Lido Azzurro
Via Lungomare dei Cavalieri, 5
Tel. 089871384
Aperto dalle 8:00 alle 22:00
Chiuso: lunedì
www.ristorantelidoazzurro.it
Conto medio sui 60 euro.
Un posto dove tornare e tornare ancora, questo di Antonio Pisani, detto Bijoux. Anche solo per un aperitivo sul mare di Amalfi, soprattutto adesso che ha ricavato un delizioso angolo bar, accanto alla sala.
Il suo Lido Azzurro è sempre lo stesso, confortevole come sanno esserlo i gozzi per mare, quando al timone c’è una persona con esperienza. E qui di esperienza ce n’è tanta, due generazioni di ristoratori a pochi passi da piazza del Duomo, in una dimensione che più marinara non si può, con la veranda affacciata sull’acqua e lo scorcio delle case colorate a fare da cornice.
Anche la cucina è una certezza. Con i piatti della tradizione riletti e riammodernati il giusto, più freschi, più leggeri, ma sempre leggibili ed immediati. Proprio come quando l’Avvocato lasciava il suo yacht per godersi uno spaghetto ai frutti di mare.
Ma Antonio Pisani, al secolo Bijoux, non è ingenuo. Tutt’altro. Sa come tenere alta la bandiera della tradizione, ma senza mai restare seduto o, peggio, annoiare. Legge, gira, si aggiorna, si documenta. A partire dalla carta dei vini, ampia, sempre informata sulle realtà del territorio, anche le più piccole, così come sugli stimoli dalle altre regioni e da Oltralpe.
Una sala che gira bene, anche perché lui se ne occupa in prima persona, senza farsi mai sfuggire nulla e regalando agli ospiti, soprattutto stranieri, il piacere di avere l’oste al tavolo, magari a servire direttamente dalla padella.
Rucola amarissima e squisita, ad accompagnare i gamberi al vapore, serviti tiepidi, come antipasto.
Sempre perfetti i fritti, molto asciutti e croccanti, senza eccesso di olio, come l’alice imbottita di provola o il fiore di zucca farcito alla ricotta.
Buono anche il pesce bandiera a mo’ di parmigiana, ma il sugo fresco di pomodoro è così delizioso che forse sarebbe stato meglio esaltare tale freschezza solo con il basilico fritto, senza il sostegno (affumicato) del latticino.
Tra i primi, fusilli al pomodoro con melanzane e cacioricotta; i classici ravioli farciti con ricotta e mozzarella, qui serviti con pomodori freschi a cubetti. Ma, soprattutto, una eccellente linguina con vongole, lupini e telline. Piatto più che mai della memoria, di quelli che, appunto, invitano a tornare. Non ci sono strizzate d’occhio, dunque niente pomodoro, niente pepe, niente prezzemolo. Solo il mare al cubo, e la pasta sotto i denti.
Da calcio di rigore, furbissimo ma centrato, lo spaghetto alla puttanesca, altro grande classico della trattoria di mare del Sud.
Mano saggia e leggera sulla pezzogna al limone, appena toccata. Come deve essere.
Si chiude – ma solo dopo lo spiritoso pre dessert di Bijoux – con un sorbetto al limone o con un maestoso babà su crema chantilly di bella pasticceria.
Insomma, una cucina schietta ma moderna, in un ambiente di grande professionalità e relax dove godersi Amalfi prima degli assalti estivi. Bijoux è un campione di ospitalità e simpatia, sempre fedele a quel soprannome alla francese che ha fatto impazzire con la sua cucina anche un grande di Francia come Ducasse.
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