di Diana Niglio
Da 25 anni l’Umbria è all’avanguardia nella valorizzazione dell’Olio extra vergine e riconferma la sua leadership di marketing con l’organizzazione di questa Anteprima dell’Olio Dop Umbria, che si è tenuta a Todi nei giorni 6 e 7 febbraio 2023, per la presentazione della nuova annata.
Le due giornate sono state scandite da degustazioni guidate dal Capo Panel Angela Canale, incontri con alcuni dei più rappresentativi Produttori delle 5 aree di produzione, approfondimenti sulle tematiche di marketing con Luigi Caricato della rivista OlioOfficina e visite guidate a frantoi, al Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA ed alla Collezione mondiale di olivi “ Olea Mundi” di Lugnano in Teverina.
I Banchi di assaggio si sono tenuti presso l’Istituto Agrario Ciuffelli-Einaudi di Todi, che è il più antico Istituto agrario di Italia e che forma ogni anno 500 allievi di cui 100 a convitto.
Una cena di valorizzazione dell’Olio è stata preparata a 8 mani da 4 Chef del circuito “Evoo Ambassador”, la rete di 32 tra Ristoranti ed Enoteche in Umbria, creata dalla Strada dell’Olio Dop Umbria, dove trovare una selezione dei migliori olii evo e dei prodotti del territorio. Gli Evoo Ambassador sono i Testimonial della qualità e ambasciatori dell’Olio Dop Umbria.
Gli Chef della serata sono stati:
Filippo Artioli – Trattoria di Oscar, Bevagna;
Giancarlo Polito – Tipico Osteria dei Sensi & Locanda del Capitano, Montone;
Giulio Gigli – UNE Ristorante, Capodacqua di Foligno;
Marco Gubbiotti – Cucinaa, Foligno.
Davanti a circa 80 Ospiti hanno realizzato, presso il Frantoio Potti dei Fratini di Collazzone, capolavori di gusto utilizzando olio umbro evo, dagli antipasti al dolce.
Un tripudio per gli occhi e per il palato.
Ma perché una Anteprima?
Tutti gli interventi di Amministratori e Professionisti del settore sono stati “appassionati”.
Oliveti e olio descritti e vissuti come fortemente caratterizzanti dell’identità culturale e paesaggistica del territorio umbro.
In questi termini si è espresso l’Assessore Regionale all’Agricoltura Roberto Morroni che ha posto anche l’accento sugli investimenti regionali per l’ammodernamento dei frantoi e lo sviluppo rurale anche attraverso l’applicazione della nuova legge sull’Oleoturismo.
L’Umbria è stata, infatti, tra le prime 5 Regioni a recepire la legge sull’OleoTurismo, entrata in vigore a febbraio 2022, che prevede, come per l’Enoturismo, la possibilità di svolgere attività di accoglienza, degustazione, commercializzazione, abbinamento con prodotti agro-alimentari e formazione.
Argomento molto sentito l’Oleoturismo, richiamato in tutti gli interventi.
Per approfondire questo tema si suggerisce l’interessante libro OleoTurismo – Opportunità per Imprese e Territori a cura della giornalista Fabiola Pulieri e di Dario Stefàno (senatore della Repubblica e, in quella veste, promotore della legge sull’OleoTurismo).
E a sottolineare come la cura del paesaggio agricolo – olivicolo, in questo caso, sia fondamentale per la qualità dei prodotti, ma anche e soprattutto per lo stile di vita, vale l’affermazione “E’ dal bello che nasce il Buono” pronunciata da Paolo Morbidoni, Presidente della Strada Olio Dop Umbria, spiegando il perché di questa Anteprima: “Un evento come Anteprima Dop Umbria non celebra, infatti, solo la qualità di un prodotto certificato, ma anche del territorio. Anteprima Dop nasce per spingere fino in fondo questa nuova stagione dell’olio”.
“L’Olio come esperienza culturale, legata all’atto edonistico del mangiare, affinché diventi esperienza da vendere sul mercato turistico e patrimonio di conoscenza di chi cerca qualità del cibo, sostenibile e con spiccate caratteristiche salutistiche”.
