Gli antichi riti della civiltà contadina, le suggestioni del vivere quotidiano in un ambiente rurale, rivivranno ad Ariano Irpino – in Valle Ufita, il prossimo 5 e 6 marzo 2011 grazie alla proposizione del rito “r’ lu puorc”. Il maiale, l’animale che per anni ha costituito il principale sostentamento alimentare familiare delle comunità contadine locali, sarà rivissuto nell’antica e coinvolgente atmosfera delle tradizioni culturali della Valle dell’Ufita tra suoni e colori del folklore ed i sapori e profumi dei prodotti tipici enogastronomici che verranno degustati.
Alla manifestazione è legata la possibilità di poter conoscere il territorio della Valle dell’Ufita e dei Monti Dauni attraverso escursioni guidate in aziende di allevamento di suini locali e macellerie convenzionate per conoscere la lavorazione delle carni.
Quasi tutte le famiglie delle valli Irpine e Daune “ crescev’n’ lu puorc”, sia i contadini, sia quelli che abitavano in paese, i quali, spesso, avevano un riparo per i maiali davanti alle proprie case.
Chi poteva cercava di allevarne almeno due: uno per uso personale e uno per venderlo, così si ammortizzava la spesa.
Ricollegandosi quindi, a questa consolidata tradizione locale, si è sentita l’esigenza di dare più ampio respiro a questa esperienza. E’ nata così l’idea di programmare l’evento che si propone come un percorso suggestivo che rievochi e valorizzi i riti e le pratiche della vita contadina di un tempo nel suo svolgersi quotidiano. In particolare l’uccisione e la successiva lavorazione della carne di maiale e tutto ciò che ne concerne, la produzione e l’elaborazione di cibi tradizionali (i vari lavorati della carne di maiale) e la produzione di tutti quegli utensili ed oggetti legati alle esigenze quotidiane della vita nei campi e nel focolare domestico.
Una manifestazione che nasce dall’esigenza di sostenere questi riti tradizionali che sono il fondamento di un prezioso patrimonio culturale da conservare, valorizzare e trasmettere alle generazioni future, le quali stanno assistendo, negli ultimi decenni, ad un inesorabile allontanamento dalle campagne e da tutto ciò che garantiva un’azione di presidio di tale civiltà.
La festa non è quindi solo e semplicemente un momento di aggregazione sociale o di festa paesana, ma vuole essere soprattutto un evento culturale, turistico, gastronomico di ampio respiro con la possibilità di gustare sul luogo varie specialità che originano dal maiale, come prosciutti, salami, coppa, capicolli, salsicce, strutto, sanguinaccio ma soprattutto “lu suffritt’”.
Un appuntamento che vuole diventare annuale e costante nel tempo dove si possa incontrare e parlare del maiale anche sotto l’aspetto culturale, agroalimentare e zootecnico.
Programma di sabato 5 marzo
Ore 17.30 Museo della Ceramica “Centro Storico di Ariano Irpino”
Incontro dibattito:
“La cultura del maiale e l’alimentazione contadina”,
partecipano:
saluti Raffaele Coppola
Assessore all’Agricoltura della Provincia di Avellino
Antonio Mainiero
Sindaco del Comune di Ariano Irpino
interventi Salvatore Salvatore
giornalista e studioso delle tradizioni agricole della Valle dell’Ufita
Guido Pensato
Giornalista e storico dell’enogastronomia
Franco Arminio
Paesologo
Federico Ceschin
Esperto in marketing e sviluppo dei territori
Michele Poligneri
Responsabile comitato scientifico Slow Food Puglia
Nicola Sorbo
Responsabile Comunità del cibo di Terra Madre Slow Food Campania
Donato Matassino
Presidente Consdabi
modera Monica De Benedetto
Ore 21.00 Cena “ I Sapori del maiale nero casertano” presso la Trattoria Di Pietro
Melito Irpino. Trattoria chiocciola Slow Food e locale del buon formaggio.
E’ obbligatoria la prenotazione Tel. 0825.472010 – 333.9656781
€ 25 soci Slow Food – € 30 non soci.
