di Marco Contursi
Sono stato fortemente indeciso se continuare a occuparmi del Cilento visto come sono andate le cose dopo i miei due precedenti articoli. Sia chiaro, mi aspettavo di far incazzare qualcuno dei chiamati in causa che non mi conosceva ma le telefonate o le mail di critiche di produttori e ristoratori cilentani che reputo amici e che mi chiedevano perchè avessi alzato tutto questo polverone mi hanno provocato non poca amarezza.
Tuttavia i numerosi attestati di stima di semplici consumatori e usufruitori del Cilento nonchè di alcuni produttori di qualità dalle larghe vedute, mi ha fatto riprendere la strada della terra di Parmenide e Leucosia. Che sulla costa molti preferiscano far finta di niente davanti ai problemi, l’ho capito bene, finchè la giostra va, diciamo che va tutto bene, questo il motto, ma cosa succede nell’entroterra, in quei paesi così lontani dalla costa da essere sconosciuti ai più? Dove non è venuto Claudio Bisio a fare il direttore postale facendo salire alle stelle la richiesta di affitti e quindi i prezzi? D’altronde un lettore mi aveva ammonito:”Il Cilento vero è quello interno”.
Detto e fatto. Convoco 4 addetti al lavori di qualità della mia zona (Lorenzo, Antonio, Gennaro e Yuri) più Enzo, produttore di ottime birre artigianali in quel di Roccadaspide e partiamo alla volta di Aquara, piccolo borgo tra Cilento e Alburni. Qui alla “Fattoria” Gennaro e Rosetta D’Urso, marito e moglie conducono con passione e tanti sacrifici un agriturismo vero, dove tutto, dico TUTTO, viene prodotto da loro, dove le stanze sono solo tre, dove i soldi hanno ancora un valore.
Già dalla prima stretta di mano capisco di trovarmi difronte a persone che incarnano in pieno lo spirito genuino e contadino del Cilento: mani grandi di chi lavora e tanto, visi rugosi scottati dal sole, sorriso sincero e modi informali ma cortesi, propri di chi è felice di accoglierti in casa sua. Ci accomodiamo sotto un freschissimo pergolato e subito facciamo un sorso del vino della casa, un blend di aglianico e barbera che si rivela sorprendentemente buono.
Meno convincente l’olio ma qui le tecniche produttive tradizionali (leggi reti e molitura dopo giorni) che purtroppo vanno in direzione contraria alla qualità del prodotto finale, sono dure da sradicare. Arrivano gli antipasti, salumi locali tra cui una sopressata che merita il primo posto tra quelle provate nel Cilento finora, sottoli casalinghi dal sapore terragno e poi LUI il caciocavallo di vacche al pascolo che Gennaro prepara e stagiona da due mesi a due anni per offrire un prodotto unico per profumi e sapori. Ai primi sale in cattedra Rosetta con degli squisiti fusilli cilentani che sposano un ragù di cinghiale succulento come pochi.
Il cinghiale in questione, fratello dei tantissimi che popolano queste montagne, flagello dei contadini, si è spinto fino all’uscio di casa chiedendo di finire in pentola: ACCONTENTATO!!! E il risultato onora la scelta di questo nobile suide.
Il cinghialotto lo ritroviamo nel secondo affiancato da un tenero agnello al forno contornato da semplici e gustose patate al rosmarino.
Chiudiamo in bellezza con degli splendidi Gelsi neri appena colti che ti sporcano le dita e i denti ma che sono di un buono incredibile e una fetta di semplice pan di spagna con crema pasticcera.
Un goccio di finocchietto e di nocino rigorosamente home made e il conto? Bè ora che parlo di soldi aprissero bene le orecchie coloro che giustificano i prezzi con la qualità: 18 euro il pranzo, 17 euro pernotto e colazione casalinga, 20 euro la sopressata più buona finora assaggiata, 13 il caciocavallo di vacche che hanno visto i prati e l’erba fresca, gratis il barattolo di broccoli sottolio che Rosetta mi ha gentilmente regalato.
Certo qualcuno dirà che altrove gli affitti sono più cari, che il pesce costa, che si lavora poco…….tutto giusto ma la verità è una e me la spiega Gennaro quando gli dico che secondo me i suoi prezzi sono troppo bassi: “E mica mi ci devu comprari lu ferrari”. AVETE CAPITO???????? POSTI E PERSONE COSI ANDREBBERO PROTETTI DALL’ UNESCO!!!!
INTELLIGENTI PAUCA; INTELLIGENTES PAUCI!!!!
p.s. Ho notato che sono stati molti di più i commenti sul pezzo di critica che su quello che invitava a segnalare posti( trattorie, panifici, ecc..) validi, perchè????
p.p.s: ancora ieri a chiedermi una persona del perchè ho messo questo e non quel ristorante o cantina………ma secondo voi c’ è bisogno dell’ultimo fesso quale io sono per segnalare produttori affermati come Maffini e De Concilis……..ma lo spirito dei miei articoli ancora non vi è chiaro????? piccole produzioni e trattorie di qualità sconosciute ai più, sennò sarebbe una lista dell’ottimo ma ovvio e io ovvio non lo sono mai.
Agriturismo La Fattoria
Contrada Casalicchio
Aquara
tel 082896716 – 3498068871
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