di Antonio di Spirito
Come da tradizione consolidata, a metà febbraio si è tenuta la settimana delle Anteprime della Toscana, evento nel quale alcune tra le più importanti denominazioni viti-vinicole presentano in anteprima agli operatori del settore ed alla stampa mondiale le nuove annate dei vini in uscita sul mercato.
La Denominazione più importante della lunga kermess è senza dubbio quella del Chianti Classico per la quale quest’anno ricorre il secolo di vita dalla costituzione del Consorzio: furono 33 i “padri fondatori” e lo scopo primario era quello di offrire un prodotto strettamente legato al territorio; e per renderlo immediatamente riconoscibile fu scelto un antico emblema del territorio chiantigiano: il Gallo Nero.
A distanza di un secolo, i soci del Consorzio sono diventati 486, dei quali 345 sono solo imbottigliatori. L’estensione del territorio che comprende il Chianti Classico assomma oggi a 70.000 Ha, dei quali solo 10.000 sono gli ettari vitati e, di questi ultimi, 7.000 Ha sono iscritti all’albo del Chianti Classico.
L’elevata estensione del territorio, specialmente in tempi come quelli attuali, dove viene tenuta in alta considerazione la natura del terreno, nel luglio 2023, approvato dall’Assemblea dei soci ed integrato nel disciplinare di produzione, è diventato operativo il progetto di individuazione e delimitazione di undici Unità Geografiche Aggiuntive distinte in base a criteri combinati di fattori naturali (composizione del suolo, microclima, giacitura dei vigneti, ecc.) e fattori umani (storia culturale, tradizioni locali spirito di comunità).
La produzione media annua del comparto Chianti Classico si attesta tra i 35 ed i 38 milioni di bottiglie.
La produzione 2023 è stata in forte contrazione, soprattutto per gli eventi climatici sfavorevoli e le malattie della vite come la peronospora. A compensare il calo produttivo è stato l’incremento delle giacenze.
Nell’Anteprima di quest’anno si registra la presenza di ben 211 aziende del Gallo Nero a portare in degustazione le loro ultime annate di Chianti Classico, per un totale di 773 etichette, di cui 36 campioni in anteprima della vendemmia 2023, 172 Chianti Classico Riserva e 151 Chianti Classico Gran Selezione.
Una quantità di etichette enorme da assaggiare in due giorni, ma in questa abbondanza trovi spazio per tante riflessioni.
Si è sempre affermato che nelle annate difficili, puntualmente, emergono i nomi più prestigiosi: vuoi per le migliori posizioni dei vigneti, vuoi per la tradizione consolidata.
Già da qualche anno si nota una presenza più importante di alcuni nomi, che proprio nuovi non sono, nelle parti alte della graduatoria qualitativa, la quale si è allargata notevolmente. Analizzando con attenzione la composizione dei vini, ho notato con piacere che, quando questi vini non sono prodotti con sangiovese in purezza, sono i vitigni della tradizione chiantigiana (canaiolo e colorino) a dare il loro contributo, più degli “internazionali” cabernet e merlot!
Descrivere i vini è un esercizio ripetitivo e non definitivo, visto anche la folta presenza di campioni da botte (contrassegnati da un asterisco); ma qualche nome lo faccio.
Chianti Classico DOCG 2022
L’Erta di Radda *: Un campione di botte completo e già godibile con profumi e sapori tipici, un tannino ben levigato ed intriso di spezie.
Monteraponi: molto ricco ed espressivo al naso con profumi di viola, ciclamino e ciliegia; sorso fresco, vellutato e speziato.
Tenuta di Arceno *: profumato, saporito, scorrevole e speziato; tannino vellutato.
Capaccioli/Poggio Niccolini – Capaccioli: floreale, sapori accattivanti, tannino levigato, molto fresco e speziato.
Carpineta Fontalpino – Fontalpino *: viola e melograno al naso; tannino levigato, sorso saporito, asciutto e sapido.
Castellinuzza e Piuca *: floreale, tannino levigato, saporito, sapido, speziato.
Rocca di Castagnoli: ciliegia, tabacco, viola, tannini soffici, speziato.
San Fabiano Calcinaia *: viola, ciliegia, frutta croccante, tannino vellutato, spezie fini.
Tolaini – Vallenuova: viola e note penetranti di cardamomo al naso; tannino vellutato, saporito e fresco.
Chianti Classico DOCG 2021
Cantina Castelvecchi – Capotondo: profumi floreali con tabacco e lauro; tannino vellutato, equilibrato in tutte le sue componenti.
Fontodi – Filetta di Lamole: naso variegato con profumi di ciliegia, viola, lauro e carrube; saporito al sorso, ha tannini soffici, freschezza e sapidità.
Isole e Olena: naso intrigante con profumi di viola, ciliegia e carruba; sorso, fresco, saporito, leggermente speziato.
Pomona: completezza sensoriale; profumi di viola e ciliegia; il tannino è levigato, il sorso è saporito ed aranciato, fresco, consistente, speziato ed elegante.
Badia a Coltibuono: la tradizione! Viola, ciliegia e grafite al naso; saporito, molto fresco, sapido e lungo; ha un ottimo tannino.
Borgo Scopeto: profumi di giaggiolo e ciliegia; sorso saporito e fresco, dona una leggera speziatura; persistente.