Programma di domenica 6 marzo
Ore 9.00
registrazione dei partecipanti e allestimento delle postazioni della DISFIDA
Ore 10.00
LA PRIMA MANGIATA
colazione contadina offerta dalle Comunità partecipanti alla Disfida.
Ore 11.30
presentazione delle Comunità partecipanti alla DISFIDA – gara vicino “a lu callar”
Ore 13.00
4° DISFIDA DEL SOFFRITTO DI MAIALE
Giuria popolare – Giuria tecnica
durante la giornata saranno allestiti stand gastronomici delle comunità partecipanti alla Disfida, Enoteca dei vini d’Irpinia e dei monti Dauni. Oltre a… balli, canti, suoni con l’organetto, racconti di scene popolari e gioco con le carte napoletane – briscola, tre sette e scopa.
Ore 11.00 e 16.00
escursione guidata sul territorio della città dell’olio e del suo nucleo storico. Museo della ceramica, Cattedrale, Museo della Civiltà normanna. E’ obbligatoria la prenotazione Tel. 347.8948172.
Comunità Partecipanti alla Disfida:
§ Ariano Irpino
§ Ascoli Satriano
§ Paternopoli
§ Candela
§ Grottaminarda
§ Orsara di Puglia
§ Flumeri
§ Faeto
§ Taurasi
§ Pietra Montecorvino
§ Teora
§ Roseto Val Fortore
§ Montecalvo Irpino
§ Celenza Val Fortore
§ Carife
Comunità ospiti:
Condotta Slow Food Pistoia, Condotta Slow Food Tammaro Fortore
Giuria Tecnica:
Michele Bruno, Presidente Slow Food Puglia
Luciano Pignataro, Giornalista Enogastronomico
Erasmo Timoteo, Responsabile delle Comunità del Cibo di Terra Madre Slow Food Campania
Lidia Merola, Direttore di Tipeatalia
Luigi Tecce, Contadino
Laura Gambacorta, Giornalista Enogastronomico
Guido Pensato, Giornalista Enogastronomico
Filomena Palatucci, Giornalista Enogastronomica
Karen Phillip, Giornalista Enogastronomica
Servizio Navetta “Per andar comodi”
Partenza: Piazza d’Armi di Avellino (AV)
Ore: 08.45 – 10.45 – 12.45
Rientro: Palazzetto dello Sport di Ariano Irpino (AV)
Ore: 16.00 – 18.00 – 20.00
Info e prenotazioni:
388/7001516 – info@thewinebus.it
Dove Dormire “Agriturismi ad Ariano Irpino”
- Antico Mulino
339.6687930 – 338.7139839
- Antiqua Tempora
333.6311003
- Colli La Pezza
339.5372811
- La Colombaia
339.3631764
- Macchiacupa
348.3607802
- Regio Tratturo
380.3976433
- Torremando
368.7861833
- Tre Colli
0825.827130
- Vecchi Vigneti
0825.891441
La Disfida del Soffritto di maiale è organizzata con la collaborazione attiva di:
- Comune di Ariano Irpino, Provincia di Avellino, Comunità Montana dell’Ufita, Cooperativa Sociale Artour, Associazione Te Gusta
- Frantoio e olio FAM, Pasta Baronia, Global Costruzioni, Termoidraulica Granaudo, The Wine Bus
Un modello esportabile di manifestazione culturale a ridotto impatto ambientale
Dalla volontà di armonizzarsi ai principi fondanti del manifesto di Slow Food – buono, pulito e giusto, – nasce l’idea di pensare alla manifestazione della Disfida del Soffritto di Maiale – in programma il 5 e 6 marzo 2011 nel Comune di Ariano Irpino – a impatto ambientale ridotto. I tre aggettivi fondamentali, inscindibili e strettamente correlati definiscono infatti, in modo elementare, le caratteristiche proprie di un cibo, risorsa e ricchezza di ogni territorio, cui oggi è affidata la responsabilità di comunicare precise identità culturali che salvaguardano la biodiversità in nome della ecogastronomia.
