.
La pandemia è stata lunga, adesso i due fratelli vogliono restare concentrati sopratutto sul locale, recuperare il rapporto con i clienti tenuto in piedi dal servizio di asporto. Insomma, quando venite qui, la visita è assolutamente obbligatoria.
Report 26 settembre 2016
Le sette margherite di Roberta Esposito
Tommaso Esposito
Si sta un po’ defilati dal centro storico.
Questa piazza è ancora tutta da recuperare alla sua naturale bellezza.
C’è qualche localino, qualche baretto e una vineria.
Poi c’è questa casa antica molto bella.
Così l’ha voluta in origine il proprietario toscano che sposando una donna napoletana mise su il ristorante.
Molto accogliente è il posto.
Salette che si collegano l’una all’altra con arredamento elegante, caldo, eppure familiare.
C’è una sala da pranzo privata al piano superiore e un bel giardino concluso che diventa piacevole dehors in estate e quando il tempo permette.
Buona cucina un po’ fiorentina, un po’ partenopea in origine.
Ora in carta ci sono piatti della tradizione intramontabili.
Dicono che sia molto buono il baccalà nelle sue variegate declinazioni.
Ma stasera siamo qua per la pizza.
Ecco, ci incuriosiva conoscere la pizzaiola.
Eh sì, perché di pizzaiole donna che impastano, stanno dietro al bancone e infornano non ce ne sono molte in giro.
Roberta Esposito è la figlia del proprietario.
Nasce come sommelier e signora in sala.
Poi resta affascinata dal pizzaiolo residente.
Gli si mette vicino e stesa dopo stesa si impossessa del mestiere.
Non le garba però l’impasto tradizionale napoletano e si converte alla linea semi integrale.
Insomma oggi Roberta Esposito è una delle punte della cosiddetta Pizza Gourmet, nel senso che appartiene al circuito delle pizze seguaci della filosofia GMA.
L’impasto è fatto quindi con farine da semi integrali a totalmente integrali.
Vale per lei il discorso salutistico, ma anche l’esigenza di offrire un prodotto che non perda nulla delle caratteristiche proprie della pizza napoletana.
Cioè morbidezza, scioglievolezza, unicità dei sapori al palato.
Ovviamente requisito fondamentale è la scelta delle materie prime.
Poi c’è la tecnica di impasto che si orienta verso una buona idratazione, una lievitazione dalle 24 alle 48 ore e ovviamente una mano allenata nella gestione del forno a legna.
Non a caso la pizzaiola ha scelto come suo aiutante Francesco Sorrentino, un giovanissimo pizzaiolo esperto di questi impasti.
Lui ha lavorato a lungo proprio a Villa Giovanna sopra il Vesuvio.
Il menu è agile, non molte pizze, ma ben sette margherite diverse.
È l’omaggio che Roberta Esposito fa alla Regina.
I risultati sono egregi.
Pizza Fiume con i peperoncini verdi fritti, il fiordilatte e il piennolo conferma le aspettative.
Certo non è facile cavarsela con queste pizze che sono solito definire diversamente napoletane nella mia tassonomia pizzosa.
Roberta ci riesce ed è un suo merito che accresce il valore di essere una vera pizzaiola donna.
Le pizze margherite di Roberta Esposito
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