di Giovanna Pizzi
La Calabria del cibo, del gusto e dell’eccellenza è sempre più protagonista in tutto il territorio nazionale. E ne siamo felicissimi!
La notizia oggi è che Antonio Biafora è la “Sorpresa dell’anno” per la Guida 2021 di Identità Golose, anche se, ammettiamolo, per noi tanto sorpresa non è!
Quello che è sorprendente è certamente il suo “Hyle”. Il suo ristorante, la sua creatura, nel senso di creazione di un originale concetto di ristorazione che vede solo quattro tavoli “direttamente in cucina”. Un gioiellino a San Giovanni in Fiore (Cs), nel cuore della Sila, all’interno del “Biafora Resort e Spa”, l’hotel storico di famiglia. Aperto ad inizio 2020 proprio poco prima che la pandemia, purtroppo, dilagasse ma che non ha impedito allo chef, tra i più amati in Calabria, di farsi ammirare ed imporsi nei palati e nei desideri di tutti i “gourmand” d’Italia.
Ambiente quasi fiabesco, un camino circolare all’ingresso, il bancone dove sorseggiare un drink in attesa del pasto in accompagnamento ai suoi amuse-bouche che sono seducenti miniature di sapori.
E ancora una cantina con più di 350 etichette che è un’opera d’arte di legno e di luce e una sala accogliente da dove ammirare la brigata all’opera in cucina e dove si è costantemente coccolati da un servizio preciso oltre che dai piatti di Antonio. Una miscela perfetta di tecnica, sapori, estetica, territorio e fantasia, dove la componente principale è il talento, oltre che l’entusiasmo di Antonio, questa è la cucina dello chef “Sorpresa dell’anno”.
E queste le sue parole dopo la proclamazione che lo incorona protagonista della quattordicesima edizione della guida di Paolo Marchi e Claudio Ceroni diretta da Gabriele Zanatta per la quale è “autore di una scommessa ambiziosa che ha subito convinto tutti”: “Non ce lo aspettavamo perché Hyle è nato da meno di un anno. Questo ristorante è espressione di un territorio e di una famiglia che lavora da tre generazioni rinnovando ogni anno la sua mission e soprattutto è il risultato di una squadra affiatata di ragazzi che credono nella loro terra, La Calabria”. Paolo Marchi sottolinea la sua straordinaria e insita capacità di riuscire in un territorio difficile e Antonio dichiara, emozionato e sorridente, che “Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare”.
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