di Antonio Di Spirito
Dopo oltre una settimana di tutti i sangiovese che la Toscana ci ha offerto nella lunga serie di Anteprime, non potevamo non approfittare di tre giornate di “defaticamento palatale” offerte dal Consorzio Tutela Vini Montefalco ed assaggiare la nuova annata del Montefalco Sagrantino.
Si inizia con dei tour in cantina, dove si può assaggiare l’intera produzione delle aziende visitate.
In questa fase ci si può creare una esperienza “storica” propedeutica alla degustazione tecnica dell’annata in presentazione.
Nel convegno che si è svolto nel Complesso Museale San Francesco, l’enologo Stefano Chioccioli ha tracciato le caratteristiche più importanti dell’annata 2014.
L’estate è stata fredda e piovosa annata; la gestione agronomica dei vigneti ha, quindi, presentato notevoli difficoltà.
In compenso, l’andamento meteorologico favorevole avuto nel periodo della maturazione, continuato poi durante il periodo di vendemmia, ha portato i grappoli salvati ad una perfetta maturazione con un’ottima qualità dell’uva, seppur con un minor grado zuccherino.
La produzione totale italiana ebbe un calo stimato intorno all’11%. L’Umbria, invece, aveva registrato un +16%.
“Un’annata sfidante che si è poi rivelata pregevole, con vini morbidi, succosi e lunghi, secondo alcuni tecnici ancora in valutazione” spiega Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco
Rivedendo i miei post degli anni precedenti, si può parlare di “trend” qualitativo in costante ascesa.
Se poi consideriamo le grosse difficoltà incontrate nel 2014 a causa dell’andamento climatico, allora si può affermare che i miglioramenti delle pratiche colturali e di cantina sono consolidati.
Unico neo è legato alle disposizioni del disciplinare che prevede di immettere sul mercato vini non pronti; la maggior parte dei campioni in assaggio avevano si e no 15 giorni di affinamento di bottiglia.
Capisco che ci sarebbe un’annata di fermo commerciale e, successivamente negli anni, un anno di “immobilizzo” in più che creerebbe ragioni di spazi e di recipienti; ma il tannino ne gioverebbe e cadrebbero tanti luoghi comuni sul tannino troppo potente ed astringente del Sagrantino.
In effetti abbiamo potuto constatare che quasi tutti i Sagrantino, eccetto qualcuno molto austero, presentano profumi floreali, fruttati, con note di ciliegie, amarena, prugna, talvolta in confettura, accompagnate da erbe officinali, macchia mediterranea, spezie fresche con qualche inserimento erbaceo gradevole. La lunga permanenza in legno, si manifesta molto distinta a volte con note di foglia di noce, altre volte con note balsamiche e mentolate. La nota alcolica è equilibrata e ben integrata all’acidità, mentre i tannini, spesso bilanciati ed decisi, in qualche caso sono potenti ed un pò astringenti; mai, però, invasivi, non monopolizzano il sorso; la succosità del frutto e la speziatura allentano la morsa e rendono molto piacevole e saporito il sorso.
In qualche caso, il vino sembrava “magro”, rispetto ai Sagrantino potenti, corposi e materici cui siamo abituati. E quella magrezza conferisce al sorso una maggiore scorrevolezza, agilità ed eleganza.
Ed ora passiamo agli assaggi; nella Sala Consiliare del Comune di Montefalco è stata allestita una sala degustazione per la stampa; sono stati serviti 43 Montefalco Sagrantino DOCG 2014 e 6 Montefalco Sagrantino Passito DOCG 2014 eoltre a 25 Sagrantino e 4 Passito Vintage 2014.
I miei migliori assaggi:
Montefalco Sagrantino DOCG 2014
Arnaldo Caprai –25 Anni: polvere di caffè e spezie fini
F.lli Pardi: tannino levigato e ottima speziatura
Villa Mongalli – Della Cima: gran tannino, piacevole, succoso, scorrevole
Bocale: note di carrube e sorso elegante;
Scacciadiavoli: avvolgente, speziato, elegante;
Adanti: note di carrube; scorrevole, elegante;
Benedetti&Grigi: note minerali; speziato, avvolgente, chiusura iodata;
Colle Ciocco: succoso e speziato;
Valdangius – Fortunato; succoso, saporito e speziato;
Fattoria Colsanto: floreale, scorrevole, speziato e succoso;
Còlpetrone – Tenute del Cerro: note di carrube, succoso;
Antonelli: gran tannino, saporito, scorrevole;
Di Filippo – Etnico: confetture di ciliegie, tannino levigato
Perticaia: profumi di carrube, tannino levigato;
Moretti Omero: giustamente tannico, speziato, fresco;
Montioni: austero, succoso, speziato;
Fattoria Colleallodolo – Milziade Antano: profumi di cardamomo; speziato, scorrevole;
Tenuta di Saragano: note minerali, materico, sapido;
Tenuta Bellafonte – Collenottolo foglia di noce; giustamente tannico, speziato;
Tenuta Castelbuono- –Carapace: viola, e piccoli frutti al naso; tannico, speziato, fresco;
Terre de la Custodia: profumi di carrube; tannico, speziato, fresco;
Fattoria le Mura Saracene – Goretti: gran tannino, sapido, scorrevole
Tenuta Alzatura Cecchi – Tenuta Alzatura: floreale, levigato, speziato;
Tabarrini – Colle Grimaldesco: profumi di cardamomo; speziato, scorrevole;
Montefalco Sagrantino Passito DOCG 2014
Napolini: piccoli frutti in confettura, agrumato; tannico, speziato, persistente;
F.lli Pardi: profuma di rosa ed amarene; ampio, avvolgente, fresco, speziato, tannico;
Terre de la Custodia: rosa e piccoli frutti al naso; ampio, avvolgente, fresco, speziato, tannico, rabarbaro;
Colle Ciocco: piccoli frutti passiti, tannico, speziato, fresco, persistente.
Per vedere le precedenti giornate, vai a:
Anteprime Toscane 2018: il report delle denominazioni più piccole
Anteprime Toscane 2018: il Chianti Lovers
Anteprime Toscane 2018: Chianti Classico
Anteprime Toscane 2018: Chianti Classico Collection 2
Anteprime Toscane 2018: Vernaccia di San Gimignano
Anteprime Toscane 2018: Il Nobile di Montepulciano
Anteprime Toscane 2018: Il Brunello di Montalcino
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