di Santa Di Salvo
La recentissima candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco, presentata ufficialmente a Pompei dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida, forse non ha valorizzato a sufficienza il ruolo significativo svolto dall’Accademia Italiana della Cucina, che ha promosso l’iniziativa assieme a Casa Artusi e alla rivista La Cucina Italiana. Bene dunque ricordarlo, anche perché quest’anno cade un compleanno importante di questa istituzione culturale.
Era l’estate del 1953 e un prestigioso gruppo di intellettuali, per loro fortuna amanti anche della buona tavola, s’incontrò al ristorante dell’Hotel Diana a Milano. Convocati da Orio Vergani, c’erano tra gli altri Arnoldo Mondadori, Dino Buzzati, Giò Ponti, gli industriali Edoardo Visconti di Modrone e Ernesto Donà delle Rose, i giornalisti Massimo Alberini e Vincenzo Buonassisi. Quando la cena terminò, era nato ufficialmente un sodalizio di lunga e fortunata durata, l’Accademia appunto, in difesa della tavola tradizionale italiana, per promuovere e diffondere le storiche ricette regionali e per censire per la prima volta ristoranti e trattorie del Bel Paese. Insomma, la prima guida gastronomica d’Italia.
Alla stessa tavola, oggi Sheraton Diana Majestic, esattamente 70 anni dopo, il presidente Paolo Petroni ha celebrato l’anniversario con molti ospiti illustri, tra cui il vice presidente del Senato Gianmarco Centinaio. A conferma di un impegno oggi globale, grazie a più di trecento delegazioni sparse in tutto il mondo.
Un anniversario tanto significativo non poteva che ripartire dalla storia di questa associazione. Ed ecco infatti un libro “1953-2023, Le origini, l’evoluzione, il futuro” e il Manifesto del Settantennale, che in dieci punti richiama l’attenzione sulle strutture portanti della nostra tradizione gastronomica.
Oggi come allora, ai tempi del “cronista vagabondo” Orio Vergani, l’Accademia si batte contro la globalizzazione della gola. Molte le iniziative previste nei prossimi mesi. Le celebrazioni prevedono anche la traduzione in otto lingue della divertente “Storia della cucina italiana a fumetti” destinata ai più giovani, libro che sarà protagonista della prossima “Settimana della cucina italiana nel mondo”. L’anniversario è stato festeggiato anche con un francobollo commemorativo con annullo speciale realizzato dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
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