di Antonio Di Spirito
Alla fine della prima giornata di assaggi, o al massimo durante la seconda giornata dell’Anteprima Sagrantino, che si è tenuta tra il 24 ed il 26 maggio a Montefalco, molti produttori hanno fatto, a me e ad altri colleghi: “Come è andata? Come avete trovato quest’annata?”. Si intuisce subito che queste domande, che sembrano di circostanza, sono dettate, invece, dalla trepidazione e dalla speranza di avere un conforto da parte della stampa di settore e degli appassionati che il percorso innovativo intrapreso da qualche anno stia andando nella direzione giusta e comincia a dare dei risultati tangibili.
Approccio giusto e molto bello, ma, al contempo bisognava registrare l’atteggiamento dissonante di alcuni colleghi stranieri, ma anche italiani, che emettevano giudizi tranchant, definendo il Sagrantino un vino muscolare, tannico e pieno di durezze. Per fortuna quelle sentenze sono state emesse lontano dalle orecchie dei produttori trepidanti!
Spesso quelle persone, abbiamo scoperto, erano a Montefalco per la prima o, al massimo, per la seconda volta e neanche hanno frequentato più di tanto la sala consiliare: hanno preferito le visite in cantina.
Qualche riflessione va fatta e, magari, a vari livelli, ma da tutti.
1- Innanzitutto il sagrantino (ma anche l’aglianico e tanti altri vini italiani) non va MAI giudicato con lo stesso metro utilizzato dagli “enofighetti” quando degustano “pinot noir” o qualche surrogato simile! Ogni vino va contestualizzato e, quindi, valutato in base al territorio d’origine, alla sua aderenza alla tipicità; MAI in base alle proprie preferenze.
2- Quando si va ad una Anteprima, specialmente le prime volte, non bisogna abbandonarsi a dare giudizi di carattere generale sul comparto di quel vino; ti manca l’elemento essenziale: il termine di paragone costituito dagli anni precedenti. Non basta dar fondo alle nozioni apprese con l’enografia dei corsi di avvicinamento al vino o sui libri di storia. E, allora, limitati a fare ciò che sai fare bene (spero): descrivi ciò che hai nel calice; sperando che non sia coca cola!
3- Per quanto riguarda la struttura di un vino, la sua consistenza e la sua eventuale piacevolezza, beh … qualche informazione l’avrai raccolta, qualche assaggio l’avrai fatto; non puoi farti sorprendere dal primo assaggio che fai a Montefalco!
La ragione per cui viene proposta questa annata (non ancora pronta) sta nel fatto che il disciplinare prevede ancora questi tempi; ma non è un caso che del Sagrantino attualmente in commercio si trovi solo fino all’annata 2016. La 2018 deve ancora finire il suo ciclo di affinamento. Va ricordato che molti erano “campioni di botte”.
Estremizzazioni e sfoghi a parte, bisogna ricordare alcune cose prima di raccontare l’Anteprima.
Fino agli anni ’70 del secolo scorso il Sagrantino veniva prodotto in tre versioni: amabile, dolce e passito; forse per questo era allevato con una particolare forma di spalliera, detta “palmetta”; di fatto, come vino di consumo, gli veniva preferito il Montefalco rosso, vino a base sangiovese meno complicato e più pronto.
Poi arrivò Arnaldo Caprai e, con caparbietà, tanti investimenti e tanta ricerca, “inventò” il Sagrantino in purezza.
Dai primi tentativi ad oggi la differenza è abissale; ancora nei primi anni del 2000 quel vino si tagliava a fette per quanto era denso e, spesso, era un vino didattico (insieme al raboso ed al tazzelenghe) per far capire il concetto di tannino.
Già conoscevo il sagrantino, ma dal 2012 sono venuto assiduamente ogni anno, quando si è tenuta l’Anteprima; in forza di questa frequentazione, posso testimoniare la continua evoluzione di questo vino verso una versione più alleggerita, più scorrevole ed elegante, senza perdere le caratteristiche peculiari del vitigno, né personalità.
Quella di quest’anno, la prima della presidenza di Giampaolo Tabarrini, rispecchia un po’ il carattere del personaggio; ogni attività è stata organizzata con creatività e fantasia; abbiamo respirato tutti un po’ della sua “leggera follia” (cit. L. Battisti).