La ricerca del piacere legato al cibo, nucleo originario della filosofia di Slow Food, diventa la base per attività di più vaste portate, valutando ogni azione di un’attività comprendendone le fasi di produzione, promozione, vendita, consumo e, infine di dismissione.
Da questa comprensione, nasce l’obbligo da parte nostra di ridurre l’impatto ambientale della manifestazione della Disfida, portando i consumatori, i produttori, gli organizzatori, i collaboratori a riflettere, ad esempio sui concetti di locale, identità territoriale, riduzione dell’impatto ambientale dell’intero ciclo della manifestazione a partire dalla valorizzazione dei rifiuti.
Si tratta di attivare un processo di innovazione comportamentale che non sacrifichi le componenti caratterizzanti la manifestazione, ma ne ottimizzi i flussi di promozione, esposizione e commercio, adattandoli alle qualità locali del territorio, al fine di educare, tutelare e promuovere una cultura ambientale diffusa e condivisa. Seguendo questa impostazione, coniugando etica e conoscenza in modo creativo, la manifestazione della Disfida del Soffritto del Maiale adotterà strategie che includano la scelta di materiali ecocompatibile per l’allestimento all’interno della struttura che ospiterà la manifestazione, l’eliminazione dei componenti d’arredo a breve ciclo di vita, ma bensì arredi riutilizzabili per più volte in altre manifestazioni, l’incremento di una corretta raccolta differenziata interna all’evento, contribuendo in modo considerevole alla elevata percentuale di raccolta differenziata che il Comune di Ariano Irpino detiene.
Un ruolo determinate lo giocano i materiali scelti per la fruizione del cibo nelle degustazioni, nello specifico 14 soffritti di maiale e le altrettante colazioni contadine, che saranno servite e presentate dalle 14 comunità del cibo e di territorio presenti alla Disfida.
Si adotteranno esclusivamente stoviglie completamente biodegradabili e compostabili naturalmente. Tutti i rifiuti prodotti saranno organici, e alla fine della manifestazione tritati attraverso un macchina trita-organico, in dotazione della Comunità del Cibo di Terra Madre della Valle del Miscano, produrrà compost naturale che sarà concesso al Comune di Ariano Irpino per fertilizzare le aiuole presenti nel centro abitato.
Inoltre, durante la manifestazione non sarà distribuita acqua minerale e ne acqua imbottigliata, ma esclusivamente acqua di fonte dell’acquedotto “Calore Irpino”, sicuramente l’acqua più buona che possa esistere in Provincia di Avellino.
La Disfida del Soffritto di Maiale è un evento “vivo”, per la sua dinamicità, per la sua continua evoluzione, il suo camminare per i paesi dell’Irpinia (1° edizione a Vallesaccarda, 2° edizione a Frigento, 3° edizione a Flumeri), ma soprattutto per il suo forte legame ai processi orientati allo sviluppo del territorio e a politiche di dialogo – educazione con i visitatori e ai coproduttori del soffritto.
I “Suoni di Terra Madre” alla Disfida. Cantori a braccio dell’Irpinia e della Daunia.
La manifestazione della Disfida del Soffritto di Maiale, abbraccerà e sposerà i cantori a braccio dell’Irpinia e della Daunia. Coniugare piacere e cultura, difendere la tradizione, promuoverla attualizzandola, conservare storie, saperi e dimostrare quanto siano contemporanee, sono solo alcune questioni che emergeranno dalla manifestazione in programma il 5 e 6 marzo ad Ariano Irpino. I nostri cantori a braccio, sono testimoni della cultura di tradizione popolare, autentici presidi che si prefiggono di individuare, proteggere e diffondere le tradizioni orali delle Valli dell’Irpinia e della Daunia. I nostri cantori sono artisti che conservano stili, tecniche, fonti e strumenti che spesso non utilizza più nessuno. I nostri cantori sono depositari di testimonianza, memoria, storia, identità, ma anche coloro che la trasmettono, che passano il testimone alle nuove generazioni.
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