di Maurizio Valeriani e Antonio Di Spirito
Dopo che tanto si è parlato dell’annata 2010 a Montalcino come se fosse una delle più grandi annate di sempre, le aspettative sull’uscita delle riserve erano molto alte.
Ci siamo dunque anche noi cimentati nell’assaggio delle circa 80 etichette poste in degustazione durante Benvenuto Brunello.
Ebbene la nostra conclusione è che complessivamente la Riserva 2010 non risulta convincente, con vini a volte ambiziosi con utilizzo del legno non razionale, oppure vini magri e diluiti oppure vini alcolici e maturi. Ciò nonostante c’è chi ha realizzato dei grandi vini.
Come sempre vi diamo conto dei nostri migliori assaggi:
Brunello Riserva 2010
Brunello Riserva Phenomena 2010 – Sesti: una grande materia accompagna un tannino setoso e toni fruttati speziati; lungo finale minerale;
Brunello Riserva 2010 – San Polo: sapido, fresco, succoso con note di pietra focaia e ricordi di arancia sanguinella;
Brunello Riserva 2010 – Pietroso: grande polpa per questo Brunello speziato e sapido, che chiude con toni balsamici e agrumati;
Brunello Riserva 2010 – Caparzo: pieno ricco, dal sorso progressivo e dinamico; la chiusura gioca su sentori di frutti di bosco e macchia mediterranea;
Brunello Riserva 2010 – Il Poggione: note scure e di cuoio e tabacco per questa riserva ancora vibrante e avvolgente;
Brunello Riserva 2010 – Podere Le Ripi: tipicità, succosità, note speziate e minerali sono le caratteristiche di questo brunello, che esprime la quinta essenza della denominazione;
Brunello Riserva 2010 – Tenuta di Sesta ricco, succoso, speziato, dal sorso pieno, dinamico, lascia una piacevole scia di piccoli frutti di bosco e fiori rossi;
Brunello Riserva 2010 – Casanuova delle Cerbaie: succoso, elegante, profondo, gioca su toni fruttati e agrumati; il tannino è setoso;
Brunello Riserva 2010 – Collelceto: spezia e more sono i marcatori di questo splendido vino, che gioca su toni succosi e avvolgenti;
Brunello Riserva 2010 – La Fornacina : gioca tutto su toni scuri, di tabacco e erbe officinali; la gustativa è ricca e di grande lunghezza;
Mancava solo l’assaggio dei Rossi di Montalcino, che per motivi di tempo abbiamo degustato solo in parte (una quarantina contro gli 80 presenti) e che vedono nella 2014 un’annata non certo facile.
Ecco i nostri migliori assaggi:
Rosso di Montalcino
Rosso di Montalcino 2014 – Sesti: sentori speziati si uniscono a note di piccoli frutti di bosco; di grande slancio gustativo;
Rosso di Montalcino 2014 – Le Chiuse di Sotto di Gianni Brunelli: ricco, pieno, con note di macchia mediterranea e spezie dolci;
Rosso di Montalcino 2014 – Corte dei Venti: florealità, sapidità, succosità sono al centro dell’assaggio; un piccolo brunello;
Rosso di Montalcino 2013 – Le Ragnaie : note molto precisi ed eleganti di piccoli frutti di bosco e spezie, si uniscono a toni minerali; succoso e ricco;
Rosso di Montalcino 2014 – Pian delle Querci : agrumato e ben contrastato, lascia la bocca saporita e succosa; di grande materia ed eleganza.
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