Stua da Legn – Cucina Naturale a Livigno
Hotel Lac Salin
Via Saroch 496/D
di Giulia Gavagnin
Nel noiosissimo intercalare dei foodies e dei deprecabili gastrofighetti non si fa altro che parlare di “ego dello chef”, di “autocelebrazione” e di insopportabile tedio per le acrobazie culinarie dei pro ai fornelli.
Se invece di parlare a vanvera questa gente dialogasse con gli chef della nuova generazione scoprirebbe invece ben altra solidità.
E’ il caso di Andrea Fugnanesi, 29 anni, umbro ma da anni saldamente piantato in Valtellina, sponda Livigno. Località montana di piste sciistiche e tassazioni agevolate, località dal passato non facile e dal futuro prospero.
Fugnanesi è l’executive chef degli hotel più prestigiosi della meta turistica valtellinese, tutti di proprietà della solida famiglia Giacomelli, livignaschi da generazioni, che nel giovane chef umbro credono a tal punto da poter realizzare –suo tramite- una rivoluzione gourmet che da queste parti non è ancora arrivata.
E il cavallo di razza di Gualdo Tadino dice di se: “Ho 29 anni, non mi ci vedo ai fornelli ai 50 anni quando uno chef è già vecchio. A quell’età mi vedo come una sorta di dirigente. Quindi, è già ora e tempo di dirigere qualcosa di importante”.
Lo scorso anno i Giacomelli gli hanno affidato l’apertura di “Stua Noa”, Stanza Nuova, all’interno dell’hotel Concordia, nel centro cittadino. Un intimo ristorante gourmet di cucina contemporanea con ingredienti di montagna. Una proposta che mancava del tutto nella località valtellinese.
Da pochi giorni, all’interno dell’altro gioiello di famiglia, l’hotel Lac Salin, dotato di una formidabile Spa, ha alzato ulteriormente l’asticella.
Il nuovo nato si chiama “Stua da Legn”, Stanza di Legno, ha pochissimi coperti e propone solo cucina vegetariana e vegana. Una proposta in linea con la filosofia “healthy” dell’hotel, che punta molto sulla Spa, per arrivare a competere con le strutture altoatesine (parola degli stessi proprietari).
Fugnanesi nell’allestire il menu si è ispirato all’innegabile bravura di Pietro Lehmann, nella consapevolezza dei limiti del territorio. Livigno si trova a 1800 metri, altitudine che non permette grandi coltivazioni. E’ terra di tuberi, radici, erbe spontanee, verze. Vegetali che debbono per forza essere integrati con prodotti coltivati altrove, perché è fuori discussione che il tocco mediterraneo sia sempre quello più seducente.
Così, alla cena inaugurale di Stua de Legn, Andrea Fugnanesi ha dialogato a quattro mani con Gianni Tarabini, il burbero ma bravissimo chef dello stellato La Presef di Mantello, nel cuore della Valtellina pre-collinare.
Nell’intima stanza lignea dove al centro fa splendida mostra di se un’antica “stube” di maiolica, si sono alternati piatti che omaggiano le asprezze del territorio ad altri che il territorio lo rivedono in chiave moderna.
Così, “Verticalità Vegetale” è una torre di sedano rapa, patata, ravanelli, zucchine e maionesi alla curcuma, al pomodoro, al carbone vegetale. Un piatto senz’altro migliorabile, mantenendo la base acetica del ravanello. Sono più intriganti gli omaggi alla cucina mediterranea rivisti in chiave local.
Una “pasta e patate” con pasta mista e Bitto in luogo della provola e patate vitellotteviola, è senz’altro un esperimento
riuscito, che non fa rimpiangere i sapori della cucina mediterranea.
Si va parimenti sul sicuro con lo strangozzo tirato a mano ai cinque pomodori (piennolo, giallo, datterino, san marzano, cuore di Bue) che evoca con una certa maestria i profumi delle latitudini più calorose.
C’è anche spazio per la rivisitazione in chiave veg di un piatto tradizionale della montagna valtellinese, il “Borsat”: sacca di vello di pecora farcita con pezzi di carne dell’animale. Un piatto povero della pastorizia locale, qui rivisto con la rapa rossa e le erbe di montagna al posto della pecora. Tutta un’altra cosa.
Gianni Tarabini ha proposto una variazione di rapa con caviale di basilico (magnifica) e un risotto al latte e castagne, sempre nell’ottica di ricordare un territorio aspro che si sta aprendo alla contemporaneità con ottimi risultati.
Andrea Fugnanesi è un talento precoce da tenere d’occhio.
E un week end lungo all’hotel Lac Salin permetterebbe di conoscerlo in tutta la sua grintosa versatilità.
Stua da Legn – Cucina Naturale a Livigno
Hotel Lac Salin
Via Saroch 496/D
Dai un'occhiata anche a:
- Gabriella Esposito, la pizzaiola “social” sbarca in Grecia
- Madre Storica: il terzo tassello della famiglia Monda
- Alain Ducasse a Napoli: sulla pasta non posso competere con le mamme italiane
- Oltrepò Pavese: per la vendemmia 2024, qualità promettente, ma rese in calo
- Si può mangiare la buccia del formaggio? Risponde l’esperta
- Amy Jackson e Ed Westwick, wedding party ai Giardini del Fuenti: un finale da sogno in Costiera Amalfitana
- Il panforte cilentano della pasticceria la Ruota
- Al Castello di Rocca Cilento, lo chef Matteo Sangiovanni prepara il banchetto di nozze al “Chuck Bass” di “Gossip Girl”