Antica Osteria Marconi a Potenza

Peppe Misuriello

Era un bel po’ che non tornavamo all’Antica Osteria Marconi di Potenza. Si tratta di un nostro posto del cuore che ormai frequentiamo dal 2010 senza mai deluderci. Certo, da allora tante cose sono cambiate, le vicissitudini della vita hanno prima diviso i due fondatori, Frank Rizzuti e Peppe Misuriello nel 2012, poi Peppe ha conquistato una stella a Locanda Severino dove ha cucina dal 2018 al 2020, poi il Covid. Di fatto, l’Antica Osteria che sta proprio all’inizio della città, nel vialone da cui prende il nome , è sempre qui, con le sue bottiglie, la sua cucina lucana presentata in chiave più moderna ma legata ai sapori riconoscibili. Soprattutto con Peppe Misuriello che ha trovato la giusta quadra fra il prezzo (decisamente abbordabile), la proposta gastronomica e gli obiettivi, tanto che ormai la città ha definitivamente adottato questo locale.
Per noi è un posto del cuore perché ci troviamo la competenza di Peppe per i vini, lui aveva gestito una enoteca prima di aprire l’Osteria, una esperienza di mestiere lo porta ad esprimere un menu stagionale equilibrato, ben dosato, con buoni piatti di pasta, una linea di mare e con il classico agnello delle Dolomiti che resta sempre uno dei piatti di carne più buoni che abbia mai mangiato nel corso della mia lunga militanza sulle tavole italiane. Il freddo e il nevischio che incrociamo ancora una volta ci fa. sentire bene, l’Aglianico 2003 di Paternoster riscalda il corpo e ci predispone al pranzo e alle chiacchiere con gli amici che non vedevamo da molto anche se purtroppo stavolta ci ha tradito la fretta di un passaggio non previsto e che non ci ha consentito di stare a lungo come avremmo voluto.
L’affidabilità della cucina e del servizio è totale. Consigliato oggi, come ieri, come domani. speriamo per tanti anni ancora.

 

 

Scheda dell’8 agosto 2017

Antica Osteria Marconi a Potenza: ode alla leggerezza gourmet di Giuseppe Misuriello

di Novella Talamo

Una bella giornata estiva ci porta a Potenza, capoluogo lucano con un elegante centro storico che offre la possibilità di passeggiare piacevolmente lungo via Pretoria, la strada dello shopping che ruota intorno alla piazza intitolata a Mario Pagano, giurista lucano martire della Repubblica Partenopea, su cui tra l’altro si affacciano il palazzo della Prefettura, il Teatro Francesco Stabile e l’edificio dove ha sede la redazione potentina della Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Proprio qui a Potenza, in una zona vicina al tribunale, nel 1994 nasce l’Antica Osteria Marconi su idea del compianto Frank Rizzuti scomparso prematuramente nel 2014. Inizialmente sorta come trattoria tipica viene poi indirizzata sulla strada di una cucina con impronta gourmet.

Nel 2005 Giuseppe Misuriello rileva la proprietà occupandosi sia della sala che della cantina e operando con la consulenza di Frank Rizzuti fino al 2013. Dal 2014 prende le redini anche della cucina.

Sin dall’inizio il suo obiettivo è stato quello di proporre una cucina incentrata sul territorio senza però che questa ne rimanesse imbrigliata.

Infatti certamente i piatti sono volti a valorizzare le eccellenze e le tipicità locali grazie alle migliori materie prime reperibili sul mercato, tuttavia ampio spazio viene dato anche a prodotti e ingredienti di spessore non lucani.

In carta troviamo piatti con l’agnello delle dolomiti lucane, il maiale nero, i fagioli di Sarconi, i peperoni cruschi di Senise, il baccalà, il canestrato di Moliterno, il caciocavallo podolico ma anche, ad esempio, la salsa olandese o la maionese di yuzu e il ponzu che strizzano l’occhio al Sol Levante.

Il menu cambia stagionalmente, quindi almeno quattro volte nell’arco dell’anno. A pranzo dal martedì al sabato viene servita la colazione di lavoro che varia ogni settimana.

Tre i menu degustazione disponibili, uno interamente di territorio a 32 euro (“Basilicata”, due antipasti, un primo, un secondo, un dolce e la piccola pasticceria), uno a 38 euro (due antipasti, un primo, un secondo, un dolce e la piccola pasticceria) e un altro a 48 euro (tre antipasti, due primi, un secondo, un dolce e la piccola pasticceria).

La sala, che all’interno è di 35 posti, è arredata in uno stile che crea un’atmosfera accogliente dal gusto vintage, con complementi di arredo classici che ben si integrano con dettagli dal sapore moderno. Il servizio è garbato ed efficiente.

Con la bella stagione si può pranzare e cenare in un giardino fiorito e ben tenuto dove vengono coltivate le erbe aromatiche utilizzate per la preparazione dei piatti.

Buoni e fragranti sia i pani che i grissini.

Il pranzo si apre con un benvenuto composto da baccalà mantecato, gelo di fragole e olive di Ferrandina disidratate dove l’acidità del frutto prepara le papille gustative nel migliore dei modi per l’assaggio delle successive portate.

A seguire gli antipasti, esplosione di freschezza con i gamberi rossi del Mediterraneo su una soffice crema di bufala e croccanti carciofi bianchi e un polpo arrostito in modo impeccabile servito con crema di cavolfiore e ponzu.

Passiamo ai primi. Abbiamo assaggiato gli spaghetti Benedetto Cavalieri alle vongole veraci, un grande classico reinterpretato in chiave contemporanea pur conservando la propria importante identità. “Prospettiva chiara, fresca e ben condita…” (Anto Ego nel film d’animazione Ratatouille). Notevole la sensazione vellutata e fluida in bocca grazie al sapiente incontro tra le vongole frullate e l’amido della pasta.

Saporiti i mezzi paccheri Gentile con asparagi, ricciola e le foglioline di menta che conferiscono un bel tratto di freschezza.

Per secondo maiale nero lucano con radicchio e pistacchi, un piatto che mostra il rispetto dello chef per la materia prima locale cotta in modo tale da esaltarne la tenerezza e il sapore.

In chiusura una rivisitazione della cassata siciliana, una sorta di scomposizione degli elementi che compongono l’intramontabile classico, operazione che la alleggerisce riuscendo, al contempo, a preservare intatte tutte le note gustative e olfattive tipiche di questo dolce che ci fa approdare, sebbene restando fermi, direttamente sulle coste isolane.

Tra gli altri dolci in menu lingotto croccante, cioccolato bianco e nero, lamponi e passion fruit, tiramisù 2017 con biscotto di mandorle e caffè caldo, semifreddo al torroncino, gel di arancia e frutti di bosco e terra di cioccolato, gelato al caramello e menta.

La lista vini comprende circa 500 etichette con una evidente preponderanza dei vini lucani e del Sud in generale e un occhio particolare verso i vini naturali. Non mancano anche referenze estere di ottimo livello.

La mano di Giuseppe è sicura e leggera, ci si alza da tavola con palato e mente appagati, senza alcun senso di appesantimento. In ogni pietanza emerge la cura millimetrica e quella parte di cuore che è indispensabile a far fare il salto da un piatto ben pensato e ben eseguito a un grande piatto. Un’esperienza che non si dimentica.

Antica Osteria Marconi
Via G. Marconi, 233
Potenza
Tel.: 0971.56900
www.anticaosteriamarconi.it
Chiuso domenica sera e lunedì
Ferie: due settimane variabili solitamente in agosto


Foto di Novella Talamo


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