Con una App sul telefonino ognuno poteva prenotare le proprie attività di degustazione, le visite in cantina o, addirittura, qualche ora in SALA RI-CREAZIONE nel Chiostro di S. Agostino, dove c’erano biliardini e flipper; poi in tilt c’è andata spesso l’App, ma non è stato difficile per le ragazze di Miriade & Partners e del Consorzio tornare a carta e penna ed organizzare la raccolta dei giornalisti in tour in una delle tante “Vinopolitana” e riportarci in piazza con una delle numerose navette.
In Sala Consiliare ci aspettavano 47 Sagrantino 2018, 6 Sagrantino Passito 2018 ed oltre a 140 vini di varie annate, ma appena messi in commercio, così suddivisi: 7 Montefalco Bianco, 9 Grechetto, 24 Trebbiano Spoletino, 50 Montefalco Rosso (Riserva comprese), 32 Sagrantino e 18 Sagrantino Passito.
Visti i numeri abbastanza consistenti, non si capisce perché l’evento si chiami ancora “Anteprima Sagrantino” e non, più propriamente, “Anteprima Montefalco”.
Ed ora passiamo finalmente ai vini.
Le cronache ci dicono che l’annata 2018 è stata mediamente fresca, senza mai raggiungere temperature estreme, anzi, fresche verso la fine della stagione, compresa qualche pioggia e buona ventilazione; condizioni climatiche ideali per un’uva a maturazione tardiva: i vignaioli hanno potuto portare in cantina uve sane, con buona maturazione fenolica ed ottimi livelli di acidità.
L’annata 2018, giudicata quest’anno da Giancarlo Gariglio, curatore Guida Slowine, e Giampiero Cordero, sommelier del ristorante stella Michelin “Il Centro” di Priocca, è stata valutata “annata a 4 stelle – annata pregevole”, con un punteggio di 92 centesimi.
Montefalco Sagrantino DOCG
Vale la pena ricordare che l’annata in degustazione, la 2018, se pure avesse finito l’elevazione in legno, deve ancora svolgere l’affinamento in bottiglia; quindi, son quasi tutti campioni di botte.
Troviamo quasi in tutti una nota verde tipica delle annate fresche, note balsamiche, profumi e sapori fruttati, una scorrevolezza di beva. Naturalmente ritroviamo qualche spigolosità che si aggiusterà con l’affinamento.
La mia selezione.
Adanti – Arquata 2018
frutta nera, una spolverata di caffè, foglia di lauro; fresco e saporito in bocca, tannini levigato, speziato, lungo.
Agricola Mevante – Montefalco Sagrantino 2018
frutta nera e note iodate e balsamiche; sorso saporito, fruttato, tannino ancora aggressivo, sapido, iodato, lungo.
Antonelli San Marco – Chiusa di Pannone 2018
Frutta nera e note balsamiche; sorso saporito, fresco, tannico, levigato, speziato.
Arnaldo Caprai – Collepiano 2018
More, mirtilli e note iodate al naso; sorso saporito, tannico, speziato, pepato, fresco.
Benedetti & Grigi – Dioniso 2018
Profumi di frutta nera, note fumé e balsamiche; saporito al palato, con tannini levigati; è fresco, speziato ed armonico.
Bocale – Montefalco Sagrantino 2018
Fra i più pronti, offre profumi di frutta nera, tabacco e note iodate; in bocca è fruttato, ha tannini poderosi, ma levigati; è speziato, lungo, fresco ed armonico.
Cocco Ilaria – Phonsano 2018
Ha profumi di frutta nera e note iodate; al palato è saporito, fruttato, un po’ grippante, ma sapido e lungo.
Colle Ciocco – Montefalco Sagrantino 2018
Corredo olfattivo composito con frutta nera, tabacco e note iodate; sorso fruttato e strutturato, ha tannini poderosi, ma levigati; è speziato, lungo e fresco ed armonico.
Colpetrone – Montefalco Sagrantino 2018
frutta nera, grafite e note balsamiche al naso; sorso saporito, un po’ astringente, fresco, speziato e pepato.
Di Filippo – Etnico 2018
Ha profumi di frutta nera, grafite e note iodate; sorso succoso e saporito, fresco e speziato, il tannino è levigato.
Fattoria Colsanto – Montefalco Sagrantino 2018
Profumi fruttati, con lauro e iodio; il tannino è levigato, ma da affinare; sorso speziato, fresco, lungo e saporito.
Fattoria Le Mura Saracene – Goretti – Montefalco Sagrantino 2018
Compatto al naso, si avverte qualche nota fruttata ed affumicata; ha tannini imponenti, ma dolci, asciutti e levigati, note fruttate e sapide; armonico e fresco.
