di Enrico Malgi
Terra bruna, sulfurea e feconda quella che gravita all’interno del vulcano spento del Vulture in Basilicata e che proprio per questo regala vini stupendi a base di aglianico, un vitigno mediterraneo che qui ha trovato il suo giusto habitat a somiglianza dei territori del Sannio e dell’Irpinia.
L’azienda agricola della famiglia Lagala di Venosa, posta proprio al centro del comprensorio vulturino, è attiva già da più di cinquant’anni e dispone di sette ettari vitati coltivati quasi tutti ad aglianico. All’ultima edizione di Radici del Sud ha meritatamente conquistato la seconda piazza nella propria categoria di appartenenza con l’etichetta Aquila del Vulture Aglianico del Vulture Doc 2011, così come ha sancito la giuria del Giornalisti.
Acciaio e poi barrique per un anno di maturazione, ancora acciaio ed infine vetro per sei mesi di affinamento. Il tasso alcolico raggiunge i quattordici gradi. Il prezzo in enoteca si aggira intorno ai 18,00 euro.
Il colore è davvero intrigante nel bicchiere: rosso vivo e splendente. Cifra aromatica esaltante per fruttuosità e florealità di buona stoffa: more, mirtilli, ribes, prugne, ciliegie, mandorla, violetta e geranio. Insistenti e nitide le percezioni speziate, tostate, mentolate e balsamiche, innestate su gradevoli nuances fumé. L’attacco in bocca è etereo ed austero e connotato da tannini superbi, penetranti e masticabili. Incisiva la freschezza che rotea nel cavo orale e seducente la polposità. Gusto avvolgente, strutturato, sapido, morbido, rotondo, minerale, armonico ed equilibrato. Disegno finale godibile e persistente. Ampiezza temporale ancora lunga. Prezzo vantaggioso. Da preferire su paste al sugo, capretto al forno e canestrato di Moliterno. Prosit!
Sede a Venosa (Pz) – Contrada La Maddalena
Tel 0972 32735 . Cell 392 1113372 – Fax 0972 37292
Enologo: Donato Giuliani
Ettari vitati: 7 – Bottiglie prodotte: 35.000
Vitigni: aglianico, bombino e malvasia
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