di Fabiola Pulieri
foto di Pierpaolo Metelli
Degustazioni di olio, arte, paesaggio, cultura, religione, cucina, territorio, novità e scoperta sono tutte componenti che autonomamente vivono separate l’una dall’altra ma se stanno insieme creano un’esperienza unica e ricca di emozioni che è l’oleoturismo. E in questo settore l’Umbria, cuore verde d’Italia e regione famosa per la sua bellezza, la sua storia e la sua cultura enogastronomica è indubbiamente la prima in assoluto ad aver interpretato questo nuovo settore del turismo dedicato all’olio evo di qualità in maniera esemplare.
È quanto accaduto proprio durante l’Anteprima olio Evo Dop Umbria 2024 grazie alla collaborazione del Comune di Bettona, Camera di Commercio Umbria, 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Strade dell’Olio e del Vino dell’Umbria, produttori, chef e professionisti della comunicazione che insieme hanno reso eccezionale la promozione delle 5 Dop di olio evo dell’Umbria annata 2023/2024 in una esperienza unica, veramente centrata, completa, in un contesto di unione di intenti, una “rete territoriale” che si può definire realmente oleoturistica.
L’iniziativa dedicata alla presentazione della nuova annata Dop Umbria, giunta alla sua terza edizione, è da sempre rivolta a giornalisti, chef e operatori di settore che quest’anno hanno preso parte ad un intenso programma di due giorni incentrato sull’assaggio e la conoscenza dell’olio Dop umbro in compagnia di esperti e produttori, proseguito con due educational tour alla scoperta dell’Umbria dell’olio, della biodiversità, dei Siti Unesco e del Perugino.
Si parla tanto di oleoturismo e tutti lo identificano con la degustazione di olio evo o con la visita in frantoio o nell’azienda che lo produce, ma l’oleoturismo è molto di più, è un’esperienza più ampia che crea emozioni e sviluppa un senso di appartenenza al territorio che si visita e dal quale se ne viene letteralmente “rapiti”. Immergersi in un contesto di cui l’olio evo è parte trainante significa memorizzare l’essenza intrinseca dei luoghi visitati ricchi di storia, di vita vissuta, di tradizioni, di abitudini e nutrirsi di profumi, sensazioni ed emozioni che restano nei ricordi e nell’animo dei turisti. Viaggiare oggi non è più semplicemente recarsi dall’altra parte del globo per vedere luoghi sconosciuti, ma è sinonimo di viaggio interiore, di ricerca di esperienze innovative in ambiti diversificati che vanno dalla natura al cibo, dallo sport all’arte, alla scoperta di luoghi fuori dai circuiti turistici classici e molto frequentati per vivere situazioni uniche, inaspettate e fuse con la quotidianità degli abitanti del posto. Insomma esperienze che fanno gridare: “wow, che meraviglia!”
Ebbene l’esperienza vissuta durante l’Anteprima olio evo Dop Umbria 2024 è stata senz’altro questo e anche di più! Il primo giorno è iniziato all’insegna della scoperta del borgo di Bettona a pochi chilometri da Perugia e dal Lago Trasimeno. Una visita alla Chiesa e al centro storico, una passeggiata tra i vicoletti dove spiccano sulle porte e le finestre le borsette colorate realizzate all’uncinetto dalle signore del Borgo e poi dritti verso la Porta Vittorio Emanuele per affacciarsi al balcone sull’Umbria e ammirare lo spettacolare panorama sulla vallata.
L’olio extravergine d’oliva umbro è rinomato per la sua alta qualità e il suo sapore unico e non è mancata la visita a tre frantoi di altrettanti rinomati produttori della zona: Graziano Decimi, Giulio Mannelli e i fratelli Ercolanetti. Tutti hanno raccontato le loro storie, la bellezza e le difficoltà che riscontrano in ogni raccolta, gli imprevisti da fronteggiare durante la frangitura e le scelte che ciascuno fa in base alla propria filosofia produttiva e al risultato che vuole ottenere, mettendo in luce le differenze e le caratteristiche di ogni olio e di ogni produttore. Una concreta immersione nel mondo dell’olio evo di qualità e nella gestione quotidiana di un’azienda agricola, il resoconto di un lavoro che richiede un anno di attenzione e devozione alla propria terra per vedere alla fine i frutti sigillati in una bottiglia preziosa. Come preziosa è stata la visita alla splendida Villa Boccaglione, in pieno restauro, che presto tornerà ai fasti di un tempo e ai suoi enigmatici giardini.