Cafaggio: viola, arancia sanguinella e carruba al naso; tannino levigato, fresco, persistente.
Fattoria Montecchio: floreale saporito, tannino levigato, speziato in chiusura.
Il Palagio di Panzano: molto tipico al naso, ha tannini decisi, ma risolti; saporito, sapido e leggermente speziato.
Il Poggiolino – Il Classico: Nomen omen al naso con profumi di viola, giaggiolo e ciliegia; ha un tannino levigatissimo è saporito, fresco, sapido e leggermente speziato.
Nittardi – Belcanto: floreale, saporito, fresco e speziato; tannino leggermente in ritardo.
Podere Castellinuzza/Paolo Coccia – Podere Castellinuzza: molto floreale e tannino vellutato, offre sapori aranciati, è sapido, asciutto e speziato.
Podere Cianfanelli – Cianfanello: floreale e saporito, il tannino è un po’ in ritardo, ma freschezza e spezie riequilibrano il sorso.
Tenute Squarcialupi – Squarcialupi: molto profumato, anche se non ha del tutto assorbito il legno; ha, però, un sorso saporito, aranciato, sapido, asciutto, fresco e speziato: una cadenza impressionante.
Chianti Classico DOCG Gran Selezione
Antinori – Badia a Passignano 2021: profumi di viola e frutta rossa; al palato è saporito, asciutto, aranciato e speziato. Piacevolezza e perfetto equilibrio olfattivo e gustativo. Vino di gran vaglia.
Famiglia Zingarelli – Tenuta Fizzano Il Crocino 2021: floreale e fruttato al naso; il sorso è gustoso e piacevole, asciutto, ma agrumato e speziato.
Carpineto – Gran Selezione 2020: ciliegia, viola e note di intensa mineralità; il tannino è levigato, il sorso è asciutto, poi sopraggiunge la freschezza; è speziato e lungo.
Tenuta di Bibbiano – Vigne di Montornello 2020: molto floreale al naso con un pizzico di tabacco, ha tannino levigato; è fresco e speziato.
Brancaia – Gran Selezione 2021: viola e tabacco al naso; tannino levigato, sorso saporito, fresco, agrumato e speziato.
Istine – Vigna Casanova dell’Aia 2021: floreale al naso con una sottile ed intensa nota di cardamomo; il tannino è levigato, il sorso è fruttato ed agrumato, speziato e piacevole. L’ho conosciuto puledro, ora è un cavallo di gran razza!
Riecine – Vigna Gittori 2021: molto tipico al naso; sorso asciutto, ma fresco, fruttato, agrumato e speziato.
Castello di Ama – San Lorenzo 2020: floreale al naso; sorso agrumato, piacevole, speziato; tannini setosi. Grande aderenza alla tipicità.
Castello Vicchiomaggio – Le Bolle 2020: intensamente floreale al naso; tannino levigato, sorso piacevole, saporito e speziato.
Cecchi – Valore di Famiglia 2020: naso complesso con profumi di ciliegia, viola e tabacco; sorso asciutto, fresco, fruttato ed agrumato; chiusura speziata.
Conti Capponi – Villa Calcinaia Vigna La Fornace 2020: complessità e tradizione al naso; sorso fresco, saporito, asciutto e speziato.
Dievole – Vigna Sessina 2020: molto floreale al naso; saporito, asciutto e fresco al palato, chiusura speziata.
Fattoria di Valiano – 6.38 2020: inizialmente un po’ muto al naso, poi fruttato e balsamico; il tannino è levigato, sorso saporito, piacevole e fresco.
Ricasoli – Castello di Brolio 2020: al naso offre profumi floreali e note balsamiche; tannino levigato, comunque saporito, fresco e speziato.
Ruffino – Riserva Ducale Oro 2020: fra i più aderenti alla tradizione, ha un naso complesso tra floreale, frutta rossa e note balsamiche; al palato porta un tannino levigato, è saporito, fresco e speziato.
Salone Degustazione
Chianti Classico DOCG Riserva
A differenza degli altri anni, ho trovato le Riserva meno “stanche” e più fresche.
Lanciola/Le Masse di Greve – Le Masse di Greve 2018: intensamente floreale al naso; saporito, asciutto, scorrevole, speziato e molto equilibrato al palato.
Tenuta Villa Trasqua – Fanatico 2018: floreale di viola e giaggiolo al naso; tannini risolti, anziché un po’ asciutto; comunque scorrevole, e speziato; equilibrato.
Cantina Tuscania – Effige Nera 2018: floreale e balsamico al naso; al palato porta buoni sapori di frutta rossa ed arancia sanguinella; è fresco, sapido e speziato.
Pieve di Campoli – Cortine 2018: molto variegato al naso con profumi floreali ed agrumi; sorso saporito, asciutto, fresco, speziato e molto, scorrevole.
Scheggiolla – Riserva 2017 profumi di ciliegia, rose e giaggiolo; sapori di frutta rossa e rabarbaro, ha ancora un tannino ben deciso, comunque fresco e speziato.
Casa Sola – Riserva 2018: intense note di frutta rossa e nera; al palato è asciutto ed ha un tannino ancora importante; è comunque saporito, fresco e speziato.
Castell’in Villa – Riserva 2017: all’olfattiva è molto aderente alla tradizione della denominazione e del casato; asciutto e tannico al palato, finché non arriva una decisa freschezza; chiude con una piacevole speziatura.
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