di Antonella Petitti
Non si sono fatti attendere i risultati dell’attività dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola a questa nona edizione dell’Assise, che si è svolta lo scorso fine settimana tra Lauro (AV) e Giffoni Sei Casali (SA).
Senza dubbio il momento clou è stato rappresentato dalla presentazione del “Piano Corilicolo 2010-2012” del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Al tavolo dei lavori l’Associazione ha svolto un importante ruolo di promotore delle difficoltà e delle esigenze degli agricoltori e degli imprenditori di settore.
Dopo la Turchia, l’Italia è il maggiore produttore di nocciole al mondo, e questo dato rende maggiormente l’idea di quanto fossero fondamentali una regia unica per il settore e dunque delle linee guida chiare.
Le quattro regioni maggiormente coinvolte sono il Lazio, il Piemonte, la Campania e la Sicilia, ed ognuna vive problematiche proprie. Difatti a rendere arduo il compito di una strada comune è l’eterogeneità dei problemi e le piccole dimensioni delle aziende agricole.
Il paesaggio corilicolo, d’altronde, è una ricchezza anche in termini di difesa del territorio e della biodiversità, e la necessità di assicurare un reddito minimo a chi lo sostiene è la base di partenza.
Ma l’unione fa la forza e lo spirito che muove l’Associazione, le O.P. ed i Consorzi sembra stia andando in un’unica direzione. L’anno prossimo, infatti, la decima edizione dell’Assise della Nocciola si svolgerà in Piemonte, per poi sbarcare nel 2012 nel Lazio e poi tornare in Campania. Anche questa scelta dimostra quanto il comparto si stia stringendo attorno allo slogan comune: I love Nocciola Italiana.
“Una governance unica” – spiega Rosario D’Acunto, presidente dell’Associazione Naz. Città della Nocciola – “era necessaria alla concreta valorizzazione ed alla tutela della nocciola e dei suoi territori. Noi abbiamo molti prodotti di qualità, ma è importante anche che impariamo a creare contesti di accoglienza di qualità, anche in questo senso bisogna crescere molto. Essere orgogliosi di un prodotto della nostra terra crea identità e poi in un sistema virtuoso porta una economia della trasformazione a diventare esperienza sensoriale collettiva”.
Al convegno promosso per discutere del Piano Corilicolo anche Giulio Saccoccia del Tavolo Corilicolo MIPAAF. Sette i punti evidenziati nel suo intervento: promuovere accordi bilaterali con la Turchia per contrastare la sua concorrenza, combattere l’aumento delle aflatossine, aiutare con sostegni economici le zone svantaggiate, valorizzare i territori della nocciola italiana, agire su una etichettatura più chiara, rafforzare il legame identitario tra il territorio ed il prodotto ed istituire un osservatorio dei prezzi con un costante monitoraggio.
Numerosi gli esperti ed i tecnici che sono intervenuti ai momenti di approfondimento, vari gli spunti per una politica più attenta ad una produzione così importante. Ma non sono mancati anche momenti di festa e di gioco, affinché messaggi importanti siano veicolati più facilmente da eventi gioiosi e leggeri. Difatti molti gli appuntamenti collaterali rientrati nella manifestazione “NoccioliAmo in festa”: un panel di assaggio, un concorso enogastronomico, un mercatino, un tour territoriale.
Grande interesse ha suscitato un matrimonio d’eccezione, quello tra la Nocciola Italiana e il Cioccolato di Qualità che con tanto di fedi nuziali si sono scambiati promesse di fedeltà e d’unione.
Un messaggio importante che per i consumatori vale come una promessa: scegliere nocciole italiane e prodotti di qualità…sperando che la chiarezza dell’etichetta lo permetta!
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