Anima di Negroamaro 2011 Lizzano Rosso Negroamaro Dop | Voto 88/100

Pubblicato in: in Puglia

TENUTE EMERA – GRUPPO MAGISTRAVINI

Uva:negroamaro
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

VISTA: 5/5 – NASO 26/30 – PALATO 27/30 – NON OMOLOGAZIONE 30/35

La Puglia, per la sua privilegiata posizione geografica, per le innumerevoli ricchezze e bellezze e le particolari condizioni climatiche, è stata sempre terra di conquista e per questo ha subito per secoli l’invasione di popolazioni di diverse etnie, che vi hanno portato, però, non solo calamità e guerre, ma anche cultura, benessere, infrastrutture, metodologie di lavoro, ecc. Ai giorni nostri si perpetua ancora questa occupazione “straniera”, ma fortunatamente in modo pacifico e indolore per motivi legati alla produzione agro-eno-alimentare. Da ogni parte d’italia, infatti, sono calati qui molti imprenditori che hanno voluto investire le loro risorse in attività commerciali. Uno dei segmenti più produttivi è proprio quello che riguarda la viticoltura, che negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante e per questo ha attirato sempre di più l’attenzione dell’imprenditorialità nazionale.

Il gruppo Magistravini fa capo a Claudio Quarta, un ricercatore, uno studioso e anche un capitano d’industria di origini salentine che ha maturato una grossa esperienza professionale in America. Egli è un grande appassionato di vini e così, appena tornato in Italia, si è ricordato della sua terra nativa e, pur vivendo altrove, ha voluto investire le sue risorse finanziarie nella viticoltura locale. Ha creato questo marchio, con la collaborazione di alcuni suoi amici imprenditori, che ha portato alla nascita di due aziende vitivinicole nel Meridione: in Irpinia con la Sanpaolo e nel Tarantino con Tenute di Emèra, nome questo che ricorda
la divinità greca che simboleggia il giorno.

E proprio in quest’ultima struttura sita nella frazione Isola di Taranto, dove insiste una cantina ipogea costruita all’interno del corpo di una vecchia masseria del ‘500 e circondata da vigneti, sono a disposizione tutte le più avanzate e moderne attrezzature per produrre vini di assoluta eccellenza. Nelle vicinanze, inoltre, sono a disposizione altri vigneti in località Casino Nitti per un ulteriore approvvigionamento delle uve. Lo staff tecnico è formato da persone altamente qualificate e competenti, in cui spicca la figura dell’enologo Vincenzo Mercurio.

I vitigni adoperati sono in buona parte autoctoni che si sono affermati a livello nazionale e con cui si producono vini di elevata qualità. Uno di questi è quello denominato Anima di Negroamaro Lizzano dop 2011 su cui ho posto il focus per la mia degustazione. Giova sottolineare che il Negroamaro (antico ceppo di provenienza greca), più del suo gemello diòscuro-argonauta Primitivo, è un vitigno molto versatile, duttile e malleabile che si presta molto volentieri a recitare vari ruoli: in assolo, come il suo conterraneo Carmelo Bene; oppure in coppia con la “spalla” Malvasia nera per il Salice Salentino; e poi fraseggia con nonchalance con il Montepulciano e/o col Cabernet Sauvignon. Non contento, si presenta alla ribalta come migliore interprete meridionale nelle vesti di vino rosato. Ad abundantiam, le performances continuano quando recita come “attore” impegnato, esibendosi in vini potenti, alcolici e corposi come nella serie “super apuliani” nelle parti di Graticciaia e Patriglione. Non bisogna dimenticare poi che in gioventù si è cimentato in un ruolo prettamente brillante, quando ha partecipato ad una piece teatrale fornendo vini più beverini e pronti, adatti anche ad accompagnare pietanze a base di pesce. E questo succede ancora oggi tutte le volte che non subisce un’estremizzazione con lunga permanenza in legno e si preferisce invece il contatto con solo acciaio.

L’Anima di Negroamaro, sotto la sapiente regia di Vincenzo Mercurio, in fase di vinificazione ha sperimentato una macerazione a temperatura controllata per quindici giorni in contenitori d’acciaio con frequenti rimontaggi, seguita poi dalla malolattica. L’affinamento è stato portato avanti sempre in acciaio per terminare poi l’elevazione in bottiglia per pochi mesi. La gradazione alcolica si è attestata a 14° C. Il colore è granatello chiaro, con improvvisi lampi purpurei sull’unghia. L’odore è caratteristico e varietale: effluvi di frutti rossi del sottobosco, come lamponi, ribes, mirtilli e more, seguiti da percezioni floreali non molto intense e da spiccati e pregevoli umori vinosi.

In bocca è morbido, delicato, asciutto, elegante, pulito e con ritorni fruttati già percepiti al naso. Ha una buona speziatura in sottofondo che ricorda in modo particolare la cannella. Chiude su toni lievemente e piacevolmente amarognoli che completano l’ottima beva. Un gran bel vino che per adesso, in attesa di una scontata e completa evoluzione, vedo bene in abbinamento al cacciucco di pesce alla livornese, zuppa di legumi, verdura cotta, carne bianca e formaggi poco stagionati. Prosit!

Enrico Malgi

 

Sede Isola di Taranto (TA) – contrada Porvica – Tel. 0832 704398 – Fax 0832 709022 – comunicazione@magistravini.itwww.magistravini.it – Enologo: Vincenzo Mercurio – Ettari vitati: 46 – Bottiglie: 250.000 – Vitigni: Primitivo, Negroamaro, Malvasia nera, Nero di Troia, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Fiano.


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