MASSERIA FELICIA
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Campione da vasca? Ci siamo guardate negli occhi incredule io e la sommelier Michela Guadagno assaggiando questo secondo Falerno del Massico Bianco Doc di Felicia Brini.
Il vino è già limpido, quasi cristallino, eppure sta ancora decantando in vasca a -4° C, così da ottenere una stabilizzazione più naturale.
Avverto la mano fine di Vincenzo Mercurio di sapiente esperienza sui grandi bianchi irpini. Le vigne, mi racconta Felicia orgogliosa, sono intorno all’azienda e hanno dai 15 ai 5 anni di età. Esposte a sud ovest, in linea d’area a 6 km dal mare ad altezza di circa 150/200 mt. L’annata 2008 è stata benevola, si è vendemmiato a fine settembre, uve in ottima salute e perfetto grado di maturazione. Oltre alla limpidezza intravedo già un bel giallo paglierino carico e un’ ottima roteazione al bicchiere preannuncia una struttura sontuosa.
Il primo naso è una sorpresa: la brezza marina e le erbe aromatiche arrivano prima del floreale e del fruttato appena esotico, con qualche nota vegetale. A seguire una nota amarognola di mandorla fresca e una soffiata di pepe bianco.
Assaggio: le sensazioni olfattive ritornano completamente, il palato viene investito dalla sapidità perfettamente fusa con note aromatiche di rosmarino e macchia mediterranea. Il vino avvolge la bocca con una bellissima freschezza, bilanciata da una buona morbidezza ( 13, 5° l’alcool) ed una lunga persistenza.
L’affinamento è esclusivamente in acciaio, con 24 ore di macerazione sulle bucce che contribuiscono ad esaltare la struttura importante. Segue il riposo in bottiglia per almeno quattro o cinque mesi, poi il mercato richiede le 1.500 bottiglie prodotte che si esauriscono in un baleno. Straordinario il rapporto prezzo – qualità, 6 euro oltre Iva dalla cantina. Ho chiesto a Felicia la ragione del nome dato al vino, mi dice che si voleva preannunciare la degustazione di un vino ampio con multiforme spettro di sensazioni olfattive e gustative. In effetti è così, il vino è completo, elegante, senza fronzoli e allo stesso tempo intrigante, complesso, capace di stimolare il desiderio di nuovi sorsi.
Sorseggiando Anthologia 2008 mi sono chiesta se scopo dei produttori di vino debba essere quello di stupire consumatori e critici con effetti speciali, o, più semplicemente, ricercare la piacevolezza, la stretta corrispondenza al territorio, ovvero, fare in modo che il vino sia specchio della vigna e di quel particolare uomo o donna che lo produce. Propendo per la seconda ipotesi: Felicia ci è riuscita in pieno.
Abbiamo abbinato Anthologia 2008 ad uno splendido cestino di pasta fillo con zucchine flegree, cozze di Capo Misero e basilico, opera di Tommaso di Meo giovane guizzante chef dell’Abraxas di Pozzuoli. La tendenza dolce del cestino e delle zucchine, la sapidità delle cozze e l’aromaticità del basilico ne hanno fatto un matrimonio d’amore.
Questa scheda è di Giulia Cannada Bartoli
Sede a Sessa Aurunca. Via Provinciale Appia Carano. Località San Terenziano
Tel. e fax 0823.935095
Sito: http://www.masseriafelicia.it
Email: info@masseriafelicia.it
Agronomo ed enologo: Vincenzo Mercurio
Bottiglie prodotte: 20.000
Ettari: 13 di proprietà e 2 in conduzione
Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina e moscato
In cantina: Alessandro e Maria Felicia Brini
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