#saverummo è stato il fortunato hashtag che ha acceso l’attenzione sull’alluvione di Benevento. Ma oltre a questo disastro, che ha colpito una azienda fondata nel 1846 e che ha 150 dipendenti, dobbiamo ricordare che ci sono altre aziende in gravi difficoltà e che un gesto positivo potrebbe aiutare nel concreto. Non a caso il primo a lanciare un appello è stato proprio il Consorzio dei Vini Sannio.
Eccole
Si trova in uno dei comuni più colpiti e investito da frane. Una piccola famiglia di origini contadine che vede in testa Giusy Rapuano e impegnata a fare grandi Aglianico e Falanghina. Produce 30mila bottiglie circa.
Ma sono danneggiate anche
Nifo Sarrapocchiello
Altra piccola cantina, stavolta siamo a Ponte, famosa per le sue due Falanghina, di Alenta ha scritto spesso Gianni Mura. Poco più di 50mila bottiglie. La conduce Lorenzo Nifo, figlio di contadini che ha studiato con Luigi Moio.
Santiquaranta
Questa volta siamo a Torrecuso, abbiamo quasi disegnato un triangolo. Anche qui l’alluvione ha picchiato duro. Non si va oltre le 40mila bottiglie.
Cantina di Solopaca
La fortuna ha fatto anticipare la vendemmia e restano 3mila quintali su 130mila già portati in cantina, da raccoglie. Un piccolo e innocuo torrente, il Saucolo, è diventato in pochi minuti un mostro che ha travolto la cantina, il piazzale e il punto vendita. Allagata la bottaia che è stata subito ripulita. Per fortuna tutto il vino e’ stato messo in salvo.
Dei vini di queste aziende abbiamo sempre scritto tanto. Adesso è il momento di berli e regalarli ai nostri cari per le feste di Natale!
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