di Marina Betto
Con l’annata 2020 la Cantina Valle Isarco compie 60 anni. Nata nel 1961 con un esiguo numero di soci la più piccola e giovane cantina della valle oggi conta 135 soci che coltivano 150 ettari in 11 comuni tra Bolzano e Bressanone sospesi su pendii ripidissimi, coltivati esclusivamente a mano. Qui dove prima era la bacca rossa ad essere coltivata oggi ci si concentra sulle varietà bianche con una produzione di 950 mila bottiglie annue, per un fatturato di 6 milioni di euro conquistato nel canale Ho.re.ca. per l’85% in Italia e per l’85% all’estero.
Le linee di produzione sono due, la linea Classica tutta prodotta solo in acciaio e Aristos con 9 etichette, più due etichette che nascono dalle uve selezionatissime di Kerner e Sylvaner coltivate nel vigneto concluso del Monastero di Sabiona un vero e proprio Cru di Valle Isarco. L’intento comune di Kellerai Eisektal è quello di esprimere il territorio mettendo in evidenza il più possibile quello che questo può dare cioè freschezza, profumo floreale e vena minerale, una matrice che vuole essere sempre più avvertibile nel bicchiere.
Per raggiungere questo obiettivo il direttore Armil Gratl insieme al presidente Peter Baumgartner e all’enologo Hannes Munter non hanno esitato ad avvalersi della consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella che firma i vini dalla vendemmia 2020 ed è fiducioso di ottenere la massima qualità da queste uve e da questi vini che grazie alle proprie qualità sono anche in grado di sfidare il tempo. Dieci sono le varietà di uve bianche tra cui tre sono le tradizionali Sylvaner, Kerner e Gruner Veltliner. Dopo il secondo dopoguerra è il bianco Muller Thurgau a scalzare per primo i vigneti a bacca rossa di Schiava, Lagrein, Zweigelt coltivati dai 200 ai quasi 1000m di altitudine così è cambiato il volto delle vigne ma anche in cantina l’innovazione si è fatta lentamente largo.
Oggi Eisacktal propone per la prima volta uno spumante, Isaras brut da Muller Thurgau e Sylvaner con piacevoli note di pesca e di sambuco, inoltre si sta studiando l’uso di una botte di cemento e per quanto riguarda i vini rossi si punta molto sul Pinot Nero.
Da zone di produzione selezionate provengono le uve della linea Aristos e nel vigneto in Val di Funes degusto 9 etichette di bianchi significative per la Cooperativa: Muller Thurgau, Weissburgunder, Sylvaner, Pinot Grigio, Gruner Veltliner, Riesling e Kerner, Sauvignon e Gewurztraminer tutte del 2020, annata espressiva con freschezza in evidenza.
2020 Aristos Muller Thurgau (100% acciaio) dal profumo floreale con leggera speziatura, cumino, salvia poi lantana, bosso. Persistente e aromatico in bocca è vellutato e fresco, massima espressione della valle. Ne sono state prodotte 10/12 mila bottiglie.
2020 Aristos Weissburgunder (100% acciaio) un sorso nitido e fresco, con mela e pera in evidenza, pesca bianca, una perfetta espressione di quelli che sono i caratteri distintivi della valle. 3/4 mila bottiglie prodotte.
2020 Aristos Sylvaner (50% acciaio- 50% botte di legno di acacia), sette mesi di affinamento sulle fecce. Un bouquet di erbe, salvia, cumino e frutta soprattutto pesca tabacchiera, più dolce e delicata, con toni anche di vermouth si avvertono al naso. Buona sapidità e lunghezza. Si accompagna bene alle verdure come gli asparagi. Ne vengono prodotte 25 mila bottiglie.
2020 Aristos Pinot Grigio (50% acciaio-50% botte di rovere) è un’ottima espressione di questa varietà di uva troppo spesso banalizzata; è un vino fresco, delicato quasi impalpabile con sentori di mela e salvia e discreta sapidità. 8/10 mila bottiglie.
