di Antonio Di Spirito
La prima volta che sono andato a Montepulciano era il 1978 e, per non essere “accusato” di portare in gita eno-gastronomica la mia fidanzata, pianificai la prima tappa del weekend alla Museo Civico Scuola del Mosaico. Dopo un pranzo veloce, mi sentii legittimato a dirigermi verso la cantina di un produttore; usanza poco diffusa in quei tempi, ma già possibile.
Al giorno d’oggi è molto diverso; per fortuna nostra!
In occasione delle Anteprime della Toscana non potevo perdermi quella del “Vino Nobile”! E’ stata una delle prime denominazioni a ad organizzare un evento nel quale annualmente i produttori si riuniscono per raccontare alla stampa ed agli operatori l’andamento dell’annata e presentare in anteprima i vini che stanno per essere commercializzati. La mia prima partecipazione avvenne nella sala del Consiglio Comunale; qualche anno dopo fu provvisoriamente allestita una tensostruttura in Piazza Grande e, poi (dopo i lavori di ristrutturazione), la Fortezza divenne la casa del Vino Nobile di Montepulciano.
Il Vino Nobile è stato il primo vino italiano a fregiarsi della DOCG nel 1980. Alcuni importanti ritrovamenti archeologici testimoniano che il territorio di Montepulciano è noto per la produzione di vino fin dall’antichità etrusca; solo da poco, è stato ritrovato un documento del 1766 nel quale si evidenzia l’importanza che rivestì l’enologia per la città e si evidenzia che il periodo di maggior fama fu quello dei secoli dal sedicesimo al diciottesimo e, per la prima volta, si parla di questo vino utilizzando il binomio “Vino Nobile”. Tale documento proviene dall’archivio dei Gesuiti di Montepulciano, oggi all’Archivio di Stato di Firenze.
Durante l’Anteprima del 2021 il Consorzio annunciò un pacchetto di modifiche al disciplinare che prevedeva, per la provenienza delle uve, l’istituzione di 12 sottozone geografiche, identificate con uno studio ad hoc da Enogea, denominate “Pievi”.
Le altre norme prevedono, tra l’altro, che
L’uvaggio sarà legato al sangiovese ed ai soli vitigni autoctoni complementari ammessi dal disciplinare:
- Le uve dovranno essere prodotte esclusivamente dall’azienda imbottigliatrice;
- Età minima dei vigneti è di 15 anni;
- La produzione per ettaro sarà limitata a 2,5 Kg/ceppo;
- Una commissione interna al Consorzio composta da enologi e tecnici, avrà il compito di valutare, prima dei passaggi previsti dalla normativa, che le caratteristiche corrispondano al disciplinare stesso.
La nuova tipologia “Pieve” sarà in commercio dal 1° gennaio 2025 con l’annata 2021 e secondo una prima stima del Consorzio, la previsione produttiva delle Pievi riguarderà circa il 10% del totale della produzione del Vino Nobile di Montepulciano.
“Stay Tuned”!
I NUMERI DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO
L’intero territorio sul quale insiste la denominazione è vasto 16.500 ettari, dei quali circa 2.000 ettari (16%) sono vitati; 1.102 ettari sono iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 214 ettari sono dedicati al Rosso di Montepulciano Doc.
Il comparto del “Vino Nobile” ha un patrimonio che raggiunge circa il miliardo di euro tra valori patrimoniali, fatturato e produzione.
Nel 2023, in linea con i numeri degli ultimi anni, sono state immesse nel mercato 6,9 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano.
Il valore medio annuo della produzione vitivinicola raggiunge la cifra di 65 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 66% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 34% viene commercializzato in Italia.
I miei migliori assaggi
Nella giornata dell’Anteprima abbiamo assaggiato 29 Vino Nobile 2021, 12 Riserva 2020 e 23 Vino Nobile di Annate Precedenti.
Si consolida senz’altro il miglioramento generale dei vini in degustazione; sicuramente hanno influito positivamente le nuove norme varate per la tipologia “Pieve”.
Riscontri molto positivi per l’annata 2021: vini molto brillanti, succosi, con ottimi tannini e quasi pronti al consumo. La qualità media delle Riserva 2020 è leggermente al di sotto delle aspettative, ma con qualche punta di eccellenza. Molto vario il giudizio sulle vecchie annate: in degustazione avevamo campioni dal 2019 al 2016: le etichette del 2019 sono risultate le migliori su tutte le altre.
Vino Nobile di Montepulciano 2021
Guidotti: floreale di ciclamino; saporito al palato, ha tannino levigato, è fresco, succoso e speziato.
Il Molinaccio – La Spinosa: prugna e ciclamino al naso; tannino levigato, piacevolmente succoso e sapido.
Dei: frutta rossa e viola a volontà; gustoso, speziato e fresco al palato; tannino in affinamento.
