di Marco Galetti
Dopo numerose visite negli ultimi anni, credo di poter affermare con sicurezza che da qui si esce sempre soddisfatti e mai appesantiti, nonostante percorsi completi antipasto-dolce che contemplano spesso proposte di terra, alleggerite, si fa per dire, dalla presenza di formaggi, la parola d’ordine e all’ordine del giorno o della cena è sempre la stessa, leggerezza, che in questo locale purtroppo vale anche per il portafoglio che ne uscirà inevitabilmente alleggerito, soprattutto se si sceglierà un percorso alla carta.
Sono, comunque, soldi ben spesi, approfittare saltuariamente però, di qualche evento o promozione, come è avvenuto oggi, è valore aggiunto e motivo di godimento doppio.
Esterno giorno, volendo qui l’interno notte dello scorso Capodanno…
Interno, di gran classe e armonia, temperatura ambiente perfetta in ogni stagione e occasione, invito al relax, la voce di Camillo descrive e assuefà
Il vino scelto per noi da Camillo Rota, patron dai modi in via d’estinzione, mentre a certi livelli, così dovrebbe essere, sempre.
Camillo è discreto, presente, competente, a tratti affabile, attento, pieno di premure, eppure invisibile, dote che serve a compensare quel che altrimenti potrebbe sembrare eccessivo.
Crema d’asparagi di benvenuto
Il servizio dei lievitati, focaccia, pane alle olive, alle noci e al sesamo, tutto a lievitazione naturale.
La loro “famosa” focaccia di benvenuto, da bis, l’ho fatto
Tagliatelle di seppie e gamberi al vapore con piselli e limone biologico
Ravioli di parmigiano e formaggella bergamasca, asparagi e uovo di quaglia
Filettino di spigola con pane alle erbe e polvere di capperi essiccati, a completare il piatto, salsa alle carote viola, ai pomodorini di Pachino e cipolla & patate.
Fragole gelate, banane ghiacciate e crema bruciata al limone, sembrerebbero tre gradi di separazione, lo sono, ma pescando da sotto in su, il tutt’uno gratifica, rinfresca e addolcisce il palato quanto basta, una chiusura che non appesantisce, alleggerendo ulteriormente un percorso netto ad alta digeribilità in equilibrio costante tra leggerezza, qualità, semplicità delle cotture da un lato e gusto centrato e riconoscibile dall’altro.
Riconoscimento, nella marea dei monostella, questo è ben oltre la linea di galleggiamento di chi si accontenta, augh…
Friandises, prima del caffè a basso contenuto di caffeina che chiude il mio pranzo di Domenica 23 aprile, ho approfittato di un menù ingruppo, valida proposta a cadenza periodica che sostanzialmente dimezza i costi reali e consente, per una cifra relativamente modica (55 euro all inclusive), di avvicinarsi ad atmosfere e sensazioni stellate, nei modi, nei luoghi e nei piatti.
Come sempre si dovrebbe e non dopo il caffè come spesso avviene, viene servita la piccola pasticceria, la banana ghiacciata ricoperta di cioccolato, raddrizzandosi, come una vera banana DOCG, si erge sulle altre dolcezze, mi sono concesso questa, come unica c@zzata del giorno, d’altronde, in casa di Don Camillo non si può sgarrare più di tanto.
Via G. Marconi, 13, Ambivere, Italia
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