Antonio Palmieri dell’Azienda Vannulo nominato Cavaliere del lavoro

Pubblicato in: Breaking News

di Albert Sapere

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, in data 31 maggio 2021, i decreti con i quali, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, On.dott. Giancarlo Giorgetti di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Sen. Ing. Stefano Patuanelli, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Tra questi il capaccese Antonio “Tonino” Palmieri, azienda Vannulo.

E’ nato nella notte di San Lorenzo, nel 1945. Figlio di allevatori cilentani, ha venduto latte fino al 1988. Poi ha costruito un caseificio, realizzando un sogno conosciuto in tutto il mondo: la Tenuta Vannulo. Ha un solo punto vendita, a Capaccio. Una strategia vincente, la mozzarella a chilometro zero: “tutta la filiera è di nostra produzione, dal foraggio al latte non compriamo niente dagli altri. La nostra è una mozzarella per le famiglie, è un prodotto di qualità”.

E’ l’imprenditore più imitato in Campania. La mozzarella a chilometro zero nasce nel 1988 alla tenuta Vannullo, oggi ne parlano tutti. La yogurteria di famiglia apre i battenti nel 2000, oggi spuntano negozi simili in ogni angolo della Campania. I numeri della tenuta Vannulo sono il successo della sua filosofia imprenditoriale: migliaia di visitatori al mese, trenta dipendenti in pianta organica, trecento bufale nelle stalle, quattro robot per la mungitura, la musica new age in filo diffusione, duecento ettari di terreno dedicati all’agricoltura biologica, destinati al rilancio dell’artigianato, dedicati alle tradizioni e ai prodotti locali.

“Sono figlio di allevatori, mio padre Nicola e mio nonno Antonio mi hanno insegnato a guardare con curiosità in ogni angolo del mondo” spiega Palmieri.

Le sue sfide vanno oltre i confini nazionali: “Gli svedesi erano increduli, la mungitura delle bufale con i robot per loro era impossibile. Ci siamo fatti mandare i macchinari e ci siamo riusciti”. Palmieri osserva felice le sue bufale dall’alto mentre entrano in sala mungitura, adagiate nella zona parto, oziose nel bivacco innaffiato, vanitose sotto le spazzole cilindriche.


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