Vannutelli: profumi di frutta matura; al sorso è saporito, ha buon tannino, è fresco e speziato.
Fattoria della Talosa – Alboreto: profuma di prugna e viola; sorso fruttato ed ampiamente saporito, fresco e tannico; chiusura speziata.
Tenuta Golo: i profumi di prugne e viola sono accompagnati dal fumo di sigaro acceso; sorso saporito, levigato, fresco e speziato.
Antico Colle: floreale e saporito, ha un tannino un po’ in ritardo, ma sapidità e freschezza accompagnano piacevolmente il sorso ad una chiusura speziata.
Az. Agr. Tiberini – Podere Le Caggiole: i profumi floreali sono accompagnati da note vegetali e balsamiche; il sorso è fruttato, sapido e fresco; il tannino è leggermente in ritardo; chiusura speziata.
Cantina Chiacchiera: intense note floreali accompagnate da note minerali; sorso succoso, fresco e speziato; tannino levigato.
Tenuta Tre Rose – Santa Caterina: frutta rossa e viola al naso; sorso saporito, tannico, fresco, sapido e speziato.
La Ciarliana: prugna, arancia sanguinella e viola al naso; sorso decisamente tannico, ma saporito, fresco e speziato.
Tenuta Valdipiatta – Vigna di Alfiero: floreale e sottile nota di cardamomo; sorso succoso e fresco; molto tannico, ma scorrevole.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2020
Lunadoro – Quercione: frutta rossa e sigaro fumante; sorso saporito, piacevole e fresco; tannino appena un po’ in ritardo.
Canneto: al naso si caratterizza con profumi di ciliegia ed erbe aromatiche; sorso saporito, rotondo, ha buon tannino, è fresco, speziato ed armonico.
Carpineto: profumi di prugna e viola, accompagnati da una gradevole nota fumé; sorso succoso, fresco, levigato e speziato.
Le Bertille: profumi di ciliegia e note fumé; sorso saporito, scorrevole, sapido e fresco.
Manvi – Ojas: frutta rossa e sigaro acceso; tannino levigato, sorso fruttato, fresco, sapido e molto scorrevole.
Godiolo: tra i profumi fruttati e floreali, si apprezza la foglia di lauro; il sorso è succoso, fresco, levigato e speziato.
Bindella – Tenuta di Vallocaia: note floreali e vegetali al naso; sorso saporito, fresco e sapido; tannino in affinamento.
Boscarelli: olfattiva che spazia dal floreale, al vegetale ed al balsamico; sorso saporito, tannico, sapido e speziato.
Cantina Chiacchiera – Mahti: ciliegia nera, viola e tabacco al naso; sorso succoso, levigato, fresco e sapido.
Marchesi Frescobaldi – Tenuta Calimaia: intensi profumi floreali e fruttati; al palato regala sensazioni fruttate e tostate, sapide e speziate; tannino in affinamento.
Vino Nobile di Montepulciano – Annate Precedenti
Dei – Bossona Riserva 2019: sempre di gran classe questi vino; le note fruttate e floreali sono accompagnate da decise note minerali; al palato è succoso, fresco e speziato; il tannino è levigato.
Fassati – Pasiteo 2020: profumi fruttati ed affumicati; saporito al sorso, moto fresco, levigato, e sapido.
Montemercurio – Messaggero 2019: vino dai forti sentori minerali, si concede al palato saporito, aranciato e sapido; il tannino è vellutato.
De’ Ricci – Selezione Soraldo 2019: floreale, fruttato e note mentolate al naso; il sorso è succoso, levigato, fresco, sapido e presenta una notevole consistenza.
Fattoria del Cerro – Riserva 2019: variegato e giovane al naso, nonostante l’età: profumi di ciliegia, viola, note erbacee e mentolate; al sorso è levigato, succoso, fresco ed ha una beva piacevole.
Icaro – Vitaroccia Riserva 2018: profumi di ciliegia e viola; tannino ancora importante, ma levigato, sorso fresco, saporito, sapido e speziato.
Tenuta Poggio alla Sala – Selezione Parceto 2020: profumi di ciliegia e viola e note vegetali al naso; sorso asciutto e tannico, comunque fresco e sapido.
Contucci – Selezione Pietra Rossa 2019: profumi di ciliegia, viola e note affumicate; sorso succoso, piacevole, levigato e sapido.
Vecchia Cantina di Montepulciano – Riserva 2019: molto profumato al naso; il tannino è levigato, sorso succoso, saporito e fresco; tracce di legno in dissolvimento.
Villa S. Anna – Selezione Poldo 2016: notevoli le note floreali e fruttate; sorso ampio di sapori di frutta rossa ed arancia sanguinella; è sapido e leggermente speziato; tannino levigato.
Il Macchione 2020: giovane e vinoso, ha ancora intatti i profumi di prugna e di viola; sorso saporito e succoso, appena un po’ astringente, ma fresco e sapido.
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