2020 Aristos Gruner Veltliner (50% acciaio e 50% botte di acacia) mostra subito al naso sentori più grassi di vaniglia e fumè, mandorla e frutta secca, pepe bianco che si ritrovano in bocca. Vino perfetto per l’invecchiamento di cui si producono 10 mila bottiglie.
2020 Aristos Riesling (100% acciaio) diverso da un Riesling tedesco non si devono cercare immediatamente gli idrocarburi tra le sue pieghe che invece propongono sensazioni di frutta con accenti citrini, freschezza ed eleganza. 8/ 10 mila bottiglie.
2020 Aristos Kerner (100% acciaio inox) giallo paglierino con riflessi verdi, fiori e frutta, mela, pesca bergamotto presenti al naso e in bocca, un vino piacevole e persistente con una nota speziata. Perfetto con lo speck, le uova, i funghi. 30 mila bottiglie prodotte.
2020 Aristos Sauvignon (100% acciaio) le note tipiche del vitigno sono espresse in modo molto delicato mentre accenti di fiori di camomilla lo caratterizzano insieme alla pietra focaia e sensazioni di canna di fucile. Vuole accanto a se formaggi freschi e pesce crudo. 8 mila bottiglie prodotte.
2020 Aristos Gewurztraminer (100% acciaio) un vino dagli accenti sensuali che si esprimono con il profumo della rosa canina, una bocca rotonda e piena è la sua originalità. Da abbinare alla cucina etnica, ai formaggi piccanti e saporiti. 10 mila bottiglie prodotte.
Dal vigneto dell’antico monastero di Sabiona, convento di clausura già sede vescovile del Tirolo attorno all’anno 1.000, una delle migliori zone colturali in assoluto provengono due vini complessi Sylvaner e Kerner in produzione limitata di 3.000 bottiglie per vitigno che vengono messe in vendita dopo un affinamento di 10 mesi sulle fecce e di un anno in bottiglia. Entrambi rientrano nella Doc Alto Adige Valle Isarco, li ho degustati in tre annate 2019, 2018 e 2012. Si sfiorano quasi i dieci anni di invecchiamento ed è una sorpresa vedere come si comportano i due vitigni sfidando il tempo.
2019 Sabiona Sylvaner dopo pigiatura delicata una parte dell’uva fermenta in tonneaux e l’altra in acciaio, la maturazione avviene in tonneaux per una durata di 15 mesi, segue un ulteriore affinamento in bottiglia per 9 mesi. Svela riflessi verdi nel bicchiere e al naso ha accenti fruttati di mela matura, susina e marzapane, mandorla. Il sorso è equilibrato con buona acidità.
2018 Sabiona Sylvaner una parte fermenta in tonneaux e l’altra in acciaio, segue maturazione per 15 mesi in tonneaux e ulteriori 9 mesi in bottiglia. Luminoso è più dorato alla vista, propone mela golden e idrocarburi al naso, note fumè e frutta secca. Lo percorre una profonda vena minerale equilibrata dall’acidità per un risultato elegante sebbene il sorso sia teso.
2012 Sabiona Sylvaner fermentazione in acciaio, nessuna fermentazione malolattica, 10 mesi di maturazione sulle proprie fecce e un anno di bottiglia. Mette in evidenza profumo di frutta, susina e melone giallo insieme a note di miele. Il sorso è fresco e vellutato e sapido a lungo; un vino che ha vinto la sfida del tempo.
2019 Sabiona Kerner fermenta in botti di acacia e matura per 15 mesi in tonneaux poi ulteriori 9 mesi in bottiglia. Ha grande profumo, un bouquet di erbe di montagna e fiori con accenti fumè; la bocca è sapida e salina.
2018 Sabiona Kerner fermenta in botti di acacia segue maturazione in tonneaux per 15 mesi e ulteriori nove mesi in bottiglia. Mette in risalto già un’evoluzione sottolineando le sensazioni fumè, la frutta secca, le erbe, il fieno di montagna. Il gusto è sapido, fresco, equilibrato, lungo.
2012 Sabiona Kerner fermenta in acciaio, seguono 10 mesi di maturazione sulle fecce e un anno di bottiglia. Ha un ventaglio aromatico fine ed ampio, un melange di freschezza e idrocarburi.
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