TELARO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Adoro la famiglia Telaro per la loro capacità di coniugare tradizione contadina familiare e intelligenza commerciale. Ai confini tra Campania e Lazio hanno creato una filiera completa che chiude il cerchio a chilometri zero come si dice adesso, ma devo dire che è sempre un piacere trovare i loro vini anche in giro come mi è capitato con l’Ara Mundi 2002 che ancora non avevo avuto la possibilità di inchiodare qui. Sicuramente questo aglianico cupo e riottoso di Roccamonfina è meno opulento e complesso del 2001, l’annata come si sa ha creato non pochi problemi a causa delle piogge, ma i sistemi moderni di allevamento e le tecniche di cantina risultano alla fine essereun buon controbilanciamento perché il vino si presenta spesso sgrassato e tonico rispetto alla esagerata concentrazione della seconda metà degli anni ’90 di cui la 2003 è stato l’ultimo colpo di coda. L’Aglianico di Roccamonfina è simile a quello Irpino, i terroir e il clima sono quasi identici, l’impatto olfattivo è ricco di mineralità davvero molto pronunciata in questo caso, Lino, l’enologo della famiglia, usa i legni con assoluta parsimonia secondo le modalità di una antica scuola di pensiero tornata adesso in auge, e infatti l’apporto olfattivo si evidenza con le note di leggera tostatura e appena appena vanigliate. In bocca, inutile ripetersi, l’Aglianico è un’altra storia, l’Ara Mundi si presenta comunque con un morbidezza più accentuata rispetto al suo cugino irpino ma dopo questa prima sensazione, anche dolce ovviamente, la freschezza irrequieta del vino riprende il sopravvento, anche a distanza ormai di sei anni, e va avanti spedita. L’Ara Mundi punta ad essere importante senza dimenticare la cucina di territorio, magari quella servita nell’agriturismo dell’azienda, La Starza: uno di quei vini nati per essere abbinati, insomma, poco autorefernziali. Una bella bottiglia, da presentare anche nelle occasioni più importanti.
Sede a Galluccio, Via Cinque Pietre. Tel. 0823 925841, fax 0823 925021. info@vinitelaro.it, www.vinitelaro.it. Enologo: Pasquale Telaro. Ettari: 40 di proprietà più 10 in conduzione. Bottiglie prodotte: 450.000. Vitigni: falanghina, greco, fiano, sauvignon, aglianico, piedirosso, barbera.
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