di Virginia Di Falco
Il Focarile ad Aprilia è un ristorante a gestione familiare che per tipo di impostazione, solida e piuttosto classica, prevalentemente marinara, ricorda i Chinappi a Formia (e Roma) oppure i Regolanti di Romolo al Porto, ad Anzio. Grande professionalità, coinvolgimento in prima persona della famiglia, attenzione per la materia prima della zona, impegno nel fare rete tra colleghi come molla per rilanciare il territorio.
Nato 50 anni fa, da proprietari toscani, per diverso tempo ha visto coabitare in cucina piatti della loro tradizione di origine insieme a ricette e prodotti locali. In posizione super comoda per chi viaggia sulla via Pontina da Roma verso Latina, anche per l’ampio parcheggio, sorge proprio sulla strada ma, allo stesso tempo, è protetto da un piccolo parco rigoglioso e ben curato.
Una grande struttura che si presta all’organizzazione di eventi e banchetti; da un paio di anni divisa tra l’osteria, dalla proposta più semplice e schietta, e il ristorante vero e proprio che oggi sembra aver decisamente virato verso il mare.
L’ampia sala arredata in stile classico, con più di qualche accenno demodé, quasi contrasta con il servizio giovane e moderno di Gian Paolo e Chiara Lunghi: convivialità, cortesia, battuta pronta, con una competenza su vini e distillati che fa onore alla ricca e profonda cantina di famiglia.
La carta, lo dicevamo, punta decisamente sul mare, soprattutto quello vicino di Anzio, anche se non mancano piatti di terra e ricette interessanti di cacciagione, per non parlare della bella selezione di salumi e formaggi serviti anche come antipasto, insieme alla mozzarella di bufala pontina.
Difficile resistere alla fantasia di crudo per cominciare: crostacei, tartare del pescato del giorno, ostriche locali e francesi, cozze veraci, da accompagnare alle tante bollicine della carta, proposte anche al calice.
Centrati per consistenza e sapore i tortelli giganti ripieni di crostacei con salsa al radicchio; una farcitura gustosa, in equilibrio tanto semplice quanto indovinato con l’amarognolo vegetale.
I crostacei ritornano, freschi e in bisque, nell’abbinamento col carciofo ripieno di gamberi e impreziosito da una impalpabile pasta fillo.
E, ancora, approfittando della stagione dei carciofi, è convincente anche il piatto di calamari ripieni.
Una cucina che non inventa nulla, che gestisce con mano più che sicura stagionalità, mercato (qui si va all’asta del pesce anche due volte al giorno) e valorizzazione dei prodotti locali.
Si chiude con la piccola pasticceria e dolci in carta classici ben eseguiti, dal bignè di San Giuseppe alla crostata di frutta fresca con crema inglese.
Insomma, si mangia bene in un’atmosfera rilassata e confortevole, circondati da simboli che trasmettono l’idea di un ristorante solido: sarà la presenza di tutta la famiglia in sala, saranno i piatti del Buon Ricordo appesi alla parete, le etichette anni Sessanta e Settanta delle bottiglie del nonno, le foto degli eventi con tanti colleghi della zona. Qui davvero ‘ristoratore’ è un concetto pieno e completo, che indica un mestiere a tutto tondo: la cucina e la sala sono un’unica casa, quello che conta è mettere l’ospite a proprio agio, dall’inizio alla fine.
Ristorante Il Focarile
Via Pontina, km 46,500
Tel. 06 928 2549
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: domenica sera e lunedì
www.ilfocarile.it
Conto sui 65 euro
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