Arca Restaurant a Vietri sul Mare
Via Giuseppe Pellegrino
Tel. 089 995 2164
Aperto a pranzo e cena
Chiuso lunedì e martedì
di Francesco Costantino
Vietri sul mare è già Costiera Amalfitana e lo si capisce da ogni prospettiva.
La prima tappa, o l’ultima, dipende dai punti di vista. Quella dei souvenir, dei tanti laboratori di ceramica, piena di turisti tutto l’anno, quella che deve accontentare le richieste, più che parlare di identità. La ristorazione è , nella maggior parte dei casi, a servizio del gran numero di visitatori che arrivano quotidianamente. Poi, ci sono le dovute eccezioni, quelle più identitarie, ed è tra queste che si vuole posizionare Arca, il ristorante di Armando Lembo, chef e patron. Appena finisce la discesa che porta alla Marina. Un fantastico colpo d’occhio, dal ponte del torrente che guarda il tramonto sul mare.
Un lavoro di restauro importante per un locale, ex fabbrica di ceramica, che fa del fascino e l’eleganza i punti di forza.
Una brigata giovanissima, motivata da forti ambizioni, propone con padronanza e tecnica una cucina di mare ben assortita. Armando non è il classico ragazzo che non aveva altre opportunità la scelta di cucinare per gli altri è un’esigenza emotiva. Non ha fatto la gavetta nelle cucine, ha preferito concentrarsi sullo studio. Ha acquisto padronanza della tecnica e conoscenza della materia prima, ottimo viatico per una carriera brillante. Dopo l’esperienza formativa in Alma, ha lavorato tra Veneto, Trentino e Ponza. Poi il covid, la riflessione in famiglia e la scelta di mettersi alla prova. Ha curato anche i dettagli dell’arredamento, segno di una visione precisa di quello che intendeva fare.
Le idee ci sono e la direzione è quella giusta.
Il tempo ed il confronto con un pubblico più esigente, quello che Arca ha messo nel mirino, contribuiranno ad affinare la proposta.
La sala, gira benissimo : professionale, precisa, attenta, discreta. Un maitre esperto, ben coadiuvato, ha il suo valore nel progetto.
Una cena formale che parte con un benvenuto Chips di riso e carota viola con friarielli; bruschetta burro di anacardi e alice; pallina di baccalà mantecato.
Cosa si mangia al ristorante Arca di Vietri sul Mare
Sgombro marinato, agrumi, cavolo cappuccio viola e mayo ai capperi: eccellente la cottura della proteina, anche qui la spinta acida è notevole, nonostante l’apporto grasso della maionese.
Triglia, rapa rossa e gel a limone-
Sempre una buona scelta quella di mettere questo pesce in carta, preferibile usare dimensioni più piccole, ma il sapore è centrato.
La spinta acida è piacevole, fresca.
Buon equilibrio della spuma che non copre il ripieno; la sfoglia del raviolo un po troppo spessa, strizza l’occhio alla cucina orientale. Spaghetti alla chitarra, scampi, stracciatella e lime: la composizione è tecnicamente valida. L’uso eccessivo dei derivati di bufala, con crostacei e estratti acidi, funziona, ma rischia di diventare ridondante.
La composizione è tecnicamente valida. L’uso eccessivo dei derivati di bufala, con crostacei e estratti acidi, funziona, ma rischia di diventare ridondante.
Senza dubbio la cottura è giusta, il sapore deciso, perfetta. Qualche dubbio sulla scelta di aggiungere l’elemento fritto nella composizione, ma tutto sommato, piatto riuscito.
Il dolce chiude piacevolmente la cena, regalando al palato freschezza ed aromaticità.
Armando è giovane, ma se le premesse sono queste, man mano che si arricchirà il proprio bagaglio di esperienza, ne vedremo sicuramente delle belle. Intanto è entrato nei radar di tanti buongustai. Il giusto contributo in un paese che potrebbe fare dell’enogastronomia un punto di forza, così come è avvenuto a Cetara ma con il vantaggio di essere a due chilometri da Salerno e immediatamente raggiungibile dall’autostrada.
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