Una rivoluzione Culturale dunque dove il termine “culturale” è espresso nella sua accezione più alta cioè il complesso dei beni ambientali e paesaggistici unitamente a quelli di interesse storico, archeologico e artistico.
Condividiamo questa visione e riteniamo che la strada tracciata in Umbria in questi ultimi 25 anni a partire da Frantoi Aperti alla Strada dell’Olio Dop Umbria, dalla creazione proprio 25 anni fa di un ente di certificazione, il Parco 3°, e l’applicazione della legge sull’OleoTurismo, sia la più giusta per attuare la rivoluzione culturale che deve far uscire l’olio da un ambito di mero utilizzo basico da parte del fruitore finale o di dibattito interno agli addetti ai lavori.
Da “Condimento a prodotto culturale” come ha sottolineato Luigi Caricato “…è necessario cambiare il racconto dell’olio, farlo uscire dal tecnicismo, uscire dal recinto senza perdere identità, creare sinergie con altri ambiti culturali, intercettare bisogni. Anche il packaging crea valore ed identità, come la carta degli olii o i Menù oleocentrici per giungere ad opere d’arte come il Terzo Paradiso di Pistoletto nel Bosco FAI di San Francesco ad Assisi”
Sarà interessante seguire Luigi Caricato al prossimo Olio Officina Festival 2023, Condimenti per il palato & la Mente, che si terrà a Milano dal 2 al 4 marzo il cui tema è “L’Olio è progresso”.
L’evoluzione del mercato dell’Olio Evoo passa necessariamente dall’Imparare a raccontare l’Olio, il territorio e la produzione. Lo story telling dell’olio è ancora un tassello da sviluppare a molteplici livelli: Imprenditori, addetti alla vendita e alla ristorazione ma anche le figure professionali del mondo del turismo che sono in contatto diretto con la domanda turistica e che raccontano il territorio
Esistono, e ne citiamo un paio ad esempio, alcune realtà privatistiche impegnate nel Marketing dell’Olio come l’Associazione Culturale Passione ExtraVergine, che ha già organizzato a Bari corsi sul “linguaggi dell’extravergine per il turismo” e a marzo ha in programma un corso per Guida OleoTuristica (www.guidaoleoturistica.it) dedicato ai professionisti del Turismo, o la Fondazione Evoo School di Roma che ha come obiettivo la diffusione della conoscenza dell’Olio Evoo presso consumatori e addetti ai lavori.
Molto ancora si può fare, ma il grande assente ci è ancora sembrata la Scuola pubblica, ma ci riproponiamo un approfondimento.
I Dati della Raccolta 2022
Nonostante la stagione siccitosa e calda, grazie alle provvidenziali piogge di fine agosto, la produzione in Umbria ha fatto registrare un +66% rispetto al 2021; infatti, sono già stati certificati circa 300.000 litri di Olio Dop Umbria in pochi mesi, a fronte di un totale 2021 di 320.000 litri.
L’Olio si presenta con un grande equilibrio delle caratteristiche di base in termini di fruttato, amaro e piccante
Ecco alcuni dei nostri migliori assaggi, fra gli oltre 50 Olii messi a disposizione da 15 Produttori presenti:
Azienda Agricola Decimi www.oliodecimi.it – Bettona; Area di produzione Colli Martani.
Siamo di fronte a un olio “fuoriclasse” curato in ogni dettaglio da Graziano Decimi. Un mini corso di approfondimento sulla cura del territorio della produzione di oli. Ne citeremo solo alcuni.
Il blend si chiama Emozione: note erbacee e di mela verde, armonia tra amaro e piccante: ho adorato il San Felice monovarietale dei Monti Martani che ricorda le erbe di campo appena raccolte con sfumature di carciofo e mandorla; ho molto apprezzato il N°51 Presidio Slow Food un blend a prevalenza Moraiolo e varietà antiche (il nome è dato dalla particella catastale ndr), elegante con note vegetali e un gradevole amaro di mandorla, leggermente pepato.
Marfuga Azienda Agraria www.marfuga.it – Campello sul Clitunno; Area di Produzione Colli Assisi- Spoleto.
Azienda di eccellenza e pluripremiata, pone grande attenzione in tutto il processo produttivo con un attendo occhio al marketing cogliendo le opportunità derivanti dalla cosmesi e da packaging innovativi.