Nel pomeriggio l’assaggio dell’Anteprima delle 5 Dop umbre nella Pinacoteca del Comune di Bettona, tutti intorno ad un tavolo circondati da opere d’arte meravigliose, tra le quali il “Sant’Antonio da Padova” e la “Madonna della Misericordia con i Santi Stefano, Girolamo e committenti” entrambe del Perugino, ha destato stupore e gioia per la bellezza del contesto ma ha anche confermato che l’olio delle Dop umbre è di altissima qualità…e non era affatto scontato date le difficoltà dell’annata appena trascorsa! Ha messo in luce i punti dolenti della campagna olearia proprio la conferenza di presentazione dell’annata 2023/24 che si è svolta nella Sala del Consiglio del Comune di Bettona con la partecipazione della Camera di Commercio dell’Umbria, del Sindaco di Bettona, di Sviluppumbria della 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria di due Capi Panel “Premio Oro Verde dell’Umbria” e dell’Assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria.
Oleoturismo è fare rete nel territorio e questo vale anche a tavola anzi il cibo è l’unione perfetta di ingredienti tipici con l’olio evo di qualità per valorizzare le materie prime e renderle eccezionali e proprio grazie alle capacità creative degli chef che le sanno sfruttare al meglio la prima giornata è terminata con una cena oleocentrica ad otto mani che ha visto protagonista sempre l’olio evo, declinato in quattro modi diversi da quattro chef umbri pronti ad esaltarne le caratteristiche per valorizzare il loro territorio: Ada Stifani del Ristorante Ada Gourmet di Perugia (una Stella Michelin), Fabio Cappiello del Ristorante Vespasia di Norcia (una Stella Michelin e Stella Verde Michelin), Lorenzo Cantoni chef dell’olio presso il ristorante Il Frantoio di Assisi (che proprio in questi giorni è diventato il nuovo chef del Vocabolo Moscatelli) e Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago, questi ultimi due ristoranti segnalati dalla Guida Michelin.
Se di oleoturismo si vuol parlare le bellezze del territorio bisogna scovare e il secondo giorno in Umbria è proseguito per qualcuno sull’asse Assisi – Spoleto alla scoperta dei tesori artistici mentre per altri alla scoperta dei tesori della natura. In questo secondo caso, itinerario che ho seguito personalmente, ci si è spostati sul Lago Trasimeno passando per Panicale dove è stato possibile far visita alla Chiesa di San Sebastiano, luogo in cui è conservato l’affresco del “Martirio di San Sebastiano” di Pietro Vannucci detto “Il Perugino” e poi a San Feliciano dove grazie alla cooperativa dei Pescatori si è raggiunta tutti insieme, con le loro barche, l’Isola Polvese per vedere l’uliveto secolare di varietà Dolce Agogia. Piante centenarie accarezzate dal vento e circondate dall’acqua, un paesaggio al contrario, ormai abbandonato perché l’isola è disabitata ma protetto perché fuori dal circuito turistico abituale che si scatena solo nei mesi estivi. L’oleoturismo è anche questo: è una ricchezza destagionalizzata.
Prima che il vento si alzasse troppo e rendesse difficile il rientro con la barca dei pescatori, si è tornati sulla terra ferma a San Feliciano per appurare che la filiera del pescato è vita per chi lo fa di mestiere ed è sana e gustosa per chi ha il piacere di assaporarla. La bellissima esperienza oleoturistica si è infatti conclusa con un pranzo nella Taverna dei Pescatori a base di pesce di lago ovviamente pescato dalla cooperativa e cucinato come un tempo, secondo la tradizione locale, con l’aggiunta di un filo d’olio COP della Cooperativa Olio Pozzolese.
Tutto il territorio intorno al Lago Trasimeno è stato protagonista in due giorni dedicati all’olio evo di qualità e alle unicità che solo la tradizione e la storia di luoghi e persone possono esprimere. La mia conclusione è che questo è oleoturismo e in Umbria è un’esperienza coinvolgente e affascinante che permette ai visitatori di immergersi nella tradizione e nella cultura, non solo gastronomica, di questa regione a 360 gradi. Gli amanti della bellezza e del buon cibo, non possono perdersi un viaggio in Umbria per scoprirne l’accoglienza e il magico mondo del suo olio extravergine d’oliva di qualità. Grande merito alle Strade dell’olio Dop Umbria che da oltre 25 anni, con Frantoi Aperti prima e con l’Anteprima olio Dop Umbria poi, portano centinaia di giovani e migliaia di persone a conoscere e apprezzare “luoghi inconsueti dell’Umbria, Abbazie, Castelli o Dimore Storiche animandoli con brunch, musica e installazioni di arte contemporanea” come ha più volte sottolineato Paolo Morbidoni, Presidente di una “Associazione che lavora in sinergia con tutti i soggetti che a vario titolo ruotano intorno all’olio evo per dare valore a questo prodotto