di Annatina Franzese
“Anna verrà”, cantava Pino Daniele.
“Annarè”, canta Gigi D’Alessio.
“Annuccia”, canteranno ancora il puteolano Vincenzo Castellone e il napoletano Antonio Valentino, che hanno deciso di ridare nuova linfa alla “caprese”, dolce partenopeo, tipico dell’isola di Capri, per dar vita ad un progetto ampio.
Tutto è partito 3 anni fa, nel 2021, quando i due, ancora studenti, uniti da un’amicizia profonda nata tra i banchi di scuola, hanno deciso di fare impresa sul loro territorio.
La caprese, compagna di merenda dei bimbi degli anni novanta, è solo il primo di una serie di prodotti atti a raccontare il concetto di “dolce vita” nella sua versione più appetibile cioè esclusivamente percepibile mediante il gusto.
A me è bastato un assaggio, tag e storie di amici in comune, per mettere in moto la voglia di incontrare e raccontare i due giovani.
Ho scoperto, dalla loro storia, che sono un po’ old school.
Pur non disdegnando infatti, le regole del marketing e della comunicazione, operano il classico porta a porta per farsi conoscere dagli operatori del settore.
“Appartengo ad una famiglia di ristoratori capresi>> – mi racconta Vincenzo – <<pur essendoci trasferiti a Pozzuoli, da sempre ho il sogno di esportare la vera essenza di Capri, al di là dell’isola stessa. Capri non è solo la Piazzetta o i Faraglioni, ma è un modo di vivere da far conoscere e raccontare”.
“Quando Vincenzo mi ha coinvolto in questa avventura non ho potuto dirgli di no. Avevo da poco terminato gli studi in economia, ma non ho avuto dubbi a mettere tutto in discussione per seguire totalmente questo progetto”, prosegue Antonio.
Annuccia aspira ad assumere i connotati di grossista di bar e ristoranti e ad esercitare l’attività in piccoli punti retail.
La strada è lunga, certo, ma la determinazione per far si che i sogni di un bambino possano trasformarsi in realtà c’è tutta.
Per ora il laboratorio è un servizio esternizzato, ma Antonio e Vincenzo ambiscono presto a costruirne uno proprio e la ricerca degli spazi adatti è già in corso.
Il nome del brand, si ispira alla sorella della nonna di Vincenzo, fulcro e centro di tutta la famiglia.
La caprese, nella versione classica o a limone, è per ora disponibile nel formato di 1 kg al costo di 30,00 euro.
Come è all’assaggio?
Beh, che dire.
Dimenticate tutte quelle assaggiate sino ad ora perché la caprese, fatta da un caprese, ha tutto un altro sapore.
Base di cioccolato fondente e mandorle per un gusto morbido e umido.
Insomma, perfetta!
Prenotabile e acquistabile su:
www.annucciacapri.it o sui profili social di Annuccia
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