Via Fra’ Gerardo Sasso, 11
Tel. 089.871345
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Aperti a pranzo e a cena (ad agosto solo a cena)
Chiusi il mercoledi (mai da metà maggio ad ottobre)
La trattoria Da Gemma ad Amalfi, insieme alla storica Pasticceria Pansa, in piazza del Duomo, è uno degli antichi avamposti dell’offerta di qualità della Costiera, che resiste eroicamente all’invasione di paninerie e fast food in franchising pari, per aggressione, solo agli assalti dei Saraceni di qualche millennio fa.
E si difende davvero bene Gemma, dal 1872. A due passi dal Duomo, una sala da pranzo rinnovata ma semplice e accogliente come le case di una volta, pavimenti in cotto antico e ceramica, la terrazza in fiore che si affaccia sul corso principale. Location dunque invidiabile, servizio molto premuroso e professionale.
Proprio l’atmosfera da casa dell’Ottocento e il servizio non ingessato rimandano alla vecchia idea di trattoria che il nome storico suggerisce. Ma oggi – di fatto – la cucina che si propone è quella dei piatti della tradizione costiera, nella versione moderna e alleggerita di un vero e proprio ristorante, grazie ad un menu ben articolato e, soprattutto, alla mano ferma e sicura dello chef Salvatore Milano.
Diversi anni nell’alta ristorazione tra Ravello e Positano, ma soprattutto l’esperienza americana a Le Cirque gli hanno dato l’impostazione equilibrata necessaria per rispondere a tutti i tipi di clientela, pur riuscendo nel contempo a suggerire ed innovare. Dalla cucina di Gemma, insomma, non uscirà mai uno spocchioso “no” ad un piatto di spaghetti alle vongole o al pomodoro fresco.
E alla carta troverete sempre i due classici che hanno fatto la storia della trattoria: la genovese e la sontuosa zuppa di pesce («minimo per due persone», come recita il menu da più di cento anni). Allo stesso tempo, però, l’attenzione professionale e curiosa alle materie prime, la tecnica, la capacità di rileggere le ricette tradizionali e alleggerirle, vi ricordano che ai fornelli c’è qualcuno giovane e preparato. Passione e rispetto. Ricerca e memoria.
Dagli antipasti in carta, il polpo arrostito con pomodori secchi, su crema di fagioli di Controne oppure su crema di patate; lo sformatino di provolone del Monaco con caponatina di fave e pomodori, il carpaccio di tonno rosso marinato agli agrumi con insalatina di asparagi.
Fuori carta e a seconda del mercato, una divertente proposta di crudi: sarago, tonno, scampi e gamberi, tutti ben presentati. E le alici fresche, pescate in zona, sono marinate molto bene e accompagnate da una panzanella con finocchi.
Tra i primi, oltre alla già menzionata genovese, gli spaghettoni con i pomodori datterini e la ricotta di Tovere (frazione pastorale di Amalfi), i paccheri ripieni con burrata e spinaci in salsa di scuncigli, gli scialatielli con vongole, broccoli e pomodori infornati e un risotto al limone con gamberi rossi crudi e cotti, oppure i tagliolini con ragù di cernia. E, in stagione, anche qualche buona zuppa.
Tra i secondi il fritto misto “in bianco e nero” con zucchine croccanti e maionese in salsa di soia, o il filetto di merluzzo di coffa cotto a bassa temperatura, con spinaci e marinata di pomodori; e naturalmente tutto il pescato del giorno (al sale, alla griglia o all’acqua pazza).
Per chiudere un dessert al limone sfusato amalfitano declinato in tutti i modi possibili o un tortino di melanzane al cioccolato, omaggio dovuto alla ricca tradizione pasticcera della costiera. Sui 60 euro.
La precedente scheda della trattoria Da Gemma a Amalfi
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