DONNICI ’99
Uva: magliocco, greco
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
L’antica provincia borbonica della Calabria Citra, per capirci la parte settentrionale della regione in cui rientrano le attuali province di Cosenza e di Crotone, sta scaldando i motori. In un nostro secondo giro molto appagante abbiamo visto e saggiato tanta buona frutta, belle strutture adatte a ricevere turisti del vino, misurato l’esistenza di uno dei pochi consorzi meridionali capaci di gestire bene fondi europei e di saldare i rapporto fra i produttori, ma soprattutto abbiamo visto tanta passione e tanto cuore, un entusiasmo pionieristico che magari soffre di alcune ingenuità, vedi un po’ di eccessiva disinvoltura sull’uso dei vitigni internazionali, ma che è comunque davvero coinvolgente e riporta indietro la lancetta giornalistica alla metà degli anni ’90 quando il commercio misurava cultura e voglia di cambiare. Abbiamo già avuto modo di parlarvi di Terre Nobili e Colacino, adesso tocca all’azienda Donnici ’99 nata da una passione di un folto gruppo di amici, passione coniugata all’impegno e alla competenza. Donnici è una antica doc della parte meridionale della provincia cosentina, riconosciuta nel 1975 e modifica nel 1997, rimasta a lungo in sonno e adesso finalmente, grazie a questa cantina amministrata da Gisella Iacoe, con la possibilità di esprimersi. Sono vini di una Calabria inconsueta all’immaginario collettivo, viti a quota 450, 500, anche 600 metri di altezza, i venti freddi soffiati dal Pollino e dalla Sila si alternano a quelli del Tirreno regalando sanità ed eleganza grazie all’escursione termica. Antico è l’etichetta tradizionale di questa azienda, una espressione non facile del blend fra magliocco e greco nero, vitigno questo molto ostico e difficile da domare, dai tannini solidi e prepotenti. A noi questa interpretazione, ci lavorano due rossisti piemontesi come l’enologo Mario Redoglia e l’agronomo Nicola Argamante, è piaciuta molto perché vera, di carattere, food friendly: il vino trascorre 14 mesi in acciaio e altri nove in barrique nuove prima di un ulteriore elevamento in bottiglia e, ancora, conserva questa personalità dirompente. Un rosso da conservare e affinare nel tempo se non avete fretta ma che ben si sposa con i cibi maschi calabresi come i crostini o la pasta (meglio bucatini) con la ’nduja che per noi è una delle cose che mai bastano.
Sede a Donnici, località Verzano. Tel. 0984.781842. www.donnici99.com. Enologi Nicola Argamante e Mario Redoglia. Ettari: 17 di cui 4 vitati. Bottiglie prodotte: 15.000. Vitigni: greco nero, magliocco, merlot, barbera, aglianico.
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