Segnalo l’Affiorante, monocultivar di Moraiolo. Il primo olio della stagione raccolto a mano in anticipo sul grado di maturazione. Gusto deciso di oliva verde, erbaceo con note di mandorla e carciofo. Sembra un olio leggero, ma presenta invece una intensa carica amara e piccante.
Frantoio Gaudenzi di Trevi www.frantoiogaudenzi.it – Trevi; Area di Produzione Colli Assisi Spoleto.
40.000 mila olivi coltivati lungo la cosiddetta Fascia Olivata Assisi-Spoleto, alcuni nell’area dei Monti Martani e fino al Trasimeno.
Segnalo Quinta Luna, che deve il nome al momento della raccolta anticipata dopo la quinta luna dalla fioritura. Un blend molto intenso e profumato, erbaceo ed equilibrato tra amaro e piccante.
E, poi, l’ultimo nato, Casa Lontana, dal nome della antica casa di famiglia posta su un appezzamento in alto sulle colline di Trevi. Moraiolo e una percentuale bassa di frantoio i cultivar utilizzati: sentori di carciofo, mandorla ed erba tagliata, ma anche di menta.
Centumbrie www.centumbrie.com di Magione. Area di Produzione Colli del Trasimeno.
E’ l’Azienda prototipo del progetto di OleoTurismo integrato e che riunisce frantoio, mulino, bar e bistrot. Azienda tendenzialmente plastic free, utilzza la sanza per autoprodurre energia elettrica.
Tra gli ottimi olii assaggiati segnalo il Dolce Agogia, monocultivar antico e leggero, è profumato di oliva e rosmarino. Una piccola produzione ma di grande valore.
Frantoio Suatoni www.ilfrantoio.com di Amelia: Area di Produzione Colli Amerini.
Prima Azienda e Frantoio dell’Amerino ad ottenere la Certificazione Biologica dell’intera filiera. Francesco e Giuditta sono molto attivi in tutte le iniziative del territorio come il progetto “Amerino Tipico”, che raccoglie i “luoghi” e le produzioni dell’Amerino alla ricerca di tipicità e qualità www.amerinotipico.it
Sono anche i Custodi dell’Oliveto Storico Secolare di Rajo.
Il Rajo ci ha conquistato. Olio evoo di Monocultivar Rajo da oliveti autoctoni. Giallo dorato e intenso fruttato con intensi sentori vegetali di pomodoro, mela verde e noce sul finale. Molto curato il packaging che ne esalta la ricercatezza. Lo consigliamo vivamente, da mettere dove volete anche su una patata bollita!
La presentazione dell’Anteprima è stata anche l’occasione per visitare Todi, Amelia e i Frantoi delle aree attraversate. Paesaggi olivati, ordinati e curatissimi.
Aree agricole con prodotti di eccellenza, dai legumi rari come la Fava Cottòra dell’Amerino presidio Slow Food o i salumi ed il maialino dell’Azienda Agricola Tamburini e gli eccellenti vini delle Cantina Sandonna di Giove (TR); poi Cantina Zanchi di Amelia (TR), senza dimenticare i famosi e buonissimi Fichi Girotti di Amelia, rotelle di fichi farciti di frutta secca e pressati.
A completamento di queste due intense giornate vorremmo parlarvi del futuro della olivicoltura che passa dallo studio continuo dei ricercatori del CNR e di 3A-PTA Parco Tecnologico Alimentare dell’Umbria.
A Lugnano in Teverina è stato creato una collezione di oltre 1200 olivi provenienti da ben 23 Paesi olivicoli del Mediterraneo, del Medio Oriente e delle nuove aree di coltivazione. La collezione Olea Mundi comprende ben 263 varietà dall’Italia e 128 da altri Paesi; ben 60 varietà provengono dall’Umbria.
Questa collezione, insieme a quella di Enna, in Sicilia, ha come obiettivo non solo la conservazione del germoplasma (corredo genetico della specie) ma anche lo studio delle evoluzioni genetiche e metodi innovativi di coltivazione.
Una grande risorsa e un investimento per il futuro per cui ringraziare i ricercatori del CNR e la lungimiranza del Comune di Lugnano in Teverina www.parco3A.org