La Fonte – Collepoppo 2018
Naso inizialmente disturbato, ma poi si apre ed offre frutta nera e note balsamiche; il tannino è levigato, sorso saporito, fresco e speziato.
Le Cimate – Montefalco Sagrantino 2018
Le note fruttate sono accompagnate da note affumicate e balsamiche; tannino levigato, sorso fresco, saporito e speziato.
Lungarotti – Montefalco Sagrantino 2018
Vino compatto, emana profumi di frutta nera, con note cioccolatose e balsamiche; sorso tannico, fruttato, fresco e speziato.
Montioni – Ma.Gia 2018
Frutta nera e refolo balsamico al naso; il tannino e ancora un po’ polveroso, ma dolce; il sorso è fresco e saporito.
Moretti Omero – Montefalco Sagrantino 2018
Vino che gioca su note mature di frutta nera e cioccolato, ma con una bevibilità scorrevole; saporito e speziato; ha tannino levigato, è compatto, fresco ed armonico.
Pardi – Montefalco Sagrantino 2018
I profumi di frutta nera sono accompagnati da note di grafite e note balsamiche; sorso saporito, un po’ astringente, ma fresco, speziato e pepato.
Perticaia – Montefalco Sagrantino 2018
Profumi di frutta nera e note minerali e iodate; sorso saporito, fruttato e sapido; il tannino si avverte solo prima della lunga chiusura.
Raina – Le Pretelle 2018
Frutta nera, grafite e refoli balsamici invadono il naso; tannino imponente, sorso saporito, speziato e fresco
Romanelli – Terra Cupa 2018
Mirtilli, more e note iodate a naso; tannino polveroso, ma il sorso è fruttato, ha buona freschezza e chiude con una nota amaricante.
Scacciadiavoli – Montefalco Sagrantino 2018
Ha profumi molto freschi e balsamici, le note di frutta nera sono accompagnate da profumi di lauro; il tannino è levigato; sorso molto fresco e saporito.
Tabarrini – Campo alla Cerqua 2018
Ho sempre pensato che sia il più raffinato dei tre cru aziendali, il più equilibrato; i profumi di frutti neri e rossi di bosco, sono accompagnati da note di lauro e grafite; il sorso è fresco, tannico a tratti graffiante, speziato ed amaricante.
Tenuta Bellafonte – Collenottolo 2018
Olfattiva ampia con mirtilli, ribes, tabacco e note balsamiche; sorso saporito e fresco, il tannino è levigato, chiusura speziata e pepata.
Tenuta Castelbuono – Lunelli – Carapace 2018
Notevole pulizia olfattiva con piccoli frutti neri, note balsamiche e di china; sorso saporito e speziato, tannino ancora polveroso, ma dolce; acidità e speziatura ricompongono un sorso non materico, scorrevole, abbastanza elegante.
Tenuta di Saragano – Saragano 2018
Molto fruttato al naso con note iodate e balsamiche; al palato si ritrovano i sapori fruttati promessi al naso; il tannino è incisivo, ma freschezza e sapidità lo compensano fino alla chiusura.
Terre de la Custodia – Maior 2018
Piuttosto austero al naso, ma si apprezzano profumi di mirtilli, more e leggera foglia di lauro; sorso fruttato, speziato e molto tannico; ha buona freschezza e sapori nitidi.
Terre San Felice – Vinum Dei 2018
Profumi di piccoli frutti neri, note chinate e balsamiche; tannino deciso, ma levigato, buona freschezza e sapidità; speziatura fine in chiusura.
Tudernum – Fidenzio 2018
Profumi di rosa, more e note balsamiche; tannino levigato, sorso saporito, fresco e speziato.
Valdangius – Fortunato 2018
Compatto, fruttato, appena un po’ balsamico; fruttato e fresco al palato, pulito e saporito, ha tannini levigati; ottima speziatura in chiusura.
Montefalco Sagrantino DOCG Passito
Pochi i campioni in degustazione e non proprio all’altezza qualitativa delle ultime annate. Pur essendo vini corretti e privi di difetti, manca la fragranza, la rotondità e la profondità cui eravamo abituati. Probabilmente miglioreranno col tempo; per ora sono piacevoli solo per il residuo zuccherino.
COLLE MORA – Il Curato 2018
Profumi fruttati e balsamici; è uno dei pochissimi ad aver trovato già un equilibrio tra dolcezza e tannicità; buona la freschezza e la speziatura.
LA FONTE 2018
Naso ricco di frutta rossa e nera, note iodate; il tannino è avvolgente, buona la speziatura, manca un pizzico di freschezza.
LA VENERANDA 2018
Profuma di piccoli frutti neri e note balsamiche; il sorso è dolce, piacevole, molto tannico e speziato.
ROMANELLI – Cocrè 2018
Un altro esemplare abbastanza pronto con una olfattiva ampia: si apprezzano mirtilli e more sciroppate, erbe aromatiche appassite, note balsamiche e iodate; i tannini sono molto dolci, il sorso è avvolgente, fresco e piacevole.
SCACCIADIAVOLI – 2018
Molto compatto, profuma di frutta nera; il tannino è ancora un po’ polveroso; abbastanza fresco, saporito e speziato, in cerca di equilibrio.
VALDANGIUS – Angelina 2018
Naso fruttato e balsamico; molto tannico al palato, la parte dolce non assorbe l’astringenza di un tannino in ritardo; è, comunque fresco e speziato.
Montefalco Rosso DOC e Montefalco Rosso DOC Riserva
Era il vino della tradizione Montefalchese: 60-80 % di sangiovese, dal 10% al 25% di sagrantino e la possibilità di aggiungere altre uve a bacca rossa consentite in Umbria.
Vino sicuramente meno impegnativo e meno complesso del fratello maggiore; molto più versatile negli abbinamenti anche nella versione Riserva. Pur essendo della stessa annata, o addirittura più giovane, è già godibile, perché ha bisogno di meno tempo per maturare appieno.
La mia selezione
Tabarrini – Boccatone 2017
Profumi di viola, frutta rossa, note balsamiche e fumé; sorso fruttato, saporito, fresco, scorrevole e speziato; ha un ottimo tannino ed un grande equilibrio.
Dionigi – Riserva 2016
Profumi di ciliegia e note balsamiche; tannino levigato, il sorso è saporito ed asciutto, sapido e speziato.
Di Filippo – Montefalco Rosso 2019
Intensi profumi di ciliegia, giglio viola e foglia di lauro; sorso saporito, fresco, asciutto, ha un buon tannino.
Colpetrone – Montefalco Rosso 2018
Frutta rossa e giglio viola al naso; sorso asciutto, levigato, fresco e speziato.
Colle Mora – Cor de Muro Riserva 2018
Note fruttate e minerali al naso; sorso saporito, fresco ed asciutto; il tannino è ben levigato.
Colle Ciocco – Montefalco Rosso 2018
Profumi di ciliegia e note terziarie di tabacco e nota fumé; sapori freschi di ciclamino, il tannino è levigato, buona la speziatura in chiusura.
Cocco Ilaria – Camorata 2018
Molto fruttato al naso con profumi di ciliegia; ha un tannino importante ed asciutto, ma con la freschezza si apprezzano buoni sapori e speziatura.
Briziarelli – Rosso Mattone Riserva 2018
Olfattiva ampia con note floreali di rose e fruttate di ciliegia ed un refolo balsamico; il sorso è saporito e fresco, il tannino è levigato; chiude una leggera speziatura.
Bocale – Montefalco Rosso 2019
Vino molto espressivo al naso con profumi di ciliegia, lauro e note balsamiche; molto fruttato al palato, il tannino è in affinamento; sorso scorrevole e speziato in chiusura.
Benedetti & Grigi – Estia Riserva 2018
Caratteri preminenti del sangiovese, con profumi di ciliegia e viola; sorso saporito, fresco ed asciutto, tannino levigato; speziatura fine in chiusura.
Moretti Omero – Faccia Tosta Riserva 2018
“Nomen Omen”; in alternativa, si poteva chiamare “Scanzonato”. A tratti austero e complesso, ma scorrevole e piacevole.
Tenuta Castelbuono – LuneIli – Lampante Riserva 2018
Espressivo, ma composto al naso con note fruttate, balsamiche e lauro; i tannini sono molto presenti, ma dolci; il sorso è fresco, scorrevole e speziato.
Arnaldo Caprai – Montefalco Rosso 2019
Olfattiva composita con profumi di frutta rossa, note balsamiche e iodate; ottima struttura, ha tannini levigati, piacevole nota amaricante in chiusura.
Antonelli San Marco – Riserva 2018
Profuma di viola frutta rossa e note minerali; sorso asciutto, ha buoni sapori, è fresco ed offre una leggera speziatura in chiusura.
Agricola Mevante – Montefalco Rosso 2019
Vino floreale, ma con tanta frutta rossa e note minerali; il sorso è molto fresco e sapido, ha un buon tannino ed una leggera speziatura in chiusura.
Adanti – Riserva 2015
Ventaglio olfattivo ampio con ciliegie, melograno, lauro e note balsamiche; il sorso è saporito, ha un ottimo tannino, è asciutto, vibrante, scorrevole.
Montefalco Grechetto DOC
Il grechetto è il vino bianco della tradizione umbra; un po’ come il sangiovese in Toscana o l’aglianico in Campania. E’ il vino che, addirittura, veniva preferito per accompagnare il pranzo domenicale a base di animali da cortile. E’ migliorato molto negli ultimi anni, ma soffre molto la preferenza per i rossi o la concorrenza del più gettonato trebbiano spoletino. Molto pochi i campioni in degustazione; queste le mie scelte.
Scacciadiavoli – Grechetto 2021
Profumi di frutta gialla e pera; il sorso è fresco, speziato, fruttato e lungo.
Tenuta di Saragano – Montachiello 2018
Tipici profumi del vitigno; sorso fresco, speziato, fruttato, leggermente tannico e lungo.
La Veneranda – Grechetto 2021
I profumi di frutta gialla sono accompagnati da erbe aromatiche; il sorso è speziato, quasi tannico e fresco.
Pardi – Grechetto 2021
Un po’ più evoluto rispetto alla media: insieme alla frutta gialla si colgono note di tabacco verde; è fruttato, fresco, offre spezie fini ed è leggermente tannico.
Antonelli San Marco – Grechetto 2021
Uno dei più classici e costanti nel tempo. Offre profumi di lavanda e frutta gialla; il sorso è fresco, fruttato, scorrevole, speziato.
Trebbiano Spoletino DOC
Ed eccoci a sua maestà lo Spoletino! Riscoperto da pochi anni (era un vino che solo in pochi si godevano) si è affermato subito ed in maniera contagiosa. Piace la sua aromaticità, la sua consistenza, la notevole acidità e, se invecchiato (come invecchia bene!), assume tonalità esotiche e minerali molto intense e piacevoli.
Antonelli San Marco – Trebium 2021
Fermentazione, breve macerazione e sosta sui lieviti in botti grandi. Leggero profumo di tiglio e frutta gialla; il sorso è fruttato, sapido, fresco, avvolgente e speziato.
Benedetti & Grigi – Trebbiano Spoletino 2020
Profumi di tiglio ed erbe aromatiche; sorso fresco, speziato, sapido, piacevole e lungo.
Bocale – Trebbiano Spoletino 2021
Profumi di tiglio ed erbe aromatiche appassite; sorso piacevole, fresco, speziato, fruttato, lungo ed appagante
Colle Uncinano – Trebbiano Spoletino 2021
Non molto aromatico, profuma di frutta gialla; è fresco sapido, fruttato e speziato.
La Thadee – Fijoa 2021
Quest’azienda produce vari cru da questo vitigno. Il Fijoa è floreale e profuma di frutta gialla; il sorso è sapido, fresco, speziato e leggermente effervescente.
Perticaia – Trebbiano Spoletino 2021
Olfattiva che gioca su note di tiglio e di tabacco; il sorso è vibrante di speziatura, sapidità e freschezza.
Terre San Felice – Trebbiano Spoletino 2021
Al naso offre intense note di frutta gialla; il sorso è consistente, speziato, fresco, sapido e lungo.
Valdangius – Campo de Pico 2020
Molto ricco al naso con profumi di tiglio, lavanda e tabacco; il sorso è fresco, sapido, speziato e persistente.
Tenuta Bellafonte – Sperella 2020 Montefalco Bianco DOC
Non ricade nella Spoleto DOC perché i vigneti sono a Bevagna. Vino di ottima fattura, profuma di tiglio, tabacco, agrumi ed una leggera nota fumé; il sorso è fresco, offre tanta frutta esotica, è sapido e speziato.
Le Cimate – Meliade 2020 Trebbiano Spoletino DOC Passito
Olfattiva davvero ricca con frutti canditi, mandarino e datteri; il sorso ha buona freschezza, regala sapori di frutta stramatura, ma gradevole; è piacevole ed ha una nota amaricante in chiusura.
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