Si è chiusa la XVI edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana: per i giovani diplomati, un investimento sul proprio futuro, in un mondo dove la domanda di cuochi italiani è in continua crescita. Tra i 104 neo-diplomati, spiccano Maria Amalia Anedda, di Parma, e Alessandra Del Favero, di San Vito di Cadore (BL), migliori studentesse del Corso, con 95/100.
Con l’avvio dell’Anno Accademico 2012/13, il Corso Superiore di Cucina Italiana raddoppia.
Colorno (Parma), 12 settembre 2012 – Sono 104 i neo Cuochi Professionisti che si sono diplomati in ALMA nell’ambito della XVI edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana, al termine di un percorso formativo a tempo pieno di 10 mesi.
Lo chef Luciano Tona, Direttore Didattico della Scuola, ha così voluto salutare gli studenti riuniti nel giardino della Reggia di Colorno: «Frequentando ALMA avete avuto l’opportunità di imparare i segreti della Cucina Italiana dai più grandi Maestri e dai migliori docenti: come ama ripetere il nostro Rettore Gualtiero Marchesi, infatti, l’esempio è la più alta forma di insegnamento. E nei cinque mesi che avete trascorso in stage, presso alcuni dei più rinomati ristoranti italiani, avete capito che cosa significhi e quanto sia duro lavorare in cucina: la vostra passione e la vostra dedizione vi hanno permesso di arrivare fin qui».
Ora che, padroneggiando le tecniche della Cucina Italiana, gli studenti del Corso si apprestano ad affrontare il mercato, lo chef Tona ha voluto dare loro tre consigli: «Siate coraggiosi ed esigenti. Non spaventatevi davanti a progetti nuovi. Dedicate i prossimi anni alla ricerca, al viaggio, in modo tale da allargare i vostri orizzonti. In poche parole, siate golosi: golosi di sapere».
Orgoglioso del risultato è anche Riccardo Carelli, Amministratore Delegato di ALMA: «Questi studenti sono da ammirare perché, in un momento economico sicuramente complesso, hanno deciso di fare un investimento importante sul proprio futuro, iscrivendosi al Corso Superiore di Cucina Italiana. La professionalità che hanno maturato grazie ad ALMA , li rende ora estremamente appetibili sul mercato del lavoro: la richiesta di cuochi specializzati in Cucina Italiana è infatti in continua espansione. Non a caso molti neo-diplomati possono già contare su un’offerta di lavoro qualificata».
Lo stesso dr. Carelli ha poi voluto anticipare una delle più importanti novità dell’Anno Accademico 2012/13 della Scuola, che si aprirà il prossimo 17 settembre: il raddoppio del Corso Superiore di Cucina Italiana, che passerà da due a quattro edizioni all’anno, per un totale di oltre 300 allievi, il che porterà il totale degli studenti dei soli Corsi di Formazione Superiore a sfiorare le 1.000 unità. Una scelta motivata proprio dal gran numero di domande di iscrizione ricevute da ALMA.
Tra i 104 studenti del Corso che hanno conseguito il diploma di Cuoco Professionista di Cucina Italiana, una menzione particolare meritano Maria Amalia Anedda e Alessandra Del Favero, che, con il punteggio di 95/100, si sono rivelate le migliori allieve. Classe ’90, Maria Amalia Anedda è di Parma: in ALMA ha precedentemente frequentato l’XI edizione del Corso Tecniche di Base. Durante il periodo di stage, svolto al ristorante “zur Rose” di San Michele di Appiano (Bolzano), Maria Amalia ha avuto come maestro lo chef Herbert Hintner. Il “mentore” di Alessandra Del Favero (anche lei curiosamente proveniente dal Corso Tecniche di Base) è stato lo chef Chicco Cerea, del Ristorante “Da Vittorio”, a Brusaporto (tre stelle Michelin). Alessandra ha 23 anni ed è originaria di San Vito di Cadore, nel Bellunese.
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ALMA (www.alma.scuolacucina.it) è il più autorevole centro di formazione della Cucina Italiana a livello internazionale. Sotto la guida del Rettore Gualtiero Marchesi ALMA forma cuochi, pasticceri, sommelier e manager della ristorazione provenienti da ogni Paese per farne veri professionisti grazie ai programmi di alto livello realizzati con gli insegnanti più autorevoli. ALMA ha sede nella splendida cornice della Reggia di Colorno (Parma).
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