In un mondo in cui, un terzo è la quantità di cibo che ogni giorno viene buttato (pari a circa 1,6 miliardi di tonnellate l’anno), sensibilizzare a sprecare meno è obbligatorio. Ognuno di noi è responsabile e deve impegnarsi nei piccoli gesti quotidiani con l’obiettivo di ridurre al minimo tutti gli eccessi. In cucina, per esempio, è fondamentale imparare ad ottimizzare la spesa e a non buttare via nulla, perché tutto o quasi, si può riciclare, trasformando ciò che sta per diventare immondizia in un nuovo piatto buono, nutriente e creativo. Oggi, gli chef ed i pizzaioli, sono tra i primi ad adottare nelle loro strutture, una politica antispreco in grado di fungere da esempio anche nei confronti dell’utenza.
È di qualche mese fa, la visita di Miriam Magliulo, studentessa del Master di I livello in “Turismo Sostenibile e Comunicazione della Bellezza” all’Università Luigi Vanvitelli di Caserta, alla pizzeria “La Bolla” (95° in 50 Top Pizza Italia)
La studentessa, si è recata in visita alla struttura dopo aver appreso tramite i profili social della stessa, che a menù, alcune portate, in particolare alcune pizze, nascono dal riuso di tutti gli scarti delle verdure utilizzate dal comparto pizza e cucina.
Nel suo elaborato ” Turismo e sostenibilità: obiettivo o stile di vita”?, la giovane ha definito “La Bolla” un locale total green, una vera e propria “bolla sostenibile” all’interno di una città spesso trafficata e piena di smog come Caserta, un’oasi verde all’interno di un centro abitato.
Tra le pizze menzionate, poiché esempio lampante dell’antispreco in cucina la “Orto a colori” e la sua alternativa invernale “Le tre facce di un friariello”, preparate da Simone De Gregorio, pizzaiolo della struttura e dai suoi validi collaboratori Mariano e Raffaele, che quotidianamente grazie ad un forno elettrico, alla passione e al talento, portano avanti una filosofia tesa a consentire a chi entra in contatto con la loro realtà di compiere una vera e propria esperienza sensoriale.
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