di Gennaro Miele
Avere tra le mani un simbolo del passato rappresenta una responsabilità per la cultura delle future generazioni, raccogliere un palmo di terreno argilloso nel territorio dell’antica denominazione Ager Falernum, a nord ovest di Caserta, significa stringere nella mano una memoria, quella delle parole degli antichi latini, creatori di un vino divenuto simbolo di un’epoca. Oggi sono numerose le aziende che nei cinque comuni dell’areale coltivano vitigni quali primitivo, aglianico e falanghina, le basi per la preparazione del celebre vino Falerno del Massico. Questa DOC vede al suo interno tre ‘’squadre’’ che concorrono al piacere dell’appassionato, una versione in bianco, da Falanghina, e ben due in rosso che si distinguono per la prevalenza di Aglianico o Primitivo.
Tra le realtà capaci di interpretare questo territorio c’è Cantine Gennaro Papa, le cui origini risalgono agli inizi del Novecento, alla cui guida oggi c’è l’appassionato Antonio, laureato in lettere che oggi tramuta la sua esperienza nel racconto della sua terra, del suo vino e della sua cultura, fattori, che insieme,sintetizzano la sua vita. Il suo Memoriae, Falerno del Massico Bianco dop, nell’annata 2022, è giallo dorato chiaro e luminoso, consistente nella roteazione del bicchiere. Blend con prevalenza di Falanghina e saldo di Moscato, coltivati in zona Campantuono, si dichiara al naso fine e complesso con sfumature evidenti di pera kaiser, floreale di freisa, agrume, nota salmastra che sfuma, fieno con una nuance balsamica. Il sorso rivela morbidezza, la freschezza viene man mano assorbita dalla sensazione sapida, strutturato, c’è un ritorno elegante di buccia di limone.
Un sound vigoroso, aspro in certi tratti ma profondo ed emotivo, complesso, un sorso di Memoriae si accompagna all’ascolto dei Deftones nel brano Rosemary. Buon Calice.
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AZIENDA AGRICOLA GENNARO PAPA s.a.s. di ANTONIO PAPA
Piazza limata 2, 81030 Falciano del Massico